L'angolo adatto per nani, ballerine, cantanti, troie, alcolizzati e illusi. Ovviamente qui nulla è serio...se sei dei nostri...benvenuto, entra pure

giovedì, gennaio 31, 2008

...only mine...

...così pensavo che è molto tempo che non dico un grazie a qualcuno. Anzi è un pò di tempo che non lo dico apertamente, di recente mi è capitato di dirlo in privato, ed ha sicuramente più valore.
Non mi piace sentirmelo dire, "grazie". Non mi piace ma mi fa piacere, senza dubbio.
Però se una cosa la faccio per una persona importante, cui voglio bene, non ce n'è bisogno. Mi basta sapere di essere stato importante.
Così dico grazie alle mie gambe che mi portano in giro, sono loro che mi fanno da vettore verso i mille sogni, i desideri, sono loro a portare a spasso la mia mente. Mi permettono di giocare a calcio, di stare coi miei compagni. Grazie a loro per le mille emozioni, per le vittorie ma anche per le sconfitte, per le infinite serate e quelle doccie dove mi sono messo più volte veramente a nudo...e grazie per la sopportazione che avete, per le risate...a tutti voi ma in particolare a Luca, Malla, Bianka, Sfo, Ringhio, Paolo, Mussy...per tutto ciò che si è condiviso fuori e a Dade, che mi ha portato in "spalla" al test per l'Hiv quando le gambe mi tremavano e mi stavano tradendo. Ma grazie anche a chi ha giocato con me, tra tutti Stock, che poi il calcio non è solo un pallone, è tutto un Mondo.
Un Mondo dove ho amici sparsi e penso subito a Jack e alla sua avventura londinese, soprattutto alle palle che ha avuto nel provare ad essere qualcuno là, non ritrovandosi in questa realtà. Thank you, Jack. Ci ha lasciato tutti un pò più soli, soprattutto me e Lillo, che è inutile ringraziare visto che dopo 21 anni di conoscenza, siamo un pò la stessa cosa (già...ti spiacerà...ma a te il grazie più grande). E' in questi 21 anni che ho intrecciato storie e amicizie, viaggi e amori. Come non dire grazie alle due stelle Clo e Sara, che imperterrite sopportano amici sgraziati e smodati come me, Punta, Davide, Minky, Ale, Fabio...gli anni in Università sono stati in assoluto i migliori della mia vita. Grazie a voi.
Ma quanti posti non sarebbero stati "quei posti" senza coloro che ti ci hanno accompagnato. Penso alle vacanze con Lillo, Vesco e Joker, in giro per i mari d'Europa a caccia di divertimenti e notti folli. Grazie avoi che avete reso uniche quelle mie esperienze. Come unici sono stati gli anni alla Futura Fitness, non una palestra, ma un centro sociale in cui oltre ai pesi si misuravano le nostre umanità. Grazie moschettieri.
Grazie a tutti quelli che hanno passato con me anche solo una serata, a chi ha scambiato con me un singolo discorso aprendomi il suo pensiero. Grazie a chi mi ha sorriso.
Grazie anche a questo fottuto blog, a ciò che mi ha aperto e a ciò che forse ha creato. Sicuramente amicizie virtuali, ma una su tutte una è reale e credo che per una ragazza come Cate valgano proprio le "fatiche" di sputtanarsi ogni giorno in queste pagine.
Grazie a tutti i bambini che ho allenato e allenerò, perchè coi loro sorrisi mi fanno vedere il Mondo così come deve essere, spensierato.
Grazie a Lisa che mi ha fatto conoscere la "coppia" e V. che mi ha dimostrato come anche io possa essere importanteper un'altra persona. Grazie a M. perchè, forse non volendo, mi ha ricordato recentemente cosa vorrei e aperto il cuore scacciando il mio cinismo per far spazio a un sentimento più puro, come lei.
Grazie a mia mamma che mi fatto così bello e a mio papà perchè non ha mai insistito perchè diventassi milanista. Grazie nonni, perchè se sono ciò che sono lo devo soltanto a voi, anche se ora mi guardate da lassù, seduti su una panchina a commentare le mie cazzate.
Grazie a tutti quelli che sono passati di qua e hanno commentato o anche semplicemente hanno avuto un'emozione leggendo le mie parole. Grazie, è davvero molto importante per me...
grazie a Te lettrice/lettore per i 5 minuti dedicati ai miei ringraziamenti, spesso, postumi...

lunedì, gennaio 28, 2008

La mia fiducia nel POP è proporzionale a...

Forse perchè non mi importa più niente, nè di una vita da star nè di un finto appeal da "milano style"...
...resta facile dirmi che non ho più quei diciottanni forzati dal tempo e che a poco a poco anzichè percorrere strade buie nelle mie notti isolate farò il giro dalla mia personalissima piazza, quella che avrò leggermente sopra i miei pensieri...
Perdendo il segno e le distanze, ci sono giorni in cui viaggi pesante arrovellandoti tra i tuoi mille pensieri, schiacciato dalla forza di quello che non hai. La lontanza tra la punta delle tue dita e il Mondo fuori sembra molto superiore, addirittura non riesci a dar sostanza a ciò che prendi o vedi o tocchi. I passi si fanno di marmo, trascinanti tronchi spessi al posto di comuni gambe.
Sarebbe bello riuscire ad avere anche solo il pensiero di volare in certi momenti.
E' il sudore della fatica o il fiato di chi non sta bene dentro e non lo mostra fuori...
...ma per fortuna son giorni che vanno, che riescono a prendere quei treni maledetti che portano chissà dove, senza meta e senza soluzione.
...le case colorate, i chupiti a un euro, i messaggi di amici e le parole leggere. Anche leggere parole, un goal inutile, il cuore che pompa perchè credevi fosse importante...
...il ritorno del tuo amor proprio di passaggio dopo un lungo viaggio...
...chissà cosa diremo in quel merdoso pomeriggio quando tra un ombra e un bianchino parleremo del tempo, di quello andato ma anche di quello che ci farà dannare...
Intanto trovi la distanza delle tue dita dal tuo naso, dal tuo cuore, dal tuo pisello e acquisti consapevolezza che le gambe vanno veloci quanto il cervello e per volare non ci si deve buttare per forza dall'ultimo piano di casa, come pensavi da bambino.
Nonostante il cuore, le stelle, le scimmie e i colpi di proiettile che spari a salve.
Nonostante tutto e finchè riuscirai a scrivere parole di vita, magari nere e sporche, magari puzzolenti e forse troppo false.
A questo punto nemmeno l'acido che hai in corpo scioglie la tua certezza...
...e il sole è sempre alto sulla faccia dei più belli...
...smack

venerdì, gennaio 25, 2008

Dalla merda non nascevano i fiori?

A volte faccio davvero fatica a guardarmi allo specchio e vedermi sempre uguale, sempre lo stesso.
Vorrei alzarmi e vedermi nero oppure biondo, sentirmi meno bene e avere qualcosa di mio.
Ho queste sensazioni spesso, per non parlare di quando sono insoddisfatto e mi sfregerei il viso solo per infliggermi del dolore.
A volte, ma per fortuna capita raramente e sempre più spesso mi voglio bene.
Per cui mi chiedo come facciano Loro a vivere dopo tutto questo.
Dopo tutti questi anni.
Non che mi senta particolarmente lontano da come stavo ieri, vivo sempre sull'onda delle emozioni e di come mi alzo al mattino, sono e sarò sempre io, ma in fondo credo che, a poco a poco, mi si stia sgretolando tutto attorno. Soprattutto rispetto a ciò che erano i miei, i nostri ideali; quello che spesso altri, definibili meglio come "arraffoni" o "figli di puttana" o politicanti, scambiano con un voto in cambio di un pugno di promesse.
Le promesse appunto a volte implicano la fiducia che viene riposta in qualcuno che dovrebbe insistere e investire per il tuo futuro. Per te, giovane attivo, che rappresenti un potenziale.
Non è mica per questo che è stato fatto "il '68"?
Lo dicevo ieri, che quando mi scade la fiducia o la stima verso qualcosa o una persona, è finita.

Io mi trovo sinceramente affranto.
Non per la caduta di un governo, nemmeno per il fatto che in Italia le linee guida siano tracciate da inutili personaggi come Mastella o Dini.
Mi trovo spaesato in un paese che fa capire che non ci vuole, che vuole fare a meno dei giovani e del loro investimento.

Purtroppo ho solo i mezzi che ho, posso sparare proiettili a forma di parole da un mitra senza forma, da un inutile blog letto da quattro persone.
Ma lo dico e spero di esser capito anche da chi forse è felice della caduta di un governo senza capire che tutta questa alternanza sterile, con decreti fatti per non governare e non per governare bene, con leggi ad personam e il solito magna-magna generale...nuoce solo a noi, che abbiamo poco futuro.
Dovremmo avere spazio per noi, più giovani al potere.
Mamma dammi una spalla su cui piangere perchè ho voglia di crollare...
Papà dammi quello spirito che trent'anni fa vi ha portato a rompergli il culo...
Perchè ho paura, paura che non riusciremo ad andare dove vogliamo perchè non potremmo farlo.
Perchè non voglio più dipendere dai miei, ma siamo in uno stato dove non puoi permetterti nulla, a meno che non tiri la cinghia rinunciando a tutto e ti fai aiutare dai tuoi.
Perchè vedo duro anche avere dei figli e farli crescer bene...ed è il solo motivo per cui voglio vivere, avere dei figli e amare una persona.
Perchè ci tolgono la voglia di provare, di sognare, di investire, di rischiare.
Perchè mi fate sentire vuoto anche quando sono in mare in piena.
Perchè lo fanno solo per arricchire se stessi...

Chissà cosa direbbe ora Berlinguer...chissà cosa pensa Ingrao dell'allenza con Mastella o Dini...
Chissà...chissà...io so che con tutto il cuore li vorrei vedere 3 metri sotto terra.
Mi offro per scavare tutte le fosse, ma cerco volontari...

giovedì, gennaio 24, 2008

Circa 20 anni fa era come adesso

Da bambino ero cicciottello e giocavo tutto il giorno a pallone.
Volevo fare il centrocampista e sudavo come un matto, qualsiasi cosa facessi.
Sono cresciuto e non gioco più ai giardini. Gioco in una squadra di calcio e faccio il centrocampista. Bene o male ero più bravo da piccolo, ma ora sudo anche più di allora.
Da bambino ero timidissimo e mi vergognavo a parlare con le bambine. Parlavo tantissimo ma arrossivo appena dovevo parlare con una bimba.
Adesso parlo tantissimo e sono rimasto timidissimo. Se mi vedete parlare con una ragazza, spesso interpreto una parte, quella dell'estroverso. Devo dire che mi viene bene e quando lo faccio riesco ad essere accattivante. Per lo meno per me.
Quando ci tengo molto alle persone, esce anche il bambino timido, che sboccia come una farfalla. Esce Simone. Capita con gli amici, con le amiche e in due o tre casi anche con ragazze.
Capita raramente.
Quando esce Simone è una cosa molto delicata, perchè i bambini vanno sempre preservati.
Fuori fa freddo, ci sono i mostri e dietro i muri c'è l'uomo nero in agguato.
poi il bambino si fida sempre appena vede dall'altra parte una cosa buona e alla quale vuole dare fiducia. La fiducia è un bene e per tale, va protetta.
Quando ero bambino mi fidavo. Anche oggi continuo a farlo...
Se ti dico che mi fido di te, non deludere Simone.

Ora rock...fanculo il resto


lunedì, gennaio 21, 2008

Proxima estaciòn...

Quanto cielo si vedeva da quegli scogli, anche se era notte?
Penso che mai sia riuscito a vedere più in là di quel chilometro di mare, il buio si inghiottiva ogni piccola luce, quelle lontane dei pescherecci, che tracciavano percorsi strazianti inseguendo chissà cosa e quelle vicine dei locali, fisse e immobili, quasi vuote.
Ma noi le seguivamo tutte, ancorati a terra da due o tre birre di troppo, prima di vedere quanto la notte sarebbe resistita alle nostre ansie da godimento.
Quanto eravamo belli dentro quelle pelli scure, le facce raggianti e i corpi robusti. Non ci sarebbero stati inverni da passare al caldo o lunghi istanti ad attendere che qualcuno si affacciasse dalla finestra del nostro cuore.
Sempre fermi da qualche parte, in un luogo che può esser solo periferia, abbiamo visto quegli orizzonti dai punti più disparati della terra, chè basta una luna e forse due stelle per ridarti quella scia. Non arriveremo mai alla capanna col bue o l'asinello, ma forse è meglio così, perchè anche lì non ci farebbero entrare. Però potremmo arrivare al prossimo bar, quello in cui parlando ci scopriremmo sempre più simili, quello dove pisceremo fuori tutto il nostro sapere perchè avremo sempre più sete. Sete di sapere, sete di conoscere, sete di...sì, di quella cosa che nessuno accosterebbe a noi perchè troppo pulita, troppo candida. Pura. Troppo diversa dal sapore salmastro che abbiamo addosso.
Ma finchè una luna e forse un paio di stelle saranno in alto a farci l'occhiolino, nessuno potrà tenerci lontano dai nostri discorsi, i nostri sorrisi, le nostre lacrime.
Anche quando alzando gli occhi il buio avrà coperto tutto, da qualsiasi spiaggia, vedremo sempre la stessa cosa. La stessa identica cosa.
Finchè sarà così, niente ci prenderà per sempre con sè. Neppure la morte...staremo già pisciando fuori tutto, al bar successivo. Avremo già sete di nuova vita.

"sai zio, è un periodo di merda"
"anch'io non me la passo un granchè"
"lo so,ma sai come siamo fatti. A noi non ci ammazza nessuno, stringiamo le chiappe"

domenica, gennaio 20, 2008

Ho visto il buio

Si diceva che alla volte, almeno una volta, le cose vanno bene e migliorano.
Di tanto in tanto. Il trucco credo sia il far le cose passo passo.
Potevo anche uscire oggi, ma farmi male dopo 5 secondi di una partita, sarebbe stato davvero ridicolo. Soltanto a letto credo di aver dato prestazioni più scarse, soltanto nei miei rapporti quotidiani ho deluso in meno tempo.
Meglio farne 90 di minuti e poi stare bloccato su un divano e stasera uscire zoppicando. Posso sempre dire di esserci stato sino alla fine e poi per Lui farei di tutto.
Sarà che ieri sera mangiare al buio mi ha fatto venire un pò di ansia.
Ci penso troppo spesso e credo che sia questo stato a darmi l'inquietudine.
Vorrei essere sereno avendo di fianco una ragazza che mi vuole davvero bene.
Non è facile per uno stronzo come me, me ne rendo conto. Non è facile neppure dirle certe cose, mettersi a nudo ti rende sempre debole e senza ripari.
Poi alla festa, dal nulla, la rivedo dopo due anni. Sempre fottutamente bellissima.
Ma non mi ha fatto male vedere Lei, anzi era un piacere nuovo, mi ha fatto male pensare a quanto stavo bene in quel periodo, a quanto ero sereno e a quanto non mi rendevo conto di esserlo.
Ho pensato che sono tre anni che giro per il Mondo,il mio Mondo, in cerca di qualcosa che non so. Anzi forse lo so. Sì lo so...però è che quando penso di aver trovato la ragazza che potrebbe andar bene, che mi piace e anche tanto, finisce sempre male.
Capita ogni volta che mi invaghisco o mi innamoro, è successo solo 2 volte sia chiaro, anche se non so cosa sia l'Amore. Capita ogni volta che provo a non rifare gli errori che ho fatto con Lei, capita quando ho voglia di stare bene con una ragazza.
Forse c'è un disegno che mi vuole sempre così, che mi vorrà sempre così.
Forse sarà solo colpa mia e allora devo solo stare zitto e andare a cagare. Forse lo merito.
Ma a me così fa schifo e basta. Vorrei capire, non so che fare, come comportarmi e sicuramente scrivere qui non è l'idea migliore.
Sarà bello, sarà il sale della vita, ma mi piacerebbe tanto avere la testa sgombra...

giovedì, gennaio 17, 2008

Gioia & Rivoluzione

Ma alla fin fine mi sono convinto ed è borghese.
Al giorno d'oggi potersi permettere una fede è assolutamente una cosa snob. Ma anche profondamente ignorante. Un pò come leggere questo blog.
Lo fai per passare il tempo, per vedere se c'è qualcosa di diverso in tutto questo contorno perverso.
Poi lo chiudi e chi si è visto si è visto, oppure ti fai un'idea di chi dall'altra parte del monitor scrive le sue cose.
Non intese come il periodo in cui le fanciulle sono meno trattabili del solito.
Inteso come emozioni, amore, sogni e paure, disegnati con le parole.
Però in molti credono. Si mascherano dietro una croce, un pastrano, una chiesa. Ma è davvero un pò borghese, anche come istituzione, no?
Palazzoni enormi, cerimonie grasse e, al contrario, spesso e volentieri i missionari sguazzano nel fango di gente che non ha nemmeno le lacrime per piangere. Gli manca l'acqua per alimentarle.
Di certo fa pubblicità la polemica sull'ateismo universitario e credo ciecamente che le veglie organizzate in onore del grande Capo in bianco siano servite e serviranno per il bene della Sua illuminazione. Perchè non si può andare avanti camminando all'indietro.
Fa davvero molto snob dire "credo in..." sbeffeggiando il Dio nero e musulmano o quello Giallo o multicolore.
Ma da dove viene il "nostro" Dio? sarà mica dello stesso colore di Mohamed?
No perchè in quel caso, il Cristo nero e rasta di Serrano abbracciato a una vecchia Madonna non sarebbe da scomunica...sarebbe vero, se di "vero" possiamo parlare.
Fortunamente, passato Natale si torna a ragionare, a pensare al futuro. Futuro che potrebbe portare a un'innovazione, un cambiamento radicale. Quale?
Perchè non ci mettiamo insieme per un unico Dio, pane e companatico. Zero colori, zero balle, zero dedizioni.
Un'unica grande cosa predicata, l'amore. Amore che porta colore, abbracci, fratellanze e colossali fanculo. Ma che non porti a litigare per petrolio, pelle e denaro.
Che non lo faccio per inutili paradisi inventati per folli e che non porti conti miliardari su paradisi fiscali.

Non so perchè parlo di Chiesa o di credo, sarà il sole.
Volevo solo dire che avrei voglia di un bacio e di un fottutissimo concerto rock. Di quelli che balli sotto il palco tutto il tempo, sudi, cadi, canti e alla fine ti ritrovi con un braccio sanguinante e non sai perchè. E più sei sfatto più ti senti bellissimo.
Ma quel taglio te lo sei fatto per essere lì, che ti ricordi dove vorresti essere quando tutto è storto e vuoi gridare qualcosa...cosa? uno stonato, perverso, nudo, romantico e sognante "fanculo".
Io ci sono e sono qui, se vuoi prendermi, comincia a correre. Ok, per qualcuno posso anche fermarmi...
"E in mezzo ai palchi luccicanti che hai davanti c'è anche il mio
Sembra d'ottone accanto a tutto questo oro
Ma non è detto che se brillano non siano delle trappole
Non è detto che nascondano un tesoro
Però invecchiare insieme a me dev'essere un'idea terrificante
un nucleo denso di contraddizioni nodi debiti ammissioni a denti
stretti"
Nel mio scrigno - Pianissimo Fortissimo - Perturbazione, 2007

mercoledì, gennaio 16, 2008

Certi giorni Leopardi mi fa una pippa

Vorrei che tutto fosse più cinico. Per tutto intendo me stesso e per più cinico intendo che non mi venissero certi attacchi di...di...perchè non è depressione e neppure malinconia.
In fondo non mi va male nulla, ho un lavoro che mi piace, ho la voglia di iniziare qualcosa di importante dopo quasi tre anni di singletudine, voglio riprendere a guidare, andare a vivere solo. Non mi va di passare da una cosa inutile ad un'altra con la stessa velocità con cui cambio decisione sulla pizza in pizzeria.
Voglio sentirmi "pieno".
Ma non c'è nulla che mi tiene incollato a questa realtà, se non la mia squadra di calcio. E' l'unico posto dove mi sento parte di qualcosa, inserito in un ingranaggio di per sè importante. L'unico posto che se non ci sono mi manca e per il resto non vedo nulla che mi voglia qui, che mi consideri, e di conseguenza mi faccia sentire, importante. Dici che ho poco? Fanculo...
Non sono le parole prima di un suicidio, se e quando ci arriverò prima darò una festa senza senso.
Sono solo la spiegazione a uno stato d'animo interiore, per chi in questi giorni mi vede taciturno e pensieroso, solitario e non il solito pagliaccio.
Perchè saranno solo dieci o 15 giorni così, perchè aspetto il sole, perchè forse aspetto una ragazza, perchè ci tengo a fare bene ciò per cui son qui, perchè ho l'aria di quello che vive a caso e a cui non daresti 10euro.
Perchè mi sta sul cazzo l'aurea da sognatore e da raccoglitore di sensazioni, perchè voglio il sole e sono metereopatico...perchè mi piace come sono e basta.
Ma in momenti così non c'è molto da fare. Basta stringere le chiappe molto forte e continuare a lottare, perchè il gioco si fa duro e allora comincio a giocare. Ho sempre preferito i terreni pesanti, quelli dove il fango si incrosta sulla faccia e spesso una doccia bollente non basta a mandarlo via.
Perchè su quei lettini d'ospedale le ultime cose che vi ho promesso guardandovi non erano "ti porterò sempre nel cuore" o "grazie di tutto", ma "cercherò sino alla fine di essere in parte come eri..." e non si molla un cazzo finchè resta qualcosa, anche la più piccola speranza di cambiare.
Per il momento torno nel mio ingranaggio, nel posto dove mi sento protetto, nell'unico posto che mi tiene incollato al "qui e ora".
Poi sarà il momento di rifarsi la barba, mettere la camicia stirata, il cravattino e la giacca. Gli occhiali a imprezziosire il mio viso...perchè sarà uscito il sole.

Come direbbe Jim..."waiting for the sun"...

venerdì, gennaio 11, 2008

Waiting for ...

Giorni che si passano ad aspettare chissà chi. Che la cosa forse in fondo la si sapeva già. Nel silenzio e nel rumore non è nel male o nel bene. Banale estremizzare sempre tutto, emozioni, sensazioni ed anche le semplici esternazioni. Ogni singolo fatto è una tavola cromatica dalle mille sfumature, un quadro impressionista, un film in bianco e nero. Aspetti l'angelo che passi e ti porti via da quell'oblio, dalla finta malattia che ti pervade e gioco forza ti blocca l'anima. Il buco allo stomaco che non riesci a saziare e quella sete incontrollata che sazi soltanto quando tutto perde i suoi contorni.
Waiting for a black angel to take you to heaven.
E' solo nebbia, portoni, da lontano qualche lampione sembra salutare il tuo passaggio ma in realtà, ciò che tu scambi per un bagliore lontano è solo un neon andato a male. L'apparenza ti rovina a volte e ti fa apparire le cose per come non sono. Tu stesso non riesci ad apparire come vorresti e continui a cambiarti d'abito per passare dalla parte di ciò che hai dentro. Il lato meno oscuro della tua luna nera. Ma il guscio vince sempre a quanto (ap)pare. Trovi sfogo in ciò che presto diventerà un ostacolo, vie perditive di attrazione, giochi con la lingua e sogni di luoghi lontani...che tanto, stronzetto, sei destinato al tuo stagno e a non andartene mai. Cigno deforme senza ali per volare.
Waiting for the white devil to take you to hell.
Allora hai perso tempo ad aggirarti per i lati oscuri senza cercare di capire. C'era altro da fare che pensare, pompare sangue in ogni punto per poi tagliarsi e bruciarsi col calore del rosso strisciante. Altre erano le cose a cui credere, magari affidandosi a un Dio in cartolina o sotto forma di gadget in legno; pagato tanto o poco, non conta niente. Altre erano le vie da prendere, più facili e lineari, meno tortuose della spirale che presa in senso contrario ti porta in basso. Esiste un punto più basso di quello interiore? non lo so, non voglio certo rispondere io a questa domanda, mi fa un pò paura. Paura come restare solo in una stanza, in un locale, in uno specchio. Era di certe cose che parlavo quando guardavo assorto un bicchiere semi pieno e dicevo che tutto sommato niente era male. Non sono mai stato bravo in matematica e voi non ve ne siete accorti.
Waiting for the devil...
Cresci le tue piantine raccontandoti cazzate sul tuo pollice verde. Non c'è cosa peggiore che mentire a se stessi, è il primo passo falso per far male a qualcun'altro. Poi le piantine muoiono e resti coi tuoi sensi di colpa. Anche sporncandoti le mani di terra non puoi certo dire che la stai coltivando bene e forse sul palmo ti restano solo i resti densi del tuo amore personale. Estirpando le erbacce che le stanno attorno riesci appena a fare parte del tuo dovere, ma è già un bene scorgere la purezza delle cose nell'eterno inseguimento al bello. Anche quando vorresti che qualcuno ti strappasse via alla tua vita per darti in pasto ad altro. Forse in fondo in mezzo a tanti mondi c'è anche il mio che merita di essere vissuto.
Waiting for my angel.

a chi non son sembrato tale forse solo perchè non ci son riuscito e
a chi è sempre lì dietro un monitor o al mio fianco quando ho bisogno
e soprattutto quando di bisogno non ce n'è.
A te, spero...

giovedì, gennaio 10, 2008

c'è chi pensa col mio blog?!?!?

Avevo detto sarei rimasto per un pò lontano da questo luogo, per meglio dire, che avrei ricaricato le batterie. Rientrare con una catena è tristissimo, lo so. Ma l'invito lanciatomi da MusEum è troppo bello e mi pareva giusto aderirvi. Si parla di blog che mi fanno pensare, a dire il vero non è facile farlo, fidatevi...scherzo. Ora questo e a presto per qualcosa di più bello, spero...

KREPA'S KORNER

Krepa è un sognatore, come me. Ama scrivere, ma ancora non se ne sente completamente all'altezza, come me. In fondo sa che non può farne a meno e continua a regalare emozioni, osservando la realtà con l'obiettivo più intimo che possiede: il filtro del cuore, quello che normalmente occulta davanti agli amici, tra una pinta di birra e una battuta. Krepa sa sognare, ma anche indignarsi davanti alle ingiustizie, proprio come me. Sarà forse per questo che mi ritrovo così spesso in ciò che scrive.


Tocca a me ora... Innanzitutto le regole:
-partecipare solo se si è nominati
-lasciare un link al post originario (in inglese)
-inserire nel post il logo thinking blog award
-indicare 5 blog che hanno la capacità di farti pensare.


1-LaRochelle
non mi stancherò mai di dirglielo, ma lui in poche righe riesce sempre a dire cose per cui io impiegherei anni. Salta tra la musica e la fotografia, unendo la sottile tela dei suoi pensieri con la scrittura. Da leggere, osservare e ascoltare.


2-Davide
sarà anche avvantaggiato dall'avere la bellissima Giulia come modella per le sue foto, ma non si può sminuire la sua bravura. Con uno scatto riesce sempre ad emozionare, utilizzando luci e ombre, persone e oggetti...non ti lascia mai indifferente. Con le immagini esprime i suoi stati d'animo, lasciando al visitatore la possibilità di partecipare alla sua opera, scegliendo un titolo.


3-Jhonny Durelli
dal nome non direste che possa far pensare, se non per doti amatorie. Ma leggendolo entri nel mondo di noi milanesi(anche se adottivi), tra i 20 o 30 anni, con le ansie del lavoro, i problemi della frenesia, le bevute e le donne. La ricerca dell'amore e la speranza del trovarlo(...se ce l'ha fatta un'incallito play boy come lui, ho buone speranze anche io...)


4-Cler
una fanciulla e per di più di Giambellino...come dire, ci si incontra nella rete e mai ci si è incrociati sulla strada. Già però non solo questo, tra le sue pagine ci sono i pensieri, gli amori e i timori di un mondo a me sconosciuto o per meglio dire spesso incomprensibile, quello delle donne. Raccontato con sentimento, paure ma anche tanto sano, e da me adorato, senso per la dissacrazione.


5-Cico
un bolognese doc che non la manda certo a dire. Pochi post, è vero, ma sempre profondi e mirati, mai cose a caso. Inoltre trovo sempre interessanti i suoi argomenti e il modo approfondito che ha di trattarli, non a caso credo sia raro non trovare miei commenti divertiti e non casuali sui suoi post.


Avrei voluto aggiungerne altri che leggo sempre e volentieri. Da Carlo a tutti quelli che quasi giornalmente frequento...però diceva di mettere i 5 che più ti fanno pensare, e allora eccovi accontentati.

martedì, gennaio 08, 2008

back from SaRd3gN@



Si torna sempre anche dalle più belle esperienze. Ma se in cuore restano i ricordi e momenti indimenticabili, forse certe cose non si cancelleranno mai, perchè vanno oltre ogni foto o video...ma certo queste ultime servono a rinfrescarti la memoria.
Se potevo pensare a un inizio di anno, non potevo trovarne uno migliore...dalle risate dei primi giorni, alle Sardegna, passando da parole inaspettate a un notturno gelato in dolcissima compagnia e finendo coi pensieri di due romantici a Milano, su msn (grande Giorgione), che vorrebbero dare un senso romantico a certi abbracci e certe sere solitarie...le premesse credo ci siano...
a presto per tutte le foto sarde...

giovedì, gennaio 03, 2008

......(non sono un "niente", sono punti di sospensione).....

Ve ne sarete accorti, forse, ma io li adoro, li metto sempre e al tempo stesso li detesto.
Perchè hanno un significato, il mio, quello che gli do, ma anche quello che gli dai.
Lasciano in sospeso, appunto, e non mi piace logorarmi per troppo tempo.
Sono rari i casi in cui vengono messi soltanto per riempire un tempo, uno spazio.
Molto spesso hanno il carico di milioni di parole non dette, di pensieri fatti, di sogni sfuggiti.
Di baci non dati. Di abbracci presi.
Se una pagina bianca ha un potenziale enorme per tutte le cose che puoi scriverci sopra, se un block notes ancora non scritto può racchiudere i tuoi sogni, allora dietro i miei punti di sospensione c'è molto altro.
Un pò come un sipario nasconde le ansie degli attori o uno spogliatoio i sogni dell'altleta.
Come i più bei sorrisi celano l' amore di una ragazza.
Così in sospensione lascio questo posto per qualche tempo, senza motivi particolari, senza cause scatenanti. Sento spesso parlare di pause di riflessione tra le coppie o di ricerca di ispirazione per gli scrittori. Io non faccio parte nè della prima categoria nè tantopiù dell'altra, ma forse la cosa la posso rivendere anch'io.
Troppo vuoto ultimamente per non ripetere le stesse cose, mi sono ripromesso di mettere la testa a posto e una maggior coerenza rientra in questo. Non vuol certo dire che ora sarò un chierichetto, ma che ascolterò maggiormente ciò che mi dice il cuore, cosa che fino ad ora non ho sempre fatto, seguendo maggiormente il cervello, il pisello e altri organi.
Non si possono promettere cose improponibili, ogniuno deve fare con quel che ha e nel mio caso, anche se poco, ci devo provare.
Il periodo di pausa sarà breve, la sosta sarà, mi auguro, corta.
Forse lunghissima, ma si sopravvive anche senza uno stupido blog.
Spero di tornare più interessante, come un tempo, come in vecchi post che ho piacere a rileggere, ma soprattutto spero di essere nella vita reale come appaio sul blog, meno appariscente e più aperto al vero me stesso.
Magari è solo uno stupido attimo che vale come dei punti di sospensione, ma come tale lo rispetto. Non vi farò mancare foto o le notizie più rilevanti, se nei prossimi giorni dovessi morire, diventare gay o biondo sarete i primi a saperlo.
Per il momento ...............................................................................ognuno dia a questi punti il proprio significato, per molti di voi c'è di sicuro.
.............................decomposing krepa...................................

mercoledì, gennaio 02, 2008

Do you want some GoldBread for tomorrow morning?

Dalla mezzanotte del primo Gennaio alle 3 di notte del secondo giorno del nuovo anno...
in queste 27 ore ho riso più di quanto non abbia mai fatto nella mia vita.
Questo post parla proprio di tutto ciò che ho promesso di non scrivere.
Ma vi assicuro che c'è tutto quello che è successo.
Ha dell'invero simile o del non credibile, ma ho riso come un matto...quasi per tutte le ventisette ore perchè ne ho dormite soltanto 4, forse cinque, ma non ne sono sicuro.
Potrei iniziare, ma non lo faccio, con quel pezzo di Baglioni cantato a squarciagola poco dopo aver terminato di preparare le lenticchie più laboriose della storia.
Ma non posso dire di quel pezzo di cui sapevamo solo "ti presento quel vecchio..." ma lo ripetevamo sino a noia, direste che mi sono ridotto male.
Poi mi trovo a terra con l'arrivo di Malla e Giulia e la gravità ci porta uno spra l'altro. Ma sarebbe lunga parlare di Rozzano, di foto e annessi e connessi. Di albeghi e motel e poi tutti a casa mia fino alle 8 del mattino.
Silenzio assoluto sulle risate e la chiamata "non ci fanno entrare in albergo potrei venire a casa tua???"..."a trombare???"..."mmm...sì"..."certo". Cosa non farei per un amico...
Gli occhi degli altri addosso e l'idea di riprendere il tutto con una videocamera.
Risate e la macchina fotografica posizionata a caso nella camera dei miei.
Sara che dorme e che non sente niente.
Ma niente porno amatoriale, sarebbe brutto dire che volevamo fare una cosa simile.
Ma quante risate...
Poi la sveglia, insieme a Punta nel letto e la casa magnificamente pulita da Sara, senza il nostro aiuto. Fantastico, ma non sta bene dire di aver sfruttato la bontà d'animo di una cara amica.
No...
Neppure passare tutta la prima giornata dell'anno a parlare di cazzate, di storiaccie e ridere come scemi con due amici sarebbe consigliato. Chissà cosa potrebbero pensare gli altri di me, di Punta o Sara...
O di Luca, Malla e Giulia, rimasti sino a notte fonda con no.
Ma posso dire di aver dimostrato maturità, di aver messo la testa a posto...
Perchè il primo giorno dell'anno, nella notte "della tessera Arci", della pizza da Gennaro, in realtà è successo di tutto.
Non racconto del panino in Cantore pagato da Malla, della stanza d'albergo o delle birre da me.
Della richiesta di nostre foto nudi in spogliatoio, dei discorsi in Inglese...
neppure di GoldBread o BigBread (Pandoro e Panettone)...di VIAGRA pill o GangBang (HangOn)...ma non riesco smettere di ridere.
Non ho mai passato un Capodanno così bello, soprattutto il giorno dopo. Pensare che era partito come una promessa di pacco.
Allora è proprio vero che ciò che conta è la compagnia, mi fanno male gli addominali da quanto ho riso...quelli coperti dal panettone intendo.
Perfino la carta igienica quest'anno mi sembra più morbida ed accogliente per cui, mi sono comprato un paio di scarpe nuove e via, quest'anno le merita, ci sono complicati percorsi da fare (sole cuore amore), spero insieme a qualcuno...

mi raccomando io non vi ho detto nulla.
Però è vero ho messo la testa a posto...

martedì, gennaio 01, 2008

Buon2008

Gli auguri miei e di Malla



e le foto del mio Capodanno



Buon anno a tutti...

**rubo il video dal blog del Muggiano, scusatemi amori miei