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martedì, maggio 29, 2012

La strana danza della Natura indotta dal bisogno dell'Uomo

Nella strana danza delle parti mi mancano alcuni punti fermi per capire cose che non so.
Se tutto trema intorno a te, perchè a morire sono spesso quelli che lavorano?
Distrattamente mi accorgo di quello che intorno a me ha un peso, perso nelle mie
letture inutili e nei pensieri ancora più volatili. Non sento scosse, sono insensibile e non
so ballare perchè non capisco il ritmo. Oltre a non avere gusto per la musica elettronica.
Mi piacerebbe uscire da un tunnel mal celato di comportamenti e usanze e se potessi farei
a cambio con qualcuno che si trova da un'altra parte del Mondo, portandomi dietro solo
i miei libri e i miei cd.
Sono così stupido che penso al materiale nel momento in cui si sgretolano i massi, ma da
quando i massi non rotolano più capisco che il possedere qualcosa ti da un senso di
esistenza, sopratutto se il materiale è l'unica cosa che hai.
Sarebbe una scelta pessima o una conferma di fallimento, ma forse comincio a pensare
che qui sia già finito da mangiare e che le briciole mi son sempre state sul cazzo.
Il becchino bussa alla porta e trova dalla parte opposta Nessuno a rispondere. Tempi grami
anche per morire coi costi dei funerali, anche se il suicidio ora è diventato ancora più
democratico della morte stessa. Operai, imprenditori, vecchi ricchi e nuovi poveri.
Il terremoto invece prende solo gli operai e le case della gente comune.
Tutto si sbriciola sotto i tuoi piedi, tutto crolla sulla tua testa e le macerie siamo sempre
e solo noi, mio caro, fermi immobili ad aspettare il Messia.
Io non sento il terremoto, non mi è mai capitato a Milano, solo nelle Marche mi capitò.
Ricordo i momenti ma non ci colse particolare paura, forse perchè ai tempi non avevo
un social netwrork per commentare. Ora tutti ci tengono a far sapere le sensazioni avute,
mettere in rima la paura o fotografare la tensione. Io forse se avessi paura non starei
a scrivere ma scapperei all'aperto.
Ma non deve esserci il panico e nemmeno la paura, non è facile ma nemmeno impossibile.
Ho mal di schiena e comincio ad esser vecchio per i luoghi di divertimento altrui e per i
campi in sintetico. Il mio senso del divertimento l'ho perso da qualche parte.
In quella strana danza non mi rendo conto di cosa ci sia di fisso e cosa ci sia di variabile.
Poi non so ballare e ho un brutto gusto musicale che mi porta spesso a comperare solo
cd originali per darmi un tono e spendere soldi.
A cosa serve sommarli ad altri soldi scommettendo il proprio onore?
Sarà che non ne ho mai avuti, ma ci capisco ancor meno.
Son tutte scosse, tutti scossoni, nulla di certo quindi se non il crollo di qualcosa.
Non è insensibilità la mia, nemmeno cinismo di fondo anche se in fondo si mischia a
qualcosa di denso e necessario.
In Italia serve una scossa è chiaro e lampante come uno di quei lampioni che si accendono
in strade deserte e illuminano benissimo solo uno sparuto cono sotto di loro. Ma non di
queste scosse sto parlando. Anche perchè non capisco perchè a morire siano sempre gli
operai che lavorano.

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