L'angolo adatto per nani, ballerine, cantanti, troie, alcolizzati e illusi. Ovviamente qui nulla è serio...se sei dei nostri...benvenuto, entra pure

mercoledì, maggio 30, 2007

live from Lisboa

Potrebbe essere la sigla della Comunita' Europea, sempre che ci sia una sigla. Comunque tu fai finta che ci sia, come quando da bambino facevi finta che ci fosse BabboNatale e quando ti sei laureato hai fatto finta che il lavoro arrivasse.
Dicevamo...immagina la sigla, immagina la bandiera europea che si agita, accarezzata da una brezza primaverile...ed eccolo, il primo post dall'estero di questo blog.
Piu' precisamente da Lisbona, che i ben informati dicono essere in Figolandia che sulle cartine e' riporata come Portogallo.
Anche qui la gente e' gente, le macchine macchine, i gatti gatti. Certamente si parla una lingua diversa da quella che si parla da noi, in Jambellino, pero' diciamo che ci si fa capire. Basta aggiungere "ensgi" o "angsi" nei finali delle parole. Ho notato con dispiacere che la presenza di belle fanciulle per il momento non rende onore al nome del grande LUIS, ma c'e' tutto il tempo per rifarsi in merito. Poi si sa, io viaggio per la cultura e i monumenti.
Un particolare che ho notato e' che i portoghesi, ovvero quelli di qui, usano mettere le mattonelle all'esterno delle case e non al loro interno, chissa' perche' e fanno pagare sempre il prezzo dei biglietti sui mezzi, cosa che dalle nostre latitudini non si usa spesso, diciamo mai. E dire che hai tempi di mio padre, quelli che non pagavano mai erano detti "portoghesi".
Per ora continuo a stare qui, anche se "a saudagi do mi pais" mi sta prendendo...ma anche no.

venerdì, maggio 25, 2007

Dormire a ritmi alterni

Vedo ballerine nere e bionde, tutte straniere, in coda nel corridoio che sembra un autostrada e sale la paura. E' una notte buia e fa caldo, troppo anche per essere in estate...
Saranno le due birre di troppo o forse il whiskey usato da correzione ma fa troppo caldo.
Il pavimento è appiccicoso e non capisco da cosa derivi lo scricchiolio che accompagna ogni mio passo. Solo dopo noto che dagli scarichi del bagno arrivano sciami di scarafaggi neri e rossi, sempre che gli scarafaggi si muovano a sciami. Comunque si muovano mi hanno sempre fatto schifo.
Il posto non è niente male se non fosse per la musica da neri, tutti lo chiamano "hip hop" e le coreografie troppo poco Porno Soft, come piacerebbero ai guardoni come noi. Io sono con, sono con...con chi cazzo sono...non mi ricordo il suo nome, forse perchè non visualizzo bene il suo viso.
Deve essere quel dannato whiskey o forse non voglio vederlo.
Ormai è tardi, forse, non ho l'orologio...ma è proprio ora che sulla scena entra Lei.
E' proprio Lei ed è bella cme il "primo amore", quello sempre illibato, candido come una Madonna e vergine come una madre.
Resto al mio tavolo con Mister "boh" che bestemmia mangiando noccioline. Son troppo timido per avvicinarmi. Lui ha puntato una di quelle ballerine in fila, in attesa di ritirare il numerino per passare dal tavolo giusto o dal letto sbagliato.
A un tratto si apre una porta ed entra luce intensa, forse Dio o forse solo il neon che da sulla strada. Potrebbe anche essere la Buoncostume che viene a chiudere questa bettola per psicopatici ma in realtà sono fantasmi di donne, vecchie Lei, altre mai viste o mai realmente arrivate e mentre si agitano in aria, mi bevo un'altra birra assorto nei miei pensieri dati dalla visione di Lei. Dei fantasmi non mi preoccupo, li vedo soltanto io.
Mister "chi cazzo è" continua bestemmiare per i culi in prima fila.
Dopo una danza suadente e la temperatura che ha raggiunto i limiti sahariani, mi ritrovo vicino a Lei, faccia a faccia, labbro a labbro, ma non ho il coraggio di baciarla. Forse non ho neppure voglia di rovinare il tutto.
Ma tutto cosa?
E tra le grida dei miei fantasmi e le bestemmie di Mister "ma sei sicuro che ci conosciamo" ordino un'altra birra alla salute del mio I0
.
.
.
e poi non potrei fare sogni in cui faccio sesso con le Lei invece di queste paranoie...

martedì, maggio 22, 2007

era solo per capire dove fossi

Sono Simone ed ho 25 anni. Ad essere pignoli saranno 26 il prossimo giorno 6 di un mese a venire.
Forse Brumaio o più semplicemente Luglio.
Vengo da una famiglia semplice, nel senso che siamo solo in tre. Un uomo, mio padre, una donna, mia madre ed io. Non ho grandi pretese, ma non per questo vuol dire che non ne abbia. Però mi spiace per chi ha aspettative troppo grandi per me e poi ne resta deluso. Non credo ci si debba mai illudere di essere i migliori o avere sempre ragione, così come credo sia errato pensare al proprio partner come a quello di tutta una vita. Ha poco senso ed è limitativo. Certo ora potete tirarmi fuori tutti i discorsi sulla fedeltà e l'affidabilità e vi risponderei che sarebbero ottime caratteristiche se ciò di cui avete bisogno è una macchina.
Ho 25 anni è vero e purtroppo tra poco sarò molto più vicino ai trenta di quando ne avevo 20.
E' la vita e per questo me ne farò una ragione, anche quando comincerò a perdere tutti i miei capelli e avrò molta più pancia di oggi. Nel frattempo provo a lottare contro i mostri adiposi e calvi che ogni notte mi vengono a trovare, proprio mentre sto facendo l'amore con la mia passione del momento. Rovinando i miei sogni hai capito bene...
Ho circa 26 anni e c'è chi me ne ha dati trenta, senza sentirmi parlare però. Dopo mi ha chiesto se ho 18 anni. Non credo sia un complimento ma un dato di fatto.
Come è un dato di fatto che io piaccio ai gay e alle cinquantenni che non si tengono più in forma. Altrimenti un pensierino ce lo farei.
Faccio parte di quei ragazzi troppo immaturi per l'età che hanno, ma troppo sensibili, romantici e rispettosi rispetto alle nuove generazioni. Alla mie età la maggior parte dei nostri nonni era già sposata, con prole magari. Non si occupava di libri, parole e cagate varie. Contava il sesso, il lavoro e i soldi per il quartino di vino. Come ora più o meno, solo che allora il più delle volte dovevi sposarti per portare a casa il risultato.
Anche se in effetti le sante donne sono sempre esistite...
Oggi invece trovo i ragazzi molto meno originali di noi, sempre dietro all'ultima moda o all'ultimo taglio senza pensare di farsene uno proprio. Noi siamo usciti prima da questo periodo. Però ci accusano di essere mammoni, senza ideali, senza idee e blablabla.
Soliti discorsi tra generazioni, credo. Spero solo di non trovarmi a dire "i giovani d'oggi qui e là" solo per il gusto di criticare.
Sono Simone e il 6 luglio compirò 26 anni. Non sono buono a niente e forse in qualcosa sì. Spero un giorno di trovarmi con un qualcosa in mano (non la solita cosa), non so dove ma non necessariamente a Milano, un lavoro, una donna da amare e soprattutto bimbi da crescere.
Tutto questo quando scriverò "sono Simone e il 6 luglio compirò 36 anni"...
...nel frattempo...that's entertainment

venerdì, maggio 18, 2007

Fingo una insana e calma tranquillità

Credo ci sia un errore...
Dai commenti precedenti not che qualcuno ha interpretato le mie parole come quelle di un innamorato.
Non è così, perlomeno non lo sono di una persona che ricambia, sempre che lo sia.
Amo le cose belle, l'amore, l'Inter...ma...
Erano parole al caso. All'Amore cui dico che comunque una porta aperta qui c'è. Deve trovarla, devo trovarla o conquistarla io.
Ma fatto è che non riesco a commentare da questo InternetPoint, non so perchè e non se lo spiega neppure il mio "amico" marocchino, ops....tunisino accanto a me che non riesce a commentare sul blog dell'amico.
Cose che capitano e uniscono le culture qui in Jambellino.
In più mi ha confidato che dai cinesi è meglio (internet...). Vedi che c'è razzismo e concorrenza in tutti i paesi e culture. Nelle colture non so.
Nel frattempo mi appresto al secondo week end da squattrinato. Devo scroccare un aperitivo, trovare i soldi per il regalo di laurea di Riki, allenarmi in palestra...e stasera...dico solo camicia rossa e cravattino nero tagliato. Oddio sto scrivendo di abiti...
Forse le foto di ieri in agenzia mi hanno dato alla testa. Le parole del mezzo trans mezzo gay anche...
Forse sto...forse...no non è possibile. No...forse...
Mammmmmmaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Devo trovare subito una soluzione a tutti i miei finti problemi....

giovedì, maggio 17, 2007

Non mi giustifico...sempre

Sì lo so. Hai bussato e non ho aperto.
No, non ho detto che ero in casa, lo so perchè me lo hai scritto nel messaggio, dopo.
La musica che sentivi era perchè ho dimenticato lo stereo acceso, oppure si sarà acceso perchè fa contatto con la lavatrice. Sai ho dovuto lavare tutte quelle foto sgualcite, quelle immagini che mi facevano tornare in mente i ricordi. Te li ricordi?
No, non rigiro la frittata è che tutti quei colori e quegli odori e la tua pelle e i tuoi capelli e le parole...adesso mi stanno strette.
Esco, sto in giro da nullafacente. Sto con le infradito, mi metto i miei RayBan e giro con lo sguardo scemo di chi si aspetta accada qualcosa da un momento all'altro.
Guardo il cielo in attesa che mi cada in testa un'occasione, così come fissò il monitor in attesa di una mail che mi confermi che non perdo tempo a mandare curriculum al mondo.
Poi che vuoi, non sono tuo, di nessuno. Magari dormivo, forse mi amavo da solo.
Mettevo ordine tra i cassetti dove ho lasciato polvere per troppi anni. Mesi? Facciamo anche giorni ma in fondo sempre tempo è.
Non perso, non guadagnato. Tempo.
Faccio sempre fatica a dare un aggettivo alle cose, non sono bravo con le parole.
Ogni tanto sì, ma sono tutte cose copiate, anzi meglio prese in prestito.
Il fatto è che ero in giro a evitare le merde sul marciapiede, pensavo a tante cose che non me ne ricordo una, mi bevevo una birra e guardavo il culo delle ragazze.
Per questo è bella l'estate, cammini spensierato, ti bacia il sole, le ragazze hanno abiti succinti e non devi troppo arrovellarti con la fantasia. Perchè il caldo mi toglie la voglia di scrivere, di leggere, di pensare, di fare.
Non ho neppure voglia di darmi al mondo dello spettacolo, dove dovrei andare a 25 anni. E tu, tu mi fai le paturnie per un sogno, perchè non ero in casa o perchè non ho aperto.
Dai, sii realista Amore.
Non sarà il tuo momento, ma sai che le porte qui son sempre aperte.
Un bacio

martedì, maggio 15, 2007

Non mi succede mai niente. Sono ad un passo dalla perfezione

Mi piacerebbe girare l'Italia in 5oo con la borsa frigo sempre piena e fermarmi ad ogni Autogrill a mangiare camogli e far andare il peluche col maialino insieme a Lapo e qualche altro.
Andare a Verona e pisciar dal terrazzino, correre su e giù dalla Torre di Pisa e quando sono morto farmi seppellire a Parigi vicino a Jim e due o tre birre sulla tomba. Farmi un bagno a Venezia sino a Porto Marghera e gridare "fanculo", andare a Napoli con la camicia verde e a Pontida a dire "sono terrone!!!".
Mi piacerebbe essere preso sul serio se dico "scusa" o altre cose belle e vorrei soffiare via tutte le nuvole dal cielo e far tornare il sole, soprattutto nel cuore di alcune persone.
Mi piacerebbe passeggiare mano nella mano sulla spiaggia e dire "ti amo", oppure andarci molto vicino, non nel senso di passeggiare sul Ticino, ma provare qualcosa, non che non provi a farlo, ma insomma...
Mi piacerebbe vedere cosa pensa molta gente quando parla con aria seria di droga alcol e sesso, criticando ciò è sbagliato e facendo ciò che è stato detto. Andare a lavorare, sì, ma dove dico io e farmi un gran bel viaggio come quello in Messico o Amsterdam.
La voglia è sempre tanta ma la fatica resta. Purtroppo si rasenta la perfezione perchè non accade mai nulla. Una volta un vecchio uomo mi disse che i sogni che facciamo la notte non si cancellano ma vanno in un mondo parallelo in cui si realizzano. Io non so se questo sia un bene o un male, in fondo mi piace pensare che un sogno resti tale sino alla realizzazione, ma forse non sarebbe un male farci un giro in questo posto.
Mi piacerebbe andare con tutte le ragazze che mi attraggono senza lasciare il ricordo di essere uno stronzo ma vorrei anche essere solo con la Lei che sarà Lei.
Mi piacerebbe lasciare sulla Mole uno striscione con scritto "Juve Merda" e passare le giornate a fare. Mandare a cagare ideologie e politiche, religioni e santoni, credenze e superstizioni.
Cancellare con un solo gesto odi e gerarchie, Bondi e Ruini, televisioni e falsi amori, utopie e finzioni.
Mi piacerebbero un sacco di cose, poi non è colpa mia se faccio tutto il contrario di ciò che dico.

giovedì, maggio 10, 2007

A me mi

A me mi sta sul cazzo chi benpensa con la sua morale e non riesce neppure a prendere una posizione chiara.
Non sopporto gli astemi e chi non sa farsi viaggi con la mente.
A me mi sta sulle palle Silvio perchè con la sua cricca è risuscito a prendere per il culo un popolo di pecoroni. Ancor di più non sopporto chi, dall'altra parte, non fa altro che imitarlo.
Odio i trenini, i programmi cretini, le birre senza alcol e i talk show tutti uguali, con le stesse domande e le stesse troie smutandate.
Mi sta sul cazzo chi dice che non se le scoperebbe tutte e ho poca confidenza con chi non si divide mai la birra.
A me mi sta sul cazzo anche Piero e i suoi ex-compagni, che non ha mai detto nulla di sinistra e fonda la nuova Democrazia Cristiana. Mi manda a male che la sinistra non faccia più nulla di sinistra, nulla per noi giovani, dandoci come dono il precariato e la precarietà.
Dicendo poi che non vogliamo sposarci, lavorare, avere figli o vivere da soli.
Ma andate a cagare...
Piscio sulla Legge Biaggi e mando affanculo Bruno e il suo salotto buono.
Faccio fatica a trattenere le bestemmie se sento in televisione le interviste a Sandrino, Umberto e Ignazio e da GianFranco mi aspettavo di più.
Anche Faustino, in parte, mi ha deluso.
A me mi sta sul cazzo chi manifesta "PACE PACE" e lo stronzo razzista, chi si fa scoppiare e chi invade.
A me mi fa incazzare la mancanza di dialogo, il bigotto politico contro i Pacs e chi vede nel denaro l'unica cura.
Ammazzerei con le mie mani il pedofilo e chi toglie anche solo un secondo di gioia a un bambino.
Odio chi odia e discrimina perchè non ne sono capace e prenderei a schiaffi chi parte sconfitto, chi non lotta...ma adoro tutti i perdenti.
Non sopporto la finzione, la mancanza di fantasia, di voglia di vivere e di amare.
A me mi fa incazzare chi per soldi potere e interessi ci vuole tutti uguali subdoli e ignoranti.
Odio la guerra e tutte queste banalità.

martedì, maggio 08, 2007

Uomo

Avrai pianto qulache volta, uomo.
Per la perdita di un caro nel corridoio asettico di un ospedale o tra i pini austeri di uno di quei cimiteri di provincia dove vorresti essere seppellito nel giorno più lontano da ORA e il più vicino possibile a MAI.
Ormai per me ridere e piangere hanno assunto lo stesso sapore.
Un pò più dolce del mare d'inverno e meno amaro del caffè senza dolcificanti. E dentro, dentro, ti lascia più freddo del mese più freddo dell'anno.
Del gennaio che ti gela i pensieri dietro cappotti triplo-strato e stufette sparo certezze e dell'agosto che lascia il ricordo di un amore, forse solo sperato, ma che non vedrai mai più.
Qualche volta avrai pianto, ne sono sicuro, non mi freghi, uomo.
Ti sarai commosso nel ricordo di una gioia passata, di un successo o di un desiderio irrealizzato.
Ma per me, te l'ho detto, sono la stessa cosa o quasi.
Perchè il trucco del pagliaccio lo puoi mettere anche quando non ne hai voglia e quelle risate le utilizzi per passare secondi spensierati, senza ascoltare i benpensanti sempre pronti a commentare e consigliare.
Senza ascoltare te stesso.
Avrai avuto paura di restare solo, uomo. Capita a chiunque.
Spesso ne hai bisogno nella speranza di trovare una fine alla crescita malsana dei tuoi pensieri. Ma altre volte non è così.
Perchè il pranzo monoporzione che ti sei preparato vorresti dividerlo con qualcuno e l'aria che stai respirando comincia a pesare. Le certezze che avevi sono crollate e ora devi crearne di nuove. E sei solo in mezzo a un fiume in piena di persone che non ti capiscono, uomo.
Forse non vogliono farlo.
Ed hai paura, mio caro. Ammettilo, non puoi mentirti.
Se non fosse vero, non saresti solo e non avresti una gran voglia di piangere.
Per cui, fai come me. Sorridi...

giovedì, maggio 03, 2007

Terror swing vs Coffee's Inc.

Solo nel rimorso di un delirio neuronale, di un orgasmo di emozioni che è una pioggia di occasioni.
Tra lo stare sempre zitti dietro a candidi perchè e dire sempre tutto mascherandolo con la sincerità, è sempre facile esser belli quando fuori si è puliti con l'abito della prima comunione.
A colazione dicono faccia bene mangiare molto e mangiare sano, ma c'è sempre troppo caffè nel mio latte e caffè.
Apprendo statico l'evolversi del ciò che verrà, accetto e immagino il materializzarsi del ciò che sarà. Così fermo-immagine attendo il momento dell'addio.
E sogno cose che sembran vere, incontro persone che non vedo e sento da tempo e ho la sensazione di esserci in contatto, di parlar con loro, di baciarla, di amarle. Così non capisco chi c'è e chi no e sbaglio sempre la conta così non riesco mai ad iniziare sto cazzo di nascondino.
Che fare "tana libera tutti" è sempre stato il sogno nascosto di ognuno di noi.
Anche perchè ho le scarpe rotte e mi servono nuove per correre da qualche parte a nascondermi.
Al terzo caffè del mattino avverto che c'è troppo caffè nelle mie tazzine di caffè.
Però forse le scarpe nuove mi servirebbero a girare un pò, su me stesso o fino in Cina. Però ci andrei senza prendere l'autostrada, a piedi e in contromano.
Vedere posti nuovi e conoscere persone sino al punto in cui iniziano a raccontarti le loro ansie e le loro paure, trarne il meglio e poi lasciarle lì, distese sul ciglio della strada, nel letto di un motel o al bancone del primo bar aperto fino a tardi. Collezionare prestazioni, faccie e discorsi.
Non ho mai finito un album Panini senza aver scambiato qualche figurina e di figurine è pieno ogni cammino.
Mi sono sempre chiesto se acquistando una confezione intera di pacchetti si possa finire un album.
Dopo pranzo mi resta sempre troppo a lungo in bocca il sapore del caffè.
Tento a caso a caso di capirci qualcosa, ma come il più classico dei "sequel", anche questo mi sembra un anno come tutti gli altri. Soliti errori e solite cazzate, solite sbandate e solita estate che arriva col carico di amori lontane, speranze impolverate e sesso take-away.
Chissà su quale spiaggia mi innamorerò quest'anno, anche se ormai mi importa poco.
Ho qualche paio di infradito nuovi e boicotterò le prossime scarpe nuove. Collezionerò figurine col sole in faccia, la barba sempre un pò incolta e i piedi liberi.
Sono un giovane da infradito, io. Resto alla luce anche all'ombra del sole, non cerco mai il buio o mi raffreddo i piedi.
Mi sono anche chiesto una volta, come mai il sangue abbia lo stesso colore del cuore e dell'amore.
A metà giornata mi lascia sempre l'amaro in bocca il caffè della pausa caffè.
Stanco e svogliato di correre dietro a voglie e sguardi rincorrerò esperienze, ma a debita distanza, con l'infradito non sempre si può correre veloci.
Zero ansie e zero problemi, ho sempre pensato che se il sole ci bacia le cose non possono andare che bene. Al massimo con un aperitivo si sistema il tutto se no lo si porta a riparare dal tipo dietro l'angolo. Perchè dietro l'angolo c'è sempre qualcosa da trovare, qualche soluzione. Basta andarci a vedere.
Ha sempre poco effetto il caffè della sera se lo bevo senza ammazza caffè.
Ma non smetterò di berne, non vorrei mai che l'industria del caffè mi dia del terrorista.
Oggi va molto di moda.

mercoledì, maggio 02, 2007

010507-on ze road

C'è sempre chi parte e c'è sempre chi si chiede "dove cazzo arriva uno che parte?".
Che poi i posti sono sempre quelli e dai racconti e dalle immagini viste e riviste non ne vale neppure la pena andare. Il PrimoMaggio è la Festa dei Lavoratori e da che mondo e mondo non si lavora e non si deve neppure avere il pensiero di farlo. A maggior ragione se poi il pensiero di farlo non ce l'hai neppure quando poggi le chiappone dietro la tua scrivania.
Ma di andare in manifestazione non ho voglia e di stare in casa a menarmi l'uccello neppure.
Per cui l'idea è quella della zingarata.
Cos'è una zingarata? Nulla a che vedere con Rom o affini più o meno fini.
E' un pò come dire "una cinesata" o " una americanata", insomma una cazzata.
Basta ritrovarsi una sera prima e trovare (creare, rubare) una macchina.
Fatto?!?!?
Poi prendete due o tre compagni (in tutti i sensi) di viaggio.
Fatto?!?!?
Ora caricate a caso la macchina con vino e birra, sì poi anche qualche panino.
Fatto?!?!?
Bene ora siete pronti per andare a fare in ....
a fare una Zingaro Tour...la meta la deciderete strada facendo, il tempo deve per forza essere ostile e tu contro di esso devi combattere.
Così esci in Liguria e cerca mezzora il parcheggio tra Recco e Camogli, posti famosi per la "disputa della focaccia" con l'Autogrill. Dovete sapere che Autogrill voleva porre nel menu la focaccia di Recco, ma dopo aver litigato con la giunta comunale optò per creare un panino dedicato alla meno nota località limitrofa, citata poi, e resa famosa, da Max Pezzali in "Rotta per casa di Dio".
Dopo un paio d'ore a Recco (o Camogli, ancora non ho capito la differenza), decidiamo di sbranare un pezzo di ottima focaccia con un paio di birre e un Primitivo di Manduria caldo.
Qualcuno dimentica le bellissime "ciabatte da Krukko" nel parcheggio creando scompiglio tra i villeggianti, ma ormai la nave è partita e la direzione è Massa. C'è proprio voglia di andarsene a Massa.
Così ci dirigiamo in direzione Livorno per poi uscire dove ci sono degli enormi sassi che dopo abbiamo scoperto essere marmo, ma che inizialmente ci sembravano "la trita".
Qui la spiaggia è molto più bella e il tutto invoglia al primo bagno dell'anno, che ovviamente facciamo per avere anche l'opportunità di pisciare, ma è troppo freddo...
l'arrivo alla spiaggia è stato segnato da un pezzo di Gigi D'Alessio che ha creato emozione in tutti quelli che ci vedevano cantare a squaciagola. Anche in Toscana i ragazzi han creato scompiglio.
La cosa brutta è stato il tempo, nemico-amico di questa zingarata. Sì, perchè pensando di farci un torto iniziando a diluviare, non era conscio del fatto che se piove, i gggiovani si ritirano in sala giochi. Così dopo altro vino e birra si entra un pò alticci nella Jolly Blu de noatri.
Non si spende neppure molto, di sicuro non si vince mai e la cosa più emozionante è stato cercare un cestino per le bottiglie vuote (pare che a Massa i cestini non esistano e i pochi che ci sono si nascondano in strade secondarie).
Al termine del fantastico periodo di cazzeggio in sala giochi non resta che andare a prendere l'autostrada. La cena e Parma ci attendono.
Chiediamo indicazioni a una donna che per dirci che l'autostrada iniziava tra 50 metri a momenti non ci mandava in Cina descrivendo strade che neppure Dante...
Ma non si demorde e si arriva lo stesso a Parma. Qui al gruppo viene in mente una mancanza tragica.
Non ci siamo neppure fatti una foto col culo di fuori...si deve subito rimediare e la strada che porta al centro sembra il luogo ideale.
Anche in questo caso le macchine che ci vedono (e non sono poche) suonano i clacson e fanno apprezzamenti, cosa normale visto che siamo più fighi dei fighi di Bollywood.
La cena è molto buona, sicuramente troppo per noi ma alla fine chi se ne fotte.
E' il primo Maggio, festa dei lavoratori e dei precari, di sinistra ma anche di destra.
Andare in corteo non era cosa, sinceramente mi sono rotto il cazzo di protestare contro chi di me non ha interesse.
Gridare fanculo Prodi Fini D'Alema Berlusca e poi essere sempre presi per il culo da calcoli di potere e interessi capitalistici. E' triste dirlo anche così, con un velo di rammarico e rassegnazione.
Non dico buon PrimoMaggio a nessuno, spero solo in un anno più dignitoso per tutti i lavoratori, precari e non.
Meglio mettersi in corteo, sull'autostrada, al termine di una giornata che sarà anche stata una zingarata, ma era tanto che non ne avevo una così.