L'angolo adatto per nani, ballerine, cantanti, troie, alcolizzati e illusi. Ovviamente qui nulla è serio...se sei dei nostri...benvenuto, entra pure

martedì, maggio 30, 2006

money

Stasera andrò a casa, uscirò come al solito alle 18e30 dall'ufficio con una missione ben precisa.
Passerò a controllare il mio conto corrente.
Sono ormai tre mesi che la cifra langue nelle stagnanti acque della carestia.
Si è passati dai 9 euro di febbraio agli attuali 78 cent.
Già 78 miseri, umili ma fieri centesimi.

Ma oggi...oggi potrò di nuovo controllare le mie finanze, perchè ho preso lo stipendio.
805 euro di pura aria pulita. Una boccata d'ossigeno.

Ora non sarò solo un giovane di belle speranze, ma anche ricco. Per cui fatevi avanti fanciulle, il rampollo da spennare è qui.
Oggi non contano soprattutto i soldi per voi? Lì ho...quanti saranno 805? Tantissimi.
Immaginali in monetine da 5 cent. Poi non dimentichiamo i 78 centesimi di prima.
Non mi posso lamentare di nulla ora.

Saldando i miei debiti familiari, due vestiti, una strappona, qualche birra in più...penso che si faccia troppo presto a finire dalla ricchezza alla povertà.

ora chiamo Ricucci e mi faccio consigliare come investirli...oppure sento Lapo...

lunedì, maggio 29, 2006

caLdo

Fa caldo, fa molto caldo.
Secco, lo stato d'animo, l'attesa, il terreno.
C'è tanto da dare ancora. Ma ci siamo e non ci si tira indietro.
Finchè c'è da lottare, lo si fa. Senza partire mai da perdenti.
Ma il caldo è forte e le gambe pesano tanto, ma pesano la metà di quella sfera rotonda che sembra un masso, che scotta.
Ci sarà tempo per rinfrescarsi, per godere.
Ancora un pò di fatica, sudore da perdere e caldo, tanto caldo.

C'è un'isola nel Mondo, dove fa molto caldo.
In quest'isola c'è da prendere una decisione, importante, quasi vitale.
Si può cambiare aria, decidere di ribellarsi a qualcosa e qualcuno di potente.
Che solo con l'esempio e la forza si può battere.
Un mostro a tante teste, decapitato ultimamente del volto più longevo.
Alla decisione, al bivio tra le due strade, quella del cambiamento e quella della continuità, dell'omertà, del dubbio (o certezza...), si sceglie la seconda.
Così a nulla son valsi botti e morti eccellenti. A nulla collisioni e amicizie strane. A nulla è valse la voglia di cambiare. Spero di no, che quel che è cambiato cresca negli anni.
Però Sicilia, mi hai deluso...
Ma forse fa troppo caldo per capire lucidamente cosa c'era da fare, non tutti hanno la capacità di capire, solo pochi il coraggio di fare.

sabato, maggio 27, 2006

Un sabato prima della Domenica

Un sabato come un altro. Ma anche no.
Dopo aver visto la gente che gira nei locali IN di Milano mi sento sollevato.
Dopo aver sentito che vogliono recintare tutta la zona delle Colonne di San Lorenzo mi sento abbattuto. Speriamo che il centro destra non si riconfermi a Milano.
Ma sarà dura.

Tra cinque minuto mi trovo con un pezzo di Muggiano (Malla Sfo Mussi) per andare a fare la coreografia per domani. Anzi meglio la "coreografia".
Striscioni, cazzate, fumogeni. Cazzate.
Poi devo correre dai miei bambini per la finale di un torneo, a Baggio.
Che non è la cosa di Roby, neppure di Dino, ma un quartiere.
Vedremo, si meriterebbero una vittoria. Ma nella vita vince chi merita?
Io magari mi meriterei vittoria. Ma chi è vittoria?

Stasera il Liga. Alcol, musica, amici. Bella serata, ciò che ci vuole per stemperare la tensione.
Tensione?!?!
Tensione perchè domani è il giorno, ma domani è anche un'altro giorno.

giovedì, maggio 25, 2006

Tra due negroni e un paio di chupito

Dici bene te
che dici che forse non mi manca niente.

Dico bene io
convinto di non aver nulla di impotante
se non un'autostima umiliante.

Ti sbagli molto, sai
mi manca tutto qullo che rende ricco un uomo.
Non ho denari, lavoro e soprattutto amore.

Lo cerco spesso sai,
ma torno a casa solo
in cerca di guai.
Ti cerco spesso sai,
non so la strada, la via, un numero ce l'hai?

Volevo dirti quello che penso
Volevo dirti quello che amavo.
Spesso faccio più fatica a parlare col mio miglior amico che con te.
Ma chi sei?

Livelli diversi, diversi paralleli. Vite uguali, destini opposti, orizzonti sempre paralleli.

Ci conosciamo noi?
Ti ho vista bene.
Innamorarmi, sai, mi viene facile.
Sensibile al sesso,
solo il dialogo è concesso.
Ma non ti preoccupare, continua ad evitare

**tra un qualcosa e un'altro appuntato all'Hora Feliz. A chi c'era

mercoledì, maggio 24, 2006

FebBrE a 90

DOMENICA, ORE 16.30, CAMPO di MUGGIANO



NON PUOI MANCARE
Sarà solo l'andata dei 180 minuti che ci porteranno al sogno di una finale per il passggio in seconda categoria.
Ma non è solo quello, perchè come detto da altri, il calcio è la somma di storie di uomini, giovani e non, coi loro sentimenti, le loro passioni e i loro dolori.
Qui c'è la storia di un gruppo nato anonimo, ma che con gli anni ha saputo diventare un vero gruppo di amici, dentro ma soprattutto fuori dal campo. Un gruppo con la sua personalità e il suo carattere.
Per chi ci conosce e per chi non ha questa fortuna, questo invito è per voi.
Ci aiuterete a superare la difficoltà, anche se in questi campionati questo gruppo ha dimostrato di potercela fare contro chiunque.

lunedì, maggio 22, 2006

Notte

7 e 30 aperitivo e ho sonno.
Jack&coca
ho sempre sonno
un Milano-Torino, ovvero un Negroni col Punto&Mes, grazie Malla...
Comincio a carburare, arrivano le ragazze e non siamo solo virgulti giovani all'aperitivo. Iniziano i discorsi non seri, ovvero ciò che serve.
secondo Milano-Torino
Inizio a bere con Nico, un mio cocktail è un suo cocktail, cominciamo ad andare in confusione.
Il cervello dice scopare-scopare-scopare, ma è solo la parte ignorante, quella realista dice bere e parlare.
altro Jack&coca
si va verso la fine. Bella serata, Max è un pò in acido per la Cavagna, ma il messaggio che le mada è "tantarobba", si continua a bere e parlare, ma tra poco finirà. Loro lavoratori seri vanno a casa, io verso le colonne, qualcuno lo trovo.
una Moretti per digerire.
trovo Lucone, si parla di calcio, il nostro Muggiano, i playoff.
La voglia di giocare cresce in me. Voglio esserci e penso di meritarlo perchè sto bene e ho giocato bene le ultime partite, ultimamente non ho avuto molte opportunità. Ma li voglio e se non dovessi giocare sarei molto incazzato, soprattutto se si privilegiassero solo i nomi.

Me ne vado, non ho incontrato chi avrei voluto, ma come farò ad avere il suo numero se mai la vedo?
Comunque vedo Antonella, che era sparita. due chiacchere, sono brillo.
Ci si vedra...forse.
Marco ha ragione, io lo sono pre indole un figlio di puttana.
Io che pensavo di essere un uomo di merda sono solo un figlio di puttana con le ragazze.
Mia madre che non mi ha lasciato case, macchine o ricchezze mi ha fatto figlio di puttana.
Posso solo dirle grazie.

Poi oggi Riky ha detto "Simone è pazzo, è peggio di un bambino".
Riky ha 9 anni.

Notte, vado a letto con i miei fantasmi e le mie scuse a Lei, perchè in effetti non mi sono sempre comportato bene. Comunque vai a fare in culo lo stesso.

sabato, maggio 20, 2006

conto fino a..............

Vorrei qualcosa di diverso.
Magari un mondo con più gay ma meno fighe di legno.
Più lacrime, pianti e sentimenti e meno pensieri in versione Rambo mondano.
Vorrei che la gente avesse meno cultura di base, scolastica e più elasticità mentale e buon senso, non vedere e sentire più signorini perfettini "so far tutto io". Dovrei cominciare da me, ma già parto male perchè non ne ho voglia.
Ma dopotutto sono desideri di metà mattina, appena svegli. Con lo stesso desiderio di ieri sera, ma mi sono svegliato allegro, ridendo nel sonno perchè...ve lo raccontò?!?...in particolare per una frase del sogno.

sigla di presentazione..."i sogni del krepa"....
Ero con una figa giapponese (almeno credo) e lei mi fa "hai voglia di farne due libere ma dalla terza sesso spinto?" io non avevo capito ma ho risposto "la prima è sempre libera e veloce...alla terza non ci arrivo!!!" e sono scoppiato a ridere. Ma vaffanculo giapponese...
sigla di chiusura...pubblicità...

Cercare una fuga dalla ricerca altrui di aiuto può essere un'idea, ma la città è piccola e i cuori ancor di più, per cui non c'è quasi mai modo di fuggire. Un'idea è anche quella di berci sei o sette birre sopra e poi lasciar perdere le tristezze o scrivere volendo che i destinatari non leggano mai, perchè vorrai un giorno trovare il coraggio di dirLe in faccia le cose.
Ma quanto è bello restare coglioni sempre, recitare bene la propria parte e vedere che gli altri hanno questa mezza idea di te (direi comunque poco in definitiva). Quella sensazione di non avere un cazzo da fare e a cui pensare che hai in vacanza, che hai quando ti senti libero.
Ciò che conta è saperli tirare fuori al momento giusto i coglioni, vero Lillo...anche il resto va tirato fuori al momento giusto, altrimenti è un casino.

In tutto ciò, in tutta l'inutilità del caso o del cazzo, le uniche certezze restano il desiderio del bello e la birra. La mia terza certezza, il calcio, me l'hanno tolta in mero modo, facendomi restare come un coprofago (Gianni Morandi) senza la cacca.
Ma una cosa ve la dico. Sul bello, la bellezza, le ragazze, potete anche farmi qualcosa, ve lo concedo, non sono così sicuro delle mie incerte certezze. Ma sulla birra...

Torno a giocare a nascondino (o a nascondarella, come diceva mia nonno), senza fretta di trovare qualcuno perchè mi cago un pò sotto.
1...2...3...4...è lunga contare fino a...

giovedì, maggio 18, 2006

fotoKopia

vrom...vrom...vrom...
questo è il rumore della fotocopiatrice, ve lo giuro.
Ultimamente ho più rapporti con lei che con me stesso, non parliamo rispetto ad una donna.
Donna nel senso di bella ragazza e non di surrogato andato a male, preso e scongelato solo per l'evenienza, per la fame.
Perchè tante volte ci si trova nell'esigenza di aver fame.
Di sesso, di vita, di "cose".
Fotocopie della stessa situazione.
Non solo in amore, ma nella vita in generale.
vrom...vrom...vrom...
vi ho già detto che rumore è questo?
E' la monotonia che spesso ci riempie le tempie.
vrom...vrom...vrom...
Alla centesima volta può dar fastidio, verso la trecentesima acquista la dolcezza di una ninna nanna, diventa suadente come la Sua voce quando ti diceva "ancora...ancora...".
Quante situazioni fotocopia capitano tutti i giorni. Spesso pensi di aver già fatto o detto qualcosa.
vrom...vrom...vrom...
Quante persone fotocopia trovi in giro. Quante ragazze ti hanno detto le solite cose, ti hanno fatto sognare, ti hanno fatto illudere una grande scopata e poi...poi tu pensavi "soliti discorsi, ma le chiacchiere stanno a zero". Fotocopie, anche abbastanza sbiadite.
vrom...vrom...vrom...
fidati il rumore è proprio questo

lunedì, maggio 15, 2006

Faccia di Kane

Faccia di cane si sente forte, sbraita, si azzuffa, minaccia.
E' forte quando è in gruppo. Non parla, non discute, non si informa.
Lui abbaia.
Non è mai solo e quando sta col suo branco è sempre tosto, guai ad entrare nel suo territorio, perchè ogni cosa potrebbe infastidirlo.
Non ha valori, ma si arranca il diritto di tutto, il valore della famiglia, dello stato, la razza e addirittura il quartiere.
La sua zona è il regno ma anche la fine e l'inizio dei suoi limiti.
Il suo gruppo è la sua forza e il suo coraggio, ma anche l'inizio e la fine delle sue paure, delle sue ansie.
Con l'ignoranza e il disprezzo si ciba di agnellini, di anime pure o di chi di se ne fotte dell'arte di litigare o delle sacre scritture dell'insulto.
Nella difficoltà attacca la tua diversità, il tuo colore, la tua maglia diversa e a lui tutto è concesso, lui può abbaiare di tutto.
Il suo ululato può essere tagliente e feroce, ma non dire nulla che tocchi i suoi finti valori.

Faccia di cane è ovunque, tutti ne conoscono almeno uno.
Faccia di cane non fa molta strada, dove iniziano e finiscono le sue paure e i suoi limiti, dove crede di trarre forza e coraggio, muoiono le sue convinzioni e nascono i suoi timori.
Perchè al di là del suo parchetto, senza il suo branco, faccia di cane sà di trovare qualche cane sciolto che, senza branco, non ha paura di lui.
Abbaia bello abbaia...

le foto non c'azzeccano un cazzo con il post, ma è la bella cena di ieri al Sahara, bel posto, bella gente, peccato la zona...scherzo...


poi sto tacco...tantarrobba...troppo fetish underground

domenica, maggio 14, 2006

Se l'avessi scritto

L'avessi scritto ieri sarebbe stato un post pieno di insoddisfazione mista a gioia per come mi vanno le cose. Per il cazziatone sul lavoro, per la serata in palestra, i navigli. Per quanto non me ne fotta un cazzo del cazziatone, per quanto son felice di vedere e vivere i miei amici e per altri modi di insoddisfare il mio corpo e di illudere il mio pene. Riuscendo anche a ingigantire le mie pene con forme di svilimento della mia dignità carnale, inversamente proporzionale alle mie possibilità.
Che poi l'ho so da tanto che le donne son donne anche per come ragionano.

Se l'avessi scritto giovedì sarebbe stato un post pieno di rammarico e paura per come la vita sia imprevedibile e crudele, per quello che è successo al papà di Carletto. Ma davvero in un attimo ti puoi trovare con le spalle al mero e un plotone d'esecuzione di sfighe pronte a scoppiarti addosso.

Se lo scrivessi ogni volta che ho voglia...sarebbe troppo ripetitivo.
Se lo scrivessi ogni volta che mi vedrei bene con una ragazza risulterei patetico.

Lo scrivo ora e domani mi gioco un anno di calcio. Di calcio vero, di passione e amore. Di gioie e sconfitte, di cene e di birre.
Ci giochiamo tutto e non saranno le minacce o i fumogeni, le botte o le celtiche...
Se butti il cuore oltre gli ostacoli superi tutto e se non ci riesci...fanculo...ci hai provato.
Tra poche ore voglio i play-off.

martedì, maggio 09, 2006

che domande

Oggi amici e amiche mi hanno parlato di problemi di cuore o almeno di sentimento.
Ascolto sempre volentieri chi vuole aprirmi i propri sentimenti e il proprio mondo.
Non faccio la portinaia, ma dare la propria opinione (NON consigli) è sempre importante.
Capitano a tutti, momenti in cui sembra tutto ti cada addosso o in cui pensi alle cose brutte, vecchi amori o amori non condivisi.
Credo che siano momenti che ci vogliono, rappresentano l'altra faccia della moneta della felicità, ma viverli vuol dire aver vissuto attimi felici.

Però un pò mi fanno venire paura di innamorarmi di nuovo o di avvicinarmi a qualcuno. Mi chiedo se ne vale la pena, vedendo gli altri "soffrire" o pensare.
Vale la pena di starci ancora male? Forse sì perchè ci stai anche bene, per qualche attimo.
Non so.
Sono domande che mi mandano in ansia e in nervosismo (qualcuno direbbe in malmosta).
Come quando mi chiedono "Tu cosa sai fare bene?" o "Tutto bene nella vita?"...cazzo sono domande pesanti, che se dovessi rispondervi bene sarebbe un dramma.
Dico sempre "quasi abbastanza così così"...in sostanza non rispondo, se no sarebbe ansia dura.

Ma ne vale la pena? Ne vale davvero la pena?
Alla fine mettersi in gioco vale sempre la pena. No?
Mi sa che sono paranoico.

(ps: Jack com'era la canzone sabato? Emilia Paranoika? Di chi cazzo è?)

non prendetemi per un co...

Dicevamo calcio, la cosa che qualcuno minimizza ad uno stupido sport con maschioni in mutandoni che corrono dietro a una palla.

Dicevo altro, non quello. Dicevo l'amicizia, il sacrificio e la voglia di fare con i propri (e spesso pochi) mezzi.
Così domenica col Muggiano ci siamo guadagnati la possibilità di andarci a giocare i play-off con la Comasina, sperando che sarà solo calcio, ma pronti a giocarcela fino in fondo, perchè ce la meritiamo più di tutti. Perchè domenica con gli Olmi abbiamo dato prova di esserci, come squadra e gruppo.
Dicevo dei tornei dei miei piccoli, che devono divertirsi, ma che sono così forti da aver vinto entrambi le partite ed hannp fatto divertire i tifosi-genitori.
Il frutto del lavoro di un anno, passato a farli giocare e perdere spesso contro bambini più grandi di anno. E' bello vederli ora felici consapevoli dei loro mezzi dopo un anno passato a tirar su il morale per le scoppole prese. Fargli capire che conta giocar bene e che con i coetanei sarebbe stata altra cosa.
Ed è unìaltra cosa.

Domenica nell'azione di un goal mi sono quasi commosso. Tre passaggi per uscire dall'area palla a terra. Il centrocampista taglia il campo palla al piede, l'altro centrocampista si muove verso destra e crea spazio. Si apre la difesa avversaria e nello spazio palla rasoterra per il taglio dell'attaccante che si trova solo di fronte al portiere.
Più di anno per vedere la perfezione.
Mi sono commosso

sabato, maggio 06, 2006

Nella merda del Dio pallone

Petrini aveva detto fango.
Ma fango o merda che sia, questa volta ci sono rimosto male.
Passi per le scommesse, il doping e tutti i sospetti che vengono a noi menti malate o a noi che sono anni che non vinciamo un cazzo.
Non vinciamo un cazzo ma siamo lì da quando siamo bambini ad AMARE quella maglia, quei colori, quelle sensazioni che solo un gol o una vittoria ti possono dare.
Abbiamo pianto per il calcio, riso, imitato i nostri idoli e spesso anche rinnegato (per alcuni minuti) il nostro amore dopo le (molte) delusioni.
Non ci interessa il giro di milioni che c'è dietro, perchè a noi basterebbe quel titolo, quella coppa.
Come un bambino...quando c'è un pallone di mezzo torni bambino e allora il mondo del bambino è candido, non ti servono soldi o giochi di potere, basta una palla e due maglioni e hai fatto il tuo SanSiro o il tuo Bernabeu. Ma come in tutti i sogni del bambino, c'è sempre l'uomo nero a spaventarci o il mostro sotto il letto che ci fa dormire con la luce accesa.
Così ci avete tolto anche il sogno della vittoria, della lotta, dell'amore per i nostri colori. Perchè non mi fotte un cazzo dei vostri guadagni, avete preso per il culo milioni di tifosi, che spendono i propri soldi (risparmi sudati) per andare a inseguire un sogno allo stadio. Voi, merde, avete ucciso il sogno di milioni di piccoli bambini che amano il calcio.
Ma in me avete rafforzato una convinzione, cioè che il vero calcio sia quello della terza categoria, del parco, degli oratori. Dove magari non sai giocare, dove scimmiotti il gesto tecnico, ma dove c'è passione, amore. Dove nascono le amicizie e le passioni.
Mi avete rafforzato questa convinzione, grazie davvero.
Ora vado dai miei bambini per un torneo. Dirò loro di divertirsi, non di vincere, perchè il calcio è questo...sacrifio, amicizia e divertimento.
Poi berrò una birra con gli amici di sempre conosciuti grazie ad una palla e voi...voi...
andate a cagare...

venerdì, maggio 05, 2006

Ticket for Cancùn

Alla fine l'altro giorno il biglietto è stato fatto.
Così ora mi tocca lavorare per pagarmelo.
Però il 3 agosto sarà partenza, sarà Messico.
Mi vengono in mente le vacanze passate, i 4 anni in Grecia, la prima vacanza solo lontano da casa, in cui feci i 18 anni e si risparmiava sulla carta igienica. Un piatto di pasta e 1 bottiglia d'acqua al giorno, eccessi concessi solo per l'alcol. Il "timore" per le ragazze straniere e la timidezza, scacciate negli anni successivi in cui non ce ne fuggiva una.
Le corse in motorino, senza casco, in cui l'aria in testa e i territori grezzi, senza case, ti facevano sentire davvero altrove con la testa, con il cuore e la mente su un'altra dimensione.
Ma le serate balorde, alcolizzate e malate, le donne e i milioni di "duedipicche", le amicizie fatte e le compagnie cambiate. Le foto.
Quel viaggio in motorino con Riky, noi soli uniti dal patto di non parlare e staccare la testa.
Ma la Croazia non si può dimenticare, perchè anche nella merda di una vacanza si è coltivato il fiore dell'amicizia.
Poi l'Italia e quella Spagna "rovinata" come sempre da una donna, una ragazza...che però non mi ha rovinato la vacanza. Non mi ha rovinato il sogno e la voglia di andare. Di rivevere quei momenti in cui non ci sono problemi, non ci sono donne o scazzi che ti blocchino. Sei solo tu e i tuoi amici, i tuoi sogni e la voglia di sentirti vivo.
Non so se è naturale essere così ora, quasi come un quindicenne con in mano "LeOre" o PlayBoy e nell'altra la propria intimità, ma è tanta la voglia di andare e di "vivere". Senza giudizi barriere o sbattimenti.
Conscio che forse l'estate, o un viaggio, ti fa vivere ma la sua fine è un pò come morire.

giovedì, maggio 04, 2006

Un volto

Non che non ci dormissi la notte, ma alla fine la mia curiosità ha colmato la sua fame.
Non senza aver lasciato spazio ad un pò di imbarazzo o di impaccio.
Fatto è che finalmente ho visto colei che mi fece un bel regalò senza sapere chi fossi, ma solo per il blog. Ho visto chi è stato a fare tal gesto e lo stupore è stato che è carina e anche intelligente(che leccaculo...però non so perchè legga certe cose...). Così ci siamo trovati a parlare per ore, l'ho sicuramente asciugata e non le ho regalato una rosa, ma si sa il perchè, perlomeno lo sappiamo noi e quei due alle colonne.
Vabbè, serata strana, nel senso che...boh...le ho già spiegato.

Magari stasera scrivo qualcosa di più "serio".
Comunque mi sono divertito anche se abbiamo parlato parlato parlato parlato, anzi forse ho asciugato, ma non importa.
Alla prossima.

lunedì, maggio 01, 2006

Buon PrimoMaggio

A TUTTI I COGLIONI
I LAVORATORI
I PRECARI
I PENSIONATI
AGLI ILLUSI CHE ANCORA CI SPERANO
A CHI FA FATICA AD ARRIVARE A FINE MESE
AI DISOCCUPATI
A TUTTA LA BRUTTA GENTE "MANGIA BAMBINI" DI SINISTRA
AGLI STUDENTI
GLI SFRUTTATI & SOTTOPAGATI
LE CENTINAIA DI LAVORATORI
MORTI SUL POSTO DI LAVORO

Che voglia di essere in piazza SanGiovanni, ci sono stato nel 2001 ed è stato davvero bellissimo...