L'angolo adatto per nani, ballerine, cantanti, troie, alcolizzati e illusi. Ovviamente qui nulla è serio...se sei dei nostri...benvenuto, entra pure

venerdì, giugno 30, 2006

Non Mi Piacciono Le...

Non capisco le nature morte. Tu mi dirai che c'è poco da capire, ma non mi piacciono, per lo meno, non mi piace capirle. Potresti ancora dirmi cosa ci voglio trovare e ti direi che non lo so. Ma non le riesco a capire. Il perchè, ma anche il significato.

Stamattina mi chiedeva il perchè stia facendo tutte queste cose, che a volte dovrei lasciare più spazio a noi, al nostro riposo e allo star bene, insieme. Invece no, sempre a tirar tardi, dormire poco, bere e mangiare male. Palestra e calcio. Spero non mi voglia lasciare, anche se il male alla spalla mi lascia capire che è meglio non tirare troppo la corda.
Mi affeziono sempre alle persone, non reggo quando vengo lasciato.

Non capire le nature morte non è da scemo. Non mi ci vedo, tra una brocca e un fagiano stecchito. Molto meglio in un paesaggio o anche in una rappresentazione bellica medioevale. Ma in una natura morta, no. Poiche brutto abbinamento natura---morta.
Non è come non capire l'arte contemporanea, perchè lì mi diverto a uscire dalla mostra e dire "boh?!" ma una natura morta...che senso ha...non mi piacciono.

Chissà cosa mi darà l'ultimo mese prima delle vacanze. Torno, non torno. Se torno che faccio...o metto la testa a posto e cerco un minimo di stabilità affettiva o divento platonicamente gay, ovvero niente sesso con uomini, ma almeno non penso a donne.
Donne...si vive anche senza e lo posso testimoniare, ne sono la prova. Ma dopo un pò si cade in tentazione, perchè è bello lasciarsi andare, è bello avere espressioni da ebete, è bello anche pentirsi di aver fatto, ti dirò, è bello anche piangere per una donna.

Donne...tutte così "belle e intelligenti" che a volte la confusione prevale alle 2 certezze che hai.
La terza resta fissa...a me le nature morte non mi piacciono. Non le capisco.

mercoledì, giugno 28, 2006

olotit

Quanti barattoli di omogeneizzati dovrò scartavetrare per meritarmi le vacanze.
Che poi secondo me le merito già. In più me le pago anche, non le chiedo certo gratis.
Lavoro per questo, per le vacanze.
E secondo me già le merito. Ma star sempre lì sul pezzo, è alienante. Non si può star sempre sul pezzo, la vita è fatta per andare di qua e di là, saltare da un fiore all'altro, non per stare sempre sul pezzo, perlomeno non sempre su quello.
Stamattina mi sono svegliato un pò male, alleggerito nel portafoglio, nell'orgoglio e appesantito di testa. Chissà perchè, in fondo 3 jack&Coca e una birra non sono una follia, forse il non aver cenato ha contribuito. Ma devo dimagrire e non posso mangiare. Devo essere modello-fotomodello per l'estate, se no non tengo botta ai figaccioni che vengono con me e tanto non me la danno mai lo stesso, però me la gioco (ndr...uno è fuori gara, sposato. Lo scrivo per i familiari)
Che poi ha ragione SickBoy, quello di Porno e Trainspotting, che quando scopi è bello, per carità, però la parte bella è quando provi a far tua una ragazza, il corteggiamento o meglio quel gioco delle parti. La conquista. Per cui me la devo poter giocare seriamente, ma in fondo la vita è un gioco o lo vorrebbe essere. Un gioco come il calcio, come il nuovo peluche del Bianca di cui sono follemente innamorato. Un gioco come DireFareBaciareLetteraTestamento. Io DicoFaccio(cazzate)Bacio(due limoni non si rifiutano mai...Max è per te)Lettero(sto cazzo di blog)Testamento(lascio tutti i miei averi a Lillo). Bisogna seriamente avere le palle per dire le cose e come mi ha detto qualcuno non tutti le hanno, molti preferiscono lasciar scorrere. A me non piace lasciar scorrere, mi fa scappare da pisciare.

La vita come un gioco quando te lo puoi permettere. Come il calcio.
Ma come il calcio fatta da uomini veri, con problemi, ansie, paure. Chissà che cazzo è passato nella testa di Pessotto...

secondo voi il fatto che abbia abbracciato questo peluche, Fary, tutta sera, dopo averlo scelto come regalo...è mancanza di affetto?

martedì, giugno 27, 2006

L'aiFisNau

pa parapa parapa parapa pa pa

non voglio parlare di tattiche o allenatori, ne di canguri o di botte di culo.
So solo 3 cose.
1. il primo tempo doveva finire 2 a 0
2. spiegatemi l'espulsione si Materazzi...non l'ho capita.
3. quando un terzino al 91', dopo 40 minuti in 10, scende sulla fascia dopo un lancio di sinistro, sottolineo sinistro, di Totti...entra in area resistendo ad un carica...rende babbo un difensore che gli si "zerbina" davanti...rigore...e quel difensore non è Djalma Santos ne tantomeno Maldini, ma Grosso. Molti diranno solito culo...io dico MERITATA FORTUNA.
Ho goduto come solo il calcio fa godere, quasi come Italia-Olanda del 2000.

Poi mi sono rotto i coglioni di chi dice che giochiamo male e gli altri sono più bravi. Ma andate a cagare, le scimmie le lascio al circo, i numeri a chi va a casa. Voglio il gioco all'italiana, maschio, duro e colpire quando si può. Come con le donne.
Il resto sono solo chiacchiere da bar o da coglioni grassi da televisione.

Poi fa niente se qualcosa mi sta sul cazzo e qualcuno non lo/la capisco. E' la vita e come mi insegna er pupone L'AIFSNAU.

PS: Auguri Bianka

lunedì, giugno 26, 2006

stralci di un matrimonio

Ha sempre queste luci e colori la piazza di Treja alle 5 di pomeriggio.
Tutti gli anni, tutte le estati, i colori e le luci, persino i suoni, sono sempre gli stessi.
I volti della gente sono più o meno quelli, qualcuno se ne è andato, ma resta vivo nei gesti e nelle usanze della gente.
Quell'orizzonte che, come mi spiegava mio nonno, arriva sino al mare ma ti fa vedere anche le montagne, i rintocchi del campanile.
Mai come l'altro giorno ho ricordato tutto, o quasi tutto, di quelle interminabili estati.
Anche i punti dove "passa la corrente" e si può stare più frechi sono sempre quelli.
Ma è la prima estate che vengo, anche se per poco, e non ci sono più i miei nonni.
Un anno esatto fa era morta mia nonna.
Un anno esatto dopo si sposano due miei amici.
Due persone cui volevano bene, lei mia compagna di giochi da quando avevo 6 anni e lui con cui mi sono ubriacato decine di volte, da quando ne ho 17.
Per questo per me contava esserci.
Perchè ai matrimoni si mangerà pure, sarà il coronamento dell'amore (se esiste) (max lo sappiamo io e te che sei innamorato)...però...
Perchè magari è stato il solito matrimonio e a tratti mi sono rotto i coglioni, però come ha detto bene mia madre alla sposa (una delle poche cose giuste che ha detto, oltre che le mie scarpe sono bellissime) "siamo qui in tre ma è come se fossimo in 5 con L e B".
Forse baratterei la vacanza in Messico per un'altra estate come quand'ero piccolo...forse...

venerdì, giugno 23, 2006

sarti burnich FACCHETTI...

sarti burnich FACCHETTI...
Una poesia e un'ossessione per chi, interista, cresce col mito e la
passione dei colori.
Quella squadra di papà Moratti, con Suarez Corso Mazzola Jair e un
capitano, il bel Giacinto. Il Presidente, perchè ora lui lo è.
Son giorni che si conosce la sua malattia, al pancreas, ma stasera la voce
della sua morte mi ha rovinato la festa per la mia squadra.
Di fronte a certe cose non ci sono bandiere e colori, ma per chi ama alla
follia una maglia, per chi sposa la fede nerazzura sino a farne una malattia,
non può che essere triste. Chi ama il calcio non può far altro che dedicare,
nel profondo del proprio cuore, un minuto di silenzio.



Spero sia falso e Giacinto possa festeggiare la prossima vittoria della
Beneamata, allo stadio. Da grande uomo e persona pulita qual'è, in un
mondo di merda come si è dimostrato il calcio attuale.
Lassù ci sarà Peppino ad accoglierti e saranno risate amare quando la Juve
e i cugini si troveranno a pagare il duro prezzo dei loro sgarbi alla tua, alla
nostra, lealtà.
Se ciò che mi han detto è vero...
un'ultima sgroppata sulla tua fascia e poi il meritato riposo di un guerriero.
Un grazie di cuore da un fiero tifoso nerazzurro, che tornerà a ripetere alla
noia sarti burnich FACCHETTI... così come zenga bergomi brehme...

giovedì, giugno 22, 2006

destini IncRociaTi

Ci sono momenti in cui tutto sembra girare giusto e quello che gira
sbagliato te lo lasci scivolare addosso.
In quei momenti il destino va di pari passo con le tue necessità.
Così nel giorno della cena a casa di una tua amica conosci bella gente,
ma sempre quella sera...
Tutto inizia col messaggio del Bianka "E' uscito il comunicato".
Secco. Preciso. Lapidario.
Io sto facendo il mio lavoro di merda, da schiavetto sottopagato e
malvisto, ma questo messaggio mi investe di emozioni.
Così inizia il tam-tam fatto di messaggi di fumo e uccelli viaggiatori e
alla fine pare, ma sottolineo pare, che il Muggiano sia in seconda.


Per cui poi metti insieme tre come me Malla e Toffa, tre belle ragazze come Cate Ingrid e Carhine, un pazzo come Marco e alla fine serata bellissima.
Poi lasciamo stare se al Mom si era fattissimi e ora mi scoppia la testa.
Che la serata fosse strana lo si capisce dal fatto che subito troviamo parcheggio.
Abbiamo parlato mezzo inglese e mezzo spagnolo con ragazzi spagnonorvegestatunitensi che si chiamano Hans Pedro John boh...tutti inventati, ma i nomi più o meno son quelli.
Toffa che non si spiega perchè in Italia i chupito costino il triplo che in Spagna, Malla che cerca chissà chi e trova l'amico Rosario il tipo delle rose. Le rose. Arriva Jack e broccola la rumena (o romana?!?).
Così va bene, non c'è un cazzo da dire.

Inizio a lavorare, che mi stanno guardando male.
Grazie Cate per la serata, quando vuoi noi ci siamo. Una cosa però...tranquilla...
Le foto più tardi...brutti Pacciani...












mercoledì, giugno 21, 2006

come un pezzo rock

Come una ballata rock.
Come un fottuto e semplice pezzo rock.
Lo so che la frase l'ha già usata qualcun'altro, ma non mi interessa.
Tutto può accadere e tutto può capitare, ma il pezzo va avanti, sempre.
Non è un rock duro, spigoloso, ma un pezzo lento che cresce.
Parla di quello che vuoi, di quello che senti. A tratti ti lasci andare, altri
sei più lento, ma l'acuto è sempre dietro l'angolo.
Non essere banali ma profondi, finchè si può, perchè troppo vorrebbe dire
non risalirne e sprofondare nella noia.
Rock e deciso, senza cazzi, senza chiacchiere al vento, perchè il vento
deve portare il mio messaggio.
Nel tempo continua, perchè non ha tempo, ma ha memoria.
Senza ansia e rancore, perchè non ne sono capace.
Immagina la tue ballata preferita, immagina cosa ti da sulla pelle,
nel cuore, il ricordo di quando l'hai sentita dal vivo e quel pensiero in testa...


...non rompetemi i coglioni, voglio sognare...

Bene io voglio sognare e allora...allora inizino le chitarre

lunedì, giugno 19, 2006

C'era una volta un re che...

Le favole ti perseguitano da quando sei piccolo.
Quelle della nonna erano sempre le migliori, le più vere, e se sento
dire "C'era una volta un re..." mi si accappona un pò la pelle.
Ma cresci sempre con miti e fiabe, oggi giorno è forse meglio dire
sit-com o serialtv, ma il risultato è quello, cioè farti credere che
non tutto è merda e indorare la supposta prima di fare la nanna.
Mi han fatto credere che i re e i principi erano buoni e onesti, con
morale ferrata e pieni di buonsenso verso i poveri, ma poi un
giorno vedo che son puttanieri e falsari.

Ricordo ancora la favola del cow-boy buono contro lo stronzo indiano
e vedo che lo stronzo cow-boy non perde mai la voglia di voler fare
lo sceriffo del Mondo, solo che ora se la prende col nero o col beduino.
I trenini e le tettone della televisione, i benpensanti e santi in terra
che mi insegnano la vita, esattamente nel modo contrario di come
mi vanno le cose.
Mi han fatto crescere con l'immortalità, il siero della giovinezza e
del benessere e oggi vedo che le città son tutto cemento, il fumo
spegne il cielo e tutto fa male (una volta mi avrebbero detto la bua).
Quasi tutto quello che fa male me lo da chi mi dovrebbe proteggere
(sigarette, smog, benzina) e poi mi dice che la cura al cancro
è a buon punto.

La perfezione, il capello a posto, la cellulite.
Il prete mi diceva che le seghe mi avrebbero fatto diventare cieco e
nonostante una costante applicazione ci vedo benissimo.
Sempre loro mi han detto che siamo tutti uguali e poi mi dicono che
i gay sono diversi e alcuni loro amici sono i primi a parlare di
differenza razziale, ma in Chiesa vanno sempre.
Poi che ci sono sette donne per ogni uomo, però qui mi incazzo perchè
faccio fatica ad averne una (che non ho) e quando mi è capitato
di uscire con più ragazze contemporaneamente sbagliavo a mandare
i messaggi e confondevo i nomi.
Quella dell'amore...
Certo poi nulla a che fare con chi mi dice di fare una guerra per la
Pace e la Democrazia...
La migliore...? Quella di Palahniuk in NinnaNanna, che basta leggere
per ammazzare chi stai pensando.

Non che abbia mai creduto troppo alla favole, certo che oggi con
Cenerentola ci uscirei a cena e Biancaneve me la farei.
La fatina di Pinocchio poi...
Però le fiabe della nonna sono sempre state le migliori, anche se poi
non ci capivi un cazzo e i finali sempre raffazzonati non erano lieti.
Ma almeno non erano cazzate.

Lo dice un sognatore che non crede nella favola di Adamo ed Eva e
che non vuole vivere felice e contento, ma solo stare bene,
ma non cado nel patetico, se no poi si dice che sono un bravo ragazzo
e che qui (ma qui dove?) sono diverso da come sono nella realtà.
Magari un giorno, al mio funerale si dirà...

..."C'era una volta un ragazzo..." il resto non lo conosco...

Questa è per chi ci ha fatto credere (a me e a Lillo) che Vigevano fosse come Rio de Janeiro

venerdì, giugno 16, 2006

***3cEnTO***

...trecentesimo post...
se penso a quante parole ho buttato su queste pagine (?!) mi viene da ridere. Se almeno me le avessero pagate al chilo, non andrei in giro con le pezze al culo.
Che poi sono quasi tutti post scritti, cioè con poche foto, per cui ne ho dette di cose.
Sempre, o quasi, ho assillato (...e continuerò a farlo) con i miei cazzi e le paturnie da seghe fisico-mentali. L'ho chiuso e l'ho riaperto.
Ha avuto belle parole e qualcuno che giustamente non ha apprezzato.
Ma di questo mi fotte poco, mi è sempre servito come divertimento, come sfogo, come terapia alle mie ansie, paure da (come direbbe qualcuno) depresso sotto effetto di psico-farmaci.

Però alla fin fine mi sono raccontato e ho aggiunto in chi legge qualcosa che di me non sapeva pur conoscendomi. Poi ho conosciuto gente nuova, qualcuno non ha ancora un volto, qualcuno neppure un nome.
Ma non importa. Una cosa però mi sento di chiedere, con questo post.
Un favore...
Io mi sono "sputtanato" tanto tra pianti e sbronze, "2 di picche" e fallimenti.
Per cui ora voi che passate e leggete, voi che fate parte di questo "mio" Mondo, voi lettori o lettrici anonimi/e, lasciate un cenno.
Qualcosa che mi volete raccontare, qualcosa di bello che abbiamo fatto insieme e vi è rimasto nella "capa", qualcosa per cui volete farvi conoscere o che ne so.

Raccontami qualcosa...anche più di una...

giovedì, giugno 15, 2006

iMMeritato

Sapevo che non me la sarei meritata una cosa del genere.
Meglio dire un incontro del genere.
Però col destino non si sa mai e ti può sempre giocare un brutto gioco.
Li chiamano giochi del destino.
Del resto non è stato niente di che, ma quella birra l'avrei potuta pagare più dei 4 euro che ho dato e sicuramente avrei maledetto chi mi ha portato in quel birrificio e non altrove.
Altrove, non so dove, ma altrove da pensieri e paranoie che vuoi o non vuoi la carne e le ossa ti danno, più di luoghi e fatti.
Perchè quei luoghi sono andati, non ti appartengono più e forse mai ti sono appartenuti, ma quel sorriso, quella carne, una volta sì, erano "tue".
Ma visto che non voglio pensieri in testa e gli scheletri nell'armadio li ho eliminati tutti, uno ad uno e senza risparmiare colpi, quell'incontro non lo meritavo.
Non l'ho meritato e non l'ho avuto.
Così anche l'ultimo fantasma ha avuto il suo colpo di grazia, alla testa; perchè un colpo in testa è definitivo ed essenziale come la giustizia.

Così potrò dedicarmi solo alle mie preoccupazioni...le calze colorate, l'olio per la pelle, i peli delle ascelle e combattere i colpi (diuretici) del guaranà. Tutto essenziale e meritato

mercoledì, giugno 14, 2006

Già...

Già...serate come questa servono a farti venir voglia di uscire.
La sensazione di pacco o mezzo pacco mi fa venir voglia di contropaccotto.
Ma mi impongo di esser bravo e buono oltre a bello, quindi lascio stare, tutto deve scivolarmi addosso (o a dosso come direbbe qualcuno).
Certo ha ragione chi stasera mi ha detto "il mio obbiettivo è buttare il cellulare, senza quello starei meglio".
Una profondissima cazzo di verità.
Ma anche una verità del cazzo.
Perchè isolarsi per stare bene? io non riesco, dopo un pò vado in ansia stando solo.
Non che pulluli di incontri o mondanità, frequento solo posti affollati.
Già...ma affollati da amici o conoscenti, non da coglioni qualsiasi, sennò sarei punto e a capo.
Non mi interessa neppure del pacco (sempre che lo sia) o del resto.
Se vado o non vado, se gira o non gira.
Serve un ricorso.
Serve tranquillità.

Già...serve una cazzo di vacanza.
Poco fa, in televisione il video di Nord Sud Ovest Est, Messico e il grande Mauro Repetto che balla come un finto deficente o un vero cretino.
Decidi tu.
Ma mi ha messo voglia di Messico. Ma soprattutto di quel dolce far nulla che sono le mie vacanze. Di rincorrere le gonnelline, bere, mangiare e tirar tardi.

"Nord Sud Ovest Est...starò cercando lei o forse me"





Questa è solo per pochi amanti del genere, quasi da lacrime agli occhi...

martedì, giugno 13, 2006

Notti magiche

Sempre la solita storia.
Le partite della Nazionale, per chi è drogato di calcio di club come me, non sono mai importanti durante la stagione.
Poi arrivano gli Europei o soprattutto i Mondiali e divebtiamo pazzi.
Io sono uno di quelli che durante l'inno si alza in piedi e, con la mano sul cuore, canto a squarciagola.
Son passato da Italia '90 e sogno ancora quelle notti magiche, quel goal di Schillaci all'Austria nella prima gara con a Roma...Giannini, er Principe, agli Stati Uniti e poi il grande Roby alla Cecoslovacchia. Che nazionale era quella...Vialli Baggio Baresi Mancini Ancelotti Maldini Zenga Donadoni Giannini...pelle d'oca.
Poi gli Usa e quei cazzo di rigori. Ma anche Italia-Norvegia in 10. La Nigeria...e quindi l'immensità di Roby Baggio.
La Francia e le lacrime quando il mio Gigi Di Biagio sbagliò quel rigore.
Cazzo Di Biagio...chi di voi non si è esaltato quando all'Europeo2000, in casa dei padroni di casa, ad Amsterdam andò sul dischetto e calciò uno di quei rigori che ci portarono in finale.
Finale...lasciamo stare...
Gli ultimi mondiali ed Europei li lascio stare.

Ma ieri ho visto la squadra operaia che dobbiamo essere. Con tanta classe quando serve.
Cattiva, corta, veloce nel ripartire. Se siamo questi non dobbiamo aver paura di nessuno.
Dobbiamo giocare all'italiana.

Voglio cantare l'inno perdendo la voce sino al 10 luglio.

lunedì, giugno 12, 2006

Lavorare con lentezza

Rielaborare un dramma è sempre cosa dura, ma buona e giusta.
Il giorno in cui avviene la cosa non te ne rendi bene conto.
Il giorno dopo, sì.
Oggi me ne rendo conto. Che poi non è che abbia dormito così tanto, circa quattro ore e stamattina mi deve ancora scendere la botta di ieri sera.
Lavoro, sarebbe meglio metterlo tra virgolette, con estrema lentezza.

Rielaborare il dramma, ma anche elaborare un ricorso.
Perchè è sempre così. Ogni volta che c'è una delusione, in amore, nella vita, nello sport, la cosa va rielaborata e capita.
Poi devono esser presi i giusti ricorsi, per ricominciare a correre. Magari migliorato e rinvigorito, come dire...di un'altra categoria.
Spesso si sbaglia e si capiscono gli errori, ma spesso sbagliano anche gli altri e certe volte certi errori sono troppo palesi e non si possono sorvolare.
Succede in amore, sempre.
Può succedere anche una volta nel calcio.
Eccheccazzo.

...cmq stamattina sono davvero disastrato...

sabato, giugno 10, 2006

Soffitti

Se ti dicessi che ho paura a camminare solo, mi diresti che anche tu hai paura del tuono.
Se ti dicessi che al mattino mi guardo per vedere come sono, mi diresti che di notte segui i passi di chi, di giorno, ti stava dietro.

Troppo spesso perdo tempo nel silenzio, ipnotizzato a fissare lo sguardo del soffitto.
Troppe volte lui ha fissato me, lanciandomi accuse per colpe forti, ma perchè?
Perchè spesso si tende a tirare merda in testa al proprio imbarazzo, si gioca a farela parte del forte, al pensare che lasciando si possa scaricare la colpa sul lasciato.
Merda addosso dalla grande massa di cose che chiami persone.

Troppe poche ore mi dividono da domani e troppo poco riesco a dormire. L'ultima volta che sono stato in carcere, ho rotto il cesso con una grande prova di dissenteria subacquea. La sera prima la notte bianca e l'ultima volta che ci siamo visti.
Forse le accuse che mi facevo sono finite lì.
Ho smesso di tirarmi merda addosso e forse quella prestazione al cesso era la fine.

Di sicuro finì male in campo. Tutto storto, sembrava la nostra fine, la fine del nostro sogno.
Ma siamo lì a giocare, in una situazione paraddossole, il nostro sogno di gloria con chi glorifica il solo fatto di poter giocare.
Ma domani è un'altro giorno e non c'è tempo per pensare.

venerdì, giugno 09, 2006

Il finale dei sogni

Ci sono sogni e sogni nella vita. Anche nella breve vita di un bambino.
Io da piccolo, quando mi dicevano cosa vuoi fare da grande dicevo due cose.
Il centrocampista e la guerra.
Anche se non sapevo cosa fosse un centrocampista, mi piaceva la parola.
Anche se non sapevo cosa fosse la guerra, mi piacevano i soldatini.
Credevo che anche in guerra si restasse fermi, tutti vestiti con colori diversi, ma rigorosamente a tinta unita e che al massimo l'eliminazione fosse temporanea.
Per il resto ho realizzato il mio sogno di centrocampista, anche se lo faccio male in una squadra non blasonata ma bellissima.
Infatti il sogno di essere ricco e pieno di donne, che hanno molti bambini ora, non è per me un problema.
I soldi per la birra li ho sempre, gli amici con cui berla pure.
Le donne...no comment.

Per cui nel mio piccolo mi sento bene anche grazie al calcio.
Il calcio che aiuta a crescere e rinforza le ossa.
Che ti fa sognare di essere a SanSiro quando giochi al parco o al MuggTrafford.
Il calcio che cerco di insegnare ai miei piccoli, dove non conta se diventerai famoso, ma conta se farai ciò che vorrai in un posto che per te vale molto di più di qualsiasi altra squadra.
Un posto che vale la Nazionale, per imprese che valgono un Mondiale.

Ma il finale lo lascio scrivere a voi...

giovedì, giugno 08, 2006

Il mio MOM

Dovevo andare al Mom ieri sera.
Il mal di testa che ho mi ricorda che ci sono stato.
Dovevo andare perchè la mia puttana curiosità mi voleva spingere a vedere che faccia avessero alcuni blogger (si dice così...) che spesso e volentieri leggo.
Ma non ho trovato nessuno.
Almeno chi avrei dovuto (voluto?). C'era la solita marea di persone.
Direi anche che il miagolare di micine è aumentato (per chi non avesse capito è pieno di figa).

Caro MagMag non voglio ricordarti il pesante 8 a zero...sottolineo zero...che ti sei beccato.
Ci siamo però fatti almeno 5 birrozzi e alla fine certe cazzate le faccio solo con te.
Non le birre, quelle non sono una cazzata ma una normalità.
Mi riferisco ai balletti e alle canzoncine.
Poi arriva Punta, ma per poco, anche se in 20 minuti si è fatto 2 birre.
Ma forse nella sua testa sta cercando di darsi una ragione alla serie B.
Abbiamo pianificato il business del secolo...chi c'ammazza più...

Mi son tornate in mente un pò le serate della stagione scorsa. Eravamo sempre tantissimi al Mom e tornavamo sempre storti a casa.
Ma il mattino dopo non avevo sveglie barbariche e nessuno mi pressava al lavoro.
Oggi uccido qualcuno, o una persona o la tazza del cesso.

Cate di te non ho detto nulla...anzi sì questo...

mercoledì, giugno 07, 2006

Consiglio utile alla Chiesa

Oggi, come periodicamente capita, qualcuno dal Vaticano tuona:
"L'aborto è un omicidio"
Sulla questione si può discutere, avere la propria opinione, essere contrario o addirittura d'accordo. Io stesso ho la mia.
Una volta, quando ero più piccolo, la vedevo come soluzione, perchè mai avrei avuto la testa per avere un figlio.
Ora la testa non ce l'ho ancora. Più che per il figlio, per la madre.
Ma se mi dovesse capitare, lo vorrei avere. Direi no all'aborto e farei di tutto per lui.
Sono sicuro che molti la pensano diversamente.
Non lo trovo un omicidio.
Spesso chi opta per l'aborto, che ricordo essere una tortura anche per i "genitori", lo fa per motivi economici o per mancanza di aiuto.

Così propongo, dal piccolo angolino che è questo blog, alla Chiesa di aiutare economicamente i ragazzi o le famiglie con i soldi sporchi che vengono reciclati in Vaticano, dallo IOR.
Così magari coi soldi di mafia, massoni e quant'altro potrà esser fatto qualcosa di buono.
Bello riempirsi la bocca di stronzate tanto per ricoprire un ruolo.

Anche poco fa ho visto Nina "Micia" Moric. Ci siamo guardati, ma mi ha fatto chiaramente capire che si vergognava perchè ero con Max. Oramai ci basta uno sguardo per capirci.

Diciamo che sarebbe una mamma che sopporterei...

Il mio giorno del diavolo

Oggi mi sono anche alzato allegro e voglioso.
Volevo vivere la giornata e non farla passare, in fondo si guadagna sempre a vedere o scoprire qualcosa di nuovo.
Anche dal nulla si può imparare.
Cosa?Ad esempio a riconoscerlo.
Ma poi è bastato poco a farmi incazzare. Un saluto mancato, due ordini dati male, un cazziatone tentato e non meritato e poi rientrato.
Neppure l'aver visto di nuovo Nina mi ha cambiato la giornata. In pausa, solo, l'ho vista ancora. Stavolta si è avvicinata, col bambino. E' proprio figa. Scende sempre quando sono in pausa, quasi tutti i giorni e si sta avvicinando ogni giorno di più.
Tra un pò ci proverà, sicuro. Ma dopo tutto il mio fascino è irresistibile.

Poi Max mi ha cambiato un pò l'umore. Un caffè ed il pomeriggio è passato veloce.
Tornando a casa ho ascoltato solo "Helter Skelter", per 20 minuti.
Arrivato a casa, al cesso, ho pensato agli istinti omicidi, alla canzone.
Facile accostarla a Charles. Ma lui era pazzo, forse.

Quanto cazzo ha grandinato poi. Allenamenti.
Ora qui e non ho sonno.
Ho un dubbio. Ieri mi hanno chiesto "Sei fidanzato Simo?" No, ho risposto
"Perchè?" cazzo ne so, ho pensato e prima che rispondessi...
"Ma sei fedele?"...mi stavo mettendo a piangere...

devo tagliare i baffi?

lunedì, giugno 05, 2006

Faccia di Kane è tornato

Con altre forme, altri colori ma con la stessa viva ignoranza e lo stessa orribile bellezza.
Ma questa volta non abbaia a priori, non è premeditato il suo braccare la preda. Non ha un obbiettivo preciso.
Parte in sordina, perchè la festa oggi potrebbe essere sua e allora meglio non rovinarla in partenza.
Ma alla fine si deve trovare sfogo alla sconfitta, perchè non fare un cazzo e perdere genera ira, rabbia che non sei riuscito a sfogare.
Non riesci a sfogarla, eh? Hai provato con la masturbazione? Un pò di sport?
Di certo non ti aiutano sempre alcool e droghe.
Esci dal tuo metro quadro e prova a vivere, non concentrare tutto sui finti valori che credi avere. Dove sono? Dove li nascondi? Perchè tu ti credi una creatura divina, più forte. Imbattibile.
La sconfitta non è calcolata e quando arriva ogni pretesto è valido per muoversi col branco. Mai solo, perchè altrimenti può essere pericoloso, abbaia! abbaia!
Minaccia...mai solo, attento che poi esci dal gruppo.
Stai dentro, colpisci alle spalle...così fai bene.
Dammi un calcio perchè sono diverso o un pugno perchè sono di spalle e poi torna in mezzo, nel gruppo.
Dimmi "Vieni qua e ti FACCIAMO il culo!!!", perchè in effetti più si è e meglio viene.
Poi alla fine, se non hai bradelli o pezzi di carne da spartire, perchè non picchiarvi tra voi, tra chi è nel branco, per far vedere chi è più forte...
Senza mai superare il tuo cancello, non farlo. Mai.
Senza mai affrontare nessuno soli e faccia a faccia.
Meglio alle spalle, meglio nel branco.
Abbaia abbaia...

domenica, giugno 04, 2006

Poco prima

Tra 120 minuti inizia.
Iniziano i 90 minuti. Quelli che ti possono mandare in paradiso e piangere di gioia o buttarti nello sconforto più totale a rimpiangere errori e piangere erroneamente.
Non è mai solo una partita di calcio.
Non è mai solo calcio.
Nulla si può lasciare al caso e il caso vuole ciò che vuole.

Sono un pò in frusta, perchè sono 3 giorni che non sto bene e non so se è il caso di scendere in campo dall'inizio.
Serve il 110% da tutti e forse lo darei meglio nel finale che all'inizio.
Mi sto imbottendo di medicine e vitamine, ma non so...
però saltare una partita così dopo aver conquistato un posto sudando è brutto.
Saltare certa partite pesa, ma se mi guardo dentro, la scelta giusta per la squadra sarebbe forse che giocasse chi sta bene. Boh...ne parlerò col mister...l'importante è il finale e il finale ideale sarebbe andare in finale.
Serve un'impresa tutta nostra...delle nostre...di quelle da raccontarci nelle prossime cene, da dire agli amici...
per questo so che anche stando fuori, tutti potremmo dare il nostro contributo...
serve il vecchio CUORE GRANATA...
vedremo...

venerdì, giugno 02, 2006

25

Il mondo è un gran bel posto
per nascersi
se non date importanza alla felicità
che non è sempre
tutto questo spasso
se non date importanza a una punta d'inferno
qua e là
proprio quando tutto va bene
perchè anche in paradiso
non è cantino tutti i momenti.

Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non date importanza alla gente che muore
continuamente
o è soltanto affamata
per un pò
che poi in fondo fa male la metà
se non si tratta di voi

Oh il mondo è un grn bel posto
per nascerci
se non vi state troppo a preoccupare
di qualche cervello morto
su ai posti di comando
o di una bomba o due
di tanto in tanto
contro le vostre facce voltate
o di consimili contrattempi
cui va soggetta la nostra
società di Gran Marca
con i suoi uomini che si distinguono
e i suoi uomini che estinguono
e i suoi preti
e altri scherani
e con le varie segregazioni
e congressuali investigazioni
e altre costipazioni
che sono il retaggio della nostra carne demente

Sì il mondo è il posto più bello del mondo
per un sacco di cose come
fare la pantomima della farsa
e fare la pantomima dell'amore
e fare la pantomima della tristezza
e cantare in sordina d'amore e avere ispirazioni
e andare a zonzo
guardando tutto
e odorando i fiori
toccando il culo alle statue
e persino pensando
e baciando la gente e
facendo figli portando i pantaloni
e agitando i cappelli e
ballando
e andando a bagnarsi nei fiumi
a fare dei picnic
in piena estate
o solo genericamente "godendosi la vita"


ma poi in mezzo a tutto quanto
arriva sorridente il
beccamorto

giovedì, giugno 01, 2006

Parlo (poco) seriamente

Quindi...succede qualcosa?
A voi è successo qualcosa?
C'è qualcuno da sentire, qualcosa da vedere?
C'è chi fa? Ditemelo!!!
Chiamatemi...invitatemi...
Non ho voglia di andare a ballare, però.

Una birra? qualcuno vuole bersi una birra?
Anche due, perchè non tre.
Due chiacchiere. Cominciamo a scrivere qualcosa insieme.
Cominciamo a fare qualcosa insieme.
Insieme a chi?

Il guaranà fa sempre effetto. Tanta forza e qualche stimolo in più.
Stimolo sessuale, ma non c'è da preoccuparsi.
Se vado a bere non mi occupo di altro.


Ma che faccio?
"Leggi"
Non ho voglia...Parliamo

"Non puoi parlare da solo. Televisione..."
Certo, quando non sapete che farci fare ci mettete davanti al televisore...begli educatori
"ma se hai quasi trent'anni!"
Cazzo vuol dire, sono ancora un bambino
"Tu hai bisogno di una donna"
Una?!?!noioso...
"Ma se già con una non capisci un cazzo"
vero, è per questo che non ce l'ho. Credo. Ora entro in crisi... "....."
Cazzo! perchè parliamo di donne!!!
"drogati allora..."
Parlare con te è come parlare con me. Non si può mai fare un discorso serio.
Ma dimmi cuello ke devo ffare e io lo ffaccio (max & ronnie è per voi)...
...e magari un giorno arriverò ad assomigliarti in tutto e per tutto...Ferrari a parte...