L'angolo adatto per nani, ballerine, cantanti, troie, alcolizzati e illusi. Ovviamente qui nulla è serio...se sei dei nostri...benvenuto, entra pure

sabato, settembre 30, 2006

87 giorni al Natale

Ottobre sta per iniziare, portando con se la fine dell'estate, degli amori nati e finiti con un "non ti preoccupare, mi faccio sentire io", con sogni finiti e la classica domanda sul "chi cazzo me lo fa fare di tornare, la vera vita era là". Che poi quel LA' è qualsiasi posto tranne casa tua. Ricominciano le vecchie abitudini cui aggiungere nuove paure, timori spesso creati per darci un peso, un'importanza e uno stimolo per svegliarci al mattino.
Grazie a Dio i sogni non si sono realizzati e ci tengono giovani e speranzosi per l'inverno, che sarà freddo e lungo soprattutto per il cuore e le mani.
87 giorni al Natale e quello che vedo mi fa sempre più...sorridere
Ma bisogna anche cominciare a pensare ai regali. Perchè si deve sempre sorprendere, non con quello che si è ma con quello che si ha. Quindi attendo dietro la barricata il bombardamento di pubblicità e pajette, di culi e dolciumi per le feste che dobbiamo fare, per l'obbligo di dimostrarci credenti al culto del commercio.
87 giorni al giorno di Natale e ciò che vedo mi sempre più...incazzare
Il vestito bello è l'obbligo minimo per poter sedere al tavolo degli invitati alpranzo del parente Y che hai visto sulo due o tre volte e non ricordi come cazzo si chiama. Ma devi andare anche se preferiresti una birra e pane e salame, magari a casa, magari solo.
Freddo è fuori e il buio di certo non aiuta la sensazione di calore che comunque non hai neppure stando dentro, fingendo di essere allegro addentando una povera bestia morta giustamente per la tua fame. Ma fame di cosa, di chi? e soprattutto perchè?
87 giorni alla messa di Natale e ciò che vedo mi fa sempre più...cagare
Pensi davvero che si festeggi soltanto per un motivo religioso e ti accorgi che in realtà tu che sei l'unico a non fingersi credente pensa a questo lato della cosa. Quindi anche quando non conti un cazzo sei dalla parte opposta. Due volte contro perchè non festeggi religiosamente ma rompi anche i coglioni su questo. Faresti bene a fingere e a volte ammetto di averlo anche fatto, tra una tombola e il torrone, prima delle bottiglie di vino che fanno compagnia.
87 giorni alla celebrazione del Natale e ciò che vedo mi fa sempre più...vomitare
Ma ciò che più non mi riesce è esser buono in quei giorni. Sono ancora più stronzo. Con chi va a messa in pelliccia e panciotto per farsi vedere, per chi dice "ama il prossimo" e poi inneggia alla Bossi-Fini, a chi dice "amo Dio" e poi odia il suo conterraneo medio-orientale, a chi si dice cristiano e bastona il negro e il frocio, a chi va a messa con moglie e bambini e poi va a trans con la bocca marcia di whisky o vodka, a chi si fa saltare in aria o ammazza per un altro Dio.
In tutto ciò oggi come ieri e come domani e dopodomani c'è chi non festeggerà mai il Natale o la festa di chissà quale cazzo di Dio, ma l'importante è spendere ed essere dove conta tra 87 giorni. Non mancare.
87 giorni al Natale e poi un'altro anno di buonismo da dover ingoiare.

Almeno regalate cazzate ai bambini. Giochi e "non regali utili", i pigiami o i maglioni metteteli voi.
Se no poi crescono e la pensano così.
Non mancherò di farvi gli auguri.

venerdì, settembre 29, 2006

giovedì, settembre 28, 2006

Voglio ubriacarmi con i MonChery

Giorni uguali a giorni uguali a giorni.
Sarebbe bello andare a dormire e svegliarsi tra un mese o due, vedere com'è andata e non mettere becco sulle questioni della vita.
Mi basterebbero due mesi.
Senza esagerare. Spegnere il cellulare, anzi buttarlo via, tagliare i contatti con tutti e poi tornare, barba lunga e deperito, effetti collaterali di un periodo di coma voluto e controllato.
Che tristezza fare il giro delle capinere...a diciotto ha senso. Ma che senso ha?
Un figlio due figli. Cazzo il matrimonio...ma come ti vedi tu tra cinque anni? io non mi vedo.
Tra dieci? gran casino, ma mi vedo già di più. Però non so come, dove o con chi.
Non so se sarò ancora Krepa.
Ma spero di vedermi in un certo modo.
Magari dormire sino ad allora.
Voglio fare il bravo però e non mi metto a dormire. Farò il solito figurante e proverò ancora a stringere contatti e rapporti. Per un pò, poi dopo un'ultimo sguardo all'arredamento chiuderò la porta e chi s'è visto s'è visto.
Quanti MonChery dovrò mangiare prima di sentirmi ubriaco e iniziare a vomitare?

mercoledì, settembre 27, 2006

**The Jean Michel BAsqUiaT Show**

Si chiude la trilogia dell'arte contemporanea di miti della Pop Art ormai morti e sepolti ma soprattutto geniali e discussi.
Dopo Warhol(che non ho visto) e Keith Haring lo scorso anno, dopo 365 giorni esatti e a tre mesi dal Natale, tocca a Basquiat.
Devo dire che non lo conoscevo, avevo visto qualcosa leggendo di Haring, ma la mostra mi è piaciuta molto.
Lui è fuori, come tutti i geni. Stranamente, ma sicuramente mi sbaglio, non è gay o non del tutto.
Esprime però tutto il suo sconforto e malumore per il peso dei soprausi alla sua razza e al popolo.
Viene da Brooklyn e come tutti i "neri" del posto esprime questa rabbia, ma non col rap, con la sua arte.
Firma le prime opere come SAMO (Same Hold Shit) e bla bla bla che ti leggi qui o qui.

Io ti consiglio di andare.









lunedì, settembre 25, 2006

Una prece

O Signore dell'Universo ascolta questo figlio perverso che cerca di andare,
prova a capire, con la fiera consapevolezza di saper sbagliare.
Aiutami a conoscer meglio gli altri, anche quando pensano di sapere già chi sono e dove andrò, dammi la calma di non arrabbiarmi anche se sai quanto mi dia fastidio.
Non mi importa chi si loda e si crede migliore, riesco ad ascoltare e le mie spalle sono abbastanza larghe per poter continuare.
C'è da pregare? sai che spesso lo faccio.
Per che cosa? ancora non lo so.
Non so chi sei, se ci sei e a questo punto mi chiedo anche per chi ci sei.
Per quali facce, quali tipi e quali conti in banca. Se ti piace stare sul cruscotto di un'utilitaria o preferisci un altare in una villa in brianza.
Certo mi servi, eri vicino se avevo bisogno. Almeno credo.
Perchè in fondo sta tutto lì, nel credere in qualcosa, in qualcuno di più grande.
Ricordo quando pregavo e chiedevo. Chiedevo piccole cose, ma grandi nel mio piccolo.
Speravo e in fondo mi proteggevo in quelle richieste.
Dietro muri che neppure pensavo fossero reali. Ma in fondo chi non l'ha mai fatto.
Ora non ti chiedo più nulla, o quasi.
Bestemmio troppo, è vero.
Non chiederò neppure una donna o una risposta che mai arriva.
Terzani dice che si ha bisogno di una consorte per condividere la propria sorte,
il proprio tour sino alla morte.
Un saggio russo dice che l'amore è qualcosa che capita e non si cerca.
Un saggio di viaTolstoj dice che è tutta questione di aspettative.
Come chi ti aspetta da sempre, come chi interpreta i tuoi segni.
Ma di chi in fondo?
Se fosse tutta una trovate delle major? se fosse come babbo Natale?
Perchè a me non importa se sei ebreo, musulmano o cristiano.
Bianco nero giallo o a chiazze. Per me conta solo un messaggio che spesso nelle religioni è nascosto dall'odio e dal desiderio di supremazia e si vede nelle immagini dalle favelas, dal sud del Mondo, dalle chiese del Chiapas dall'Africa e dall'India. E' il messaggio d'amore e il desiderio di pace che tutti nel Mondo chiedono, forse tranne da quelli che si professano a te più vicini.
Senza colori, credo e nazione. Senza lacrime e senza sangue. Senza se e senza ma.
Ma se ci sei batti un colpo, se non per me, per chi ne ha bisogno.

Di nuovo in LINEa

Finalmente ho fregato il prossimo e mi posso connettere da casa.
Devo ringraziare un pò di amici, ma non posso nominarli.
Sono in linea, non fisicamente, dovrei dimagrire un pò.
Ma ci sono.
Il fine settimana è trascorso tra una cosa e l'altra, ma come al solito con il calcio in mezzo al tutto.
Sabato esordio dei miei piccoli che hanno stravinto le due partite una 7a0 e l'altra 9a1.
Alla cosa più importante, ovvero che la vittoria, hanno associato anche la spietatezza di schiacciare e umiliare l'avversario. Sono contento perchè è ciò che io insegno loro.
Come diceva Gengis Khan(o come cazzo si scrive): "un uomo vince sul suo avversario quando dorme nel suo letto, cavalca il suo cavallo e scopa la sua donna..." insomma più o meno questo e loro seguono alla lettera.
Dai scherzo...
Ieri grande Muggiano e ottima prestazione con primo punto nella nuova categoria.
Ma l'importante è aver dimostrato di valere anche gli avversari più forti.
L'Inter è sempre l'Inter.
Il resto è stato un solito weekend, una nuovo lezione di Lingua da quindicenne, una bella sbronza sabato sera, una smaronamento di palle al MyBali venerdì...
solito Krepa in solito Stato, ma quantomeno sono tornato.

giovedì, settembre 21, 2006

Le abitudini di un abitudinario

Mi è stato fatto un invito specifico ed io ad invito da parte di una fanciulla non posso rifiutare.
Per cui eccomi qui ad elencare cinque mie abitudini. Come dice il titolo, mai a caso, mi ritengo un abitudinario, non ordinario, ma che non ha molta fantasia nell'occupare la propria giornata.
Anche se la riempie sempre.
Non voglio banalizzare la cosa dicendo che non bevo questo o faccio colazione con quello, penserò a cosa poco ordinarie del mio abitudinario e quieto vivere.

1-se sono a casa solo dormo con la luce accesa. Non sempre, ma non amo il buio. Ho paura? non so...ma come dicevo quest'estate ai miei compagni di ventura, non mi piace non vedere ciò che mi circonda e ciò non mi fa amare il buio e forse proprio perchè l'amore è un salto nel buio, sono sempre stato restio a buttarmi.

2-penso sempre a ciò che devo fare, facendo sempre (o quasi) il contrario di ciò che ho pensato. Penso di dire cose a persone che poi non dico. Penso di fare ciò che non faccio. Di mandare messaggi o ammettere cose.
Magari è un vivere sognando, ma mi preoccupa il non fare certe cose, perchè spreco del tempo a pensarle.

3-quando faccio l'amore con me stesso e sono in crisi con i miei stimoli, penso a persone che conosco e a ciò che farei. Non mi piace pensare a ciò che ho fatto in passato, preferisco il futuro.
Devo dire che funziona. In caso di risposta negativa chiamo l'144.

4-mi piace cucinare, ma per farlo sporco una marea di piatti (cos'è una marea di piatti?). Ciò mi porta a non cucinare mai, a meno che non inviti a cena qualcuno (adoro invitare a cena amici, proprio perchè mi piace cucinare). La conseguenza ultima è che sono sempre ad un bivio, ovvero o non mangio o mi devo concentrare su cibi alternativi e di rapido consumo, cioè il kebab...non vi dico il bagno di casa mia in quei giorni.

5-ho l'abitudine di ascoltare tutti anche quando non mi frega un cazzo, ma penso sempre che se me lo dicono vogliono trasmettermi qualcosa o soltanto sfogarsi ed io sono onorato da ciò. Tanto onore mi porta a sentire lo stimolo di dover commentare...e rovino tutto, non so dare consigli.

Ora, capisco che leggendo queste cose direte..."ma non sono abitudini"...lo so, ma non sapevo che dire, ho allungato il brodo aggiungendo qualcosa alla realtà.
Capirete anche che se dovessi andare a vivere solo sarebbe un problema tra luci accese e pranzi avariati, ma confido sempre nel trovare qualche crocerossina o amico (con lo spirito del medico senza frontiere) che mi accolga.
Devo obbligare qualcun'altro a farlo?

lunedì, settembre 18, 2006

questo PeZZo

Ho poco tempo.
Ho poco tempo per non sforare il tempo e pagare di più in questo phone center.
Già perchè dalla mia abitazione, anzi da quella in cui mi ospitano i miei genitori, non posso connettermi.
Questione politica, intrighi, spionaggi, cose che non potete capire.
Ma questo pezzo parla proprio di questo.
Insomma è un pò che mi faccio vivo e non ne sentivo la mancanza, ma oggi volevo farlo.
Ho un sapore di merda in bocca nonostante mi sia lavato tre volte i denti, ma ieri è tornato Riky dopo quattro mesi e ne valeva la pena.
Questo pezzo parla di questo.
Fa niente se piove, se lo sport non mi ha regalato nulla, se il sesso mi ha regalato i miei quinidici anni, se non ho quasi più soldi in banca. Sono sempre....come si può dire quando non sei ne triste ne contento, indiffente, che non ti fotte niente...insomma così.
E questo pezzo, immaginerai parla proprio di questo.
Ora vado che in quattro minuti e dieci secondi sono riuscito a dirvi di cosa parla sto pezzo e chi c'era sa e può completare, chi no...immagini...

lunedì, settembre 11, 2006

devo Stare CaLMo

Quello parla e la testa se ne va da altre parti perchè alla fin fine noi si stava parlando con tre ragazze del più e del meno e questo arriva e parla parla senza un capo ne una coda apparente e senza neppure permettere un contraltare ma solo ciò che lui dice va bene così si resta assorti ad ascoltare del figlio del padre delle donne e dei suoi viaggi ma anche della droga e del fatto che noi italiani siamo senza valori e freddi fa niente se non ci spiega cosa siano i valori e se poi ti lamenti tanto ma ti piace stare in Italia anche se siamo stronzi...eh?...ma tu sei cittadino del Mondo e non dici il nome e tutto il resto ma vaiaffanculo lo stesso senza preclusioni razziali o motivi di provenienza ma fanculo e basta perchè se poi mi alzo che ho sonno e non ho preso il numero di nessuno e anche Malla che è uno cui piace parlare si è asciugato c'è un motivo ma fa niente non sono incazzato per questo sono incazzato perchè mi hanno dato l'adsl di Tiscali e non mi funziona e mi girano le palle violentemente e vorrei rompere tutto perchè ho i muratori fuori casa e fanno casino ma devono pur sempre lavorare però fanculo...
cazzo oggi è una giornata da fanculo.

Sì lo so che non c'è punteggiatura e allora? fanculo



Mi serve un'illuminazione

sabato, settembre 09, 2006

Giro d'Italia. LatoB

Il venerdì sera partire, una gita fuori porta, quella che per i nonni era considerata vacanza.
Poi la conoscenza di luoghi nuovi, panorami mai visti prima, cucine e dialetti da esplorare.
Perchè in fondo è una grande banalità, ma anche un'immensa verità.
L'Italia è stupenda, ovunque, dal freddo e saggio Nord all'accogliente Centro sino al ridente e un pò bigotto Sud.
Alla faccia di quei quattro coglioni che la vogliono dividere in tre dieci o venti frazioni.
Ma che invidia per chi può girare e vederla tutta, magari legando alla poesia del viaggio, l'amore per la propria passione.

Insomma, poter girare da Rimini a Crotone, da Trieste a Treviso a Napoli, poi Genova, Spezia...
Vedere l'Italia, tutta nella sua bellezza e poi vedere la vostra squadra trionfare in serie B.

Poi non sottolineo i fischi al minuto di silenzio per Facchetti, perchè poi mi dicono che esaspero i toni, ma dimostrate di essere....i soliti bravi gobbi




Un esempio di gioia nella spogliatoio del Muggiano. Un trenino tra me Dade, Malla, lo juventino Beppe d'avanti insieme al Kalcio

giovedì, settembre 07, 2006

Non sarò mai uno scrittore

Non sarò mai uno scrittore, lo so.
Non me ne faccio una colpa, sia chiaro.
In fondo non sarò mai neppure un macellaio o un trombettista.
Non ho personalità doppie da descrivere, ne da mister ne da dottor. Non mi sdoppio neppure in investigatore privato e comune cittadino.
Fatico ad essere uno, figuriamoci se potrei essere centomila, al massimo nessuno.
Sono stato viaggiatore in notti d'inverno, cercando città invisibili, ma senza mai esser riuscito a salire sul Patagonia Express, pur essendomi fermato spesso ad aspettare treni sulle banchine.
Ma non è mai abbastanza...troverò una tregua senza soffocare nella ricerca di chissà quale illuminazione. Non so descrivere panorami, non saprei neppure immaginare l'ultimo orizzonte.
Il rischio grosso è di perdersi nel labirinto, rimanendo solo per cent'anni. Uscendone soltanto da vecchio e pur leggendo romanzi d'amore sarebbe solo una cronaca di una morte annunciata. Nient'altro che un banale romanzo criminale.
E' inutile, non ho il senso della frase, al massimo potrei far da Cicerone al BarSport, raccontando storie di ordinaria follia a qualche compagno di sbronze.
Di certo nulla di straordinario sulla strada, come un romanzo finito male.
Niente sposi promessi, ne fidanzamenti appassionati. Le cose dolci dopo un pò mi danno allo stomaco. Niente, non potrei scriver di nulla...Magari mi dedico al porno.
Neppure cento colpi di spazzola mi renderebbero scrittore, al massimo calvo.

io NON tremo

Concerto gratuito ma saremmo andati comunque, almeno credo perchè negli ultimi anni abbiamo visto più concerti noi degli Afterhours che loro stessi.
Però si va. Idroscalo...io Lillo Monica e Punta.
Il concerto inizia al solito dopo l'orario fissato, ma è un classico.
Monica dice che si sente che "stasera incontri una ragazza...insomma becchi....".
Io non le credo ma lei "se lo sente".
In fila per la birra mi viene incontro una ragazza molto carina, mi dice "tu sei Krepa vero?"
Io credo di sì e alla fine viene fuori chi è lei ma non lo posso dire perchè deve tenere la sua identità nascosta, anche se dicendolo non la sputtanerei. Sono confuso.(però com'è l'indirizzo dell'altro?sono curioso)

Comunque il dialogo dura poco, al solito non sono in grado di mantenere un discorso da sobrio e ultimamente non bevo più.
Poi il concerto...bello, anche se qualcuno diceva di aver visto Manuel sotto tono.
A me è piaciuto e mi è sembrato si siano divertiti anche loro sul palco, con qualche pezzo meno convenzionale. Insomma mi è piaciuto.

Davide...eri tu quel qualcuno e sto pezzo lo dedico a te che dici che non ti ho mai nominato ma non è vero perchè sei anche nelle foto. Grazie per avermi fatto vedere il mio futuro in Piazza Trieste...
e questo pezzo parla proprio di questo...

lunedì, settembre 04, 2006

Addio Presidente

Addio Presidente
Nella fine della tua agonia inizia il dolore dei tuoi tifosi.
Per sempre vivo nell'amore del calcio e dei nostri colori.

Torneremo a recitare la poesia della Grande Inter "Sarti Burnich Facchetti...", spero torneremo a vedere un calcio come quello che professavi tu, vecchio stile, senza brogli, ma con classe e sudore. Il campione che ha portato in alto l'Inter, la Nazionale, il calcio italiano.

Magari con "Sarti Burnich Facchetti" cominceremo il racconto sul gioco del calcio ai nostri bambini, del calcio pulito. In campo prima e fuori ora.

Ma le parole non servono a nulla ora. Buon viaggio Presidente, vinceremo per Te.

sabato, settembre 02, 2006

appunti messiCANI

Una settimana esatta dal ritorno.
Ciò vuol dire che una settimana fa si era appena rientrati dal Messico, dalla vacanza, dal viaggio e oggi si è qui.
Nella Milano del caos, del "che cazzo farò?", degli amici.
La Milano delle sere fuori a far tardi e delle Colonne che vogliono recintare.
Quella borghese del Centro o (finto)proletaria dell'Unità.
Quella bigotta che vuole "chiudere" Piazza Duomo a concerti e manifestazioni.

Di certo non starò a tirare le somme, ciò che hai visto, pensato e, se vuoi, imparato lo vedi nella quotidianità e non devi certo scriverlo su un blog.
Magari esce dai discorsi o dalle scelte che fai.
Magari spesso non esce perchè, come me, parli tanto per parlare.
Però delle piccole cose, appunti di viaggio forse marginali ma sicuramente importanti, ci sono sempre...

tipo che ad Amsterdam il valore dei soldi è cambiato dall'ultima volta in cui ci sono stato ed è molto più che un comune problema di inflazione o di cambio. Restano uguali i canali, le luci, i locali, le birre piccole e leggere e i negroni col disco incantato su "cocahashishlsd".
in aeroporto il rischio che si dimentichino di te nel gabbiotto della dogana per 40 minuti è alto, soprattutto se il poliziotto che ti preleva al check-in senza motivo ti molla su una sedia e va in pausa pranzo. Il tutto a meno di un'ora dall'imbarco.
i messicani non parlano inglese (e noi non parliamo spagnolo) ed è bellissimo parlare per ore senza capire un cazzo. E quando non capisco dico solo"si si si si si"(come con le donne). Chissà cosa ci siamo detti...
poi ci riconoscono ovunque, senza neppure sentirci parlare, ci riconoscono a distanza di centinaia di metri e appena siam vicini, dopo averci chiesto "cocabambaputtana", è classico un "campionidelmondo". Dopo un pò cominci a odiare il Mondiale...
se vai ad Acapulco e in periodo fuori stagione stai attento perchè è pieno di puttane, ma non turiste dai facili costumi. Noooo, magari...brutta roba...
c'è molta differenza tra gli olandesi e i messicani, lo noti dall'altezza, il colore dei capelli etc...ma ti assicuro che te ne accorgi soprattutto tra le olandesi e le messicane, stanne certo.
non sanno fare i cocktail, bevono birre leggere, per cui impossibile ubriacarsi. Però si mangia molto piccante, che sciolte...devo prendere ancora i fermenti lattici.

Insomma tutte cose profonde e quante ne avrò dimenticate...

venerdì, settembre 01, 2006

BlogDay

Vorrei copiare la presentazione fatta da qualcun'altro su altri lidi lontani.
Però la cosa mi è piaciuta, in fondo far conoscere altri blog ad altri blog, che conoscono altri blogger che presentano blogger a blogger...non è male.
Così prendo spunto dall'iniziativa di Sonia e ne menziono un pò.
Non so quanti e vi prego di non prendere le motivazioni per oro colato.
Non so che scriverci...

1-Stock...dovete leggerlo perchè oltre ad essere divertente e fatto bene è colpa sua se ho un blog. Per cui andate tranquillamente ad insultarlo per questo

2-Muggiano...è il blog cui più tengo, molto più che questo. E' quello della mia squadra, del mio gruppo. Con questo sfoghiamo tutte la cagate che nascono nel gruppo più bello al Mondo...in più ogni tanto c'è qualche bella foto

3-Einekleine...uno dei primi blog che ho conosciuto. Pezzi di vita di una giovane coppia, un cagnone, sfoghi...

4-cigarro...un commento tira l'altro e alla fine anche tra Milano e Roma ci può essere un filo conduttore

5-MY...io le dico sempre che il suo blog è bello, a me piace. Perchè? perchè è spontaneo, perchè è ggggiovane e poi tifa muggiano...basta no?

Poi tutti gli altri che non so come presentare ma che leggo e che non hanno bisogno di presentazioni o cazzate simili...
Spad e JohnnyDurelli per le fanciulle
le poesie di UltimaStrega
il mondo di Antolla
la Roma di Plastica
le serie analisi di Morgan

Che brutto post...ma vale la pena leggerlo per leggerli

Poi non so più che dire...non mi riescono bene le presentazioni...