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giovedì, maggio 31, 2012

Confessioni di un blogger di m...

Che poi io non sono un blogger, sia chiaro.
Sono uno che scrive e questo non vuol dire io sia uno scrittore.
Allora sono uno e di questo posso esser certo, è una delle poche certezze che ho unita al fatto che ho cirsa 31 anni, che ora ho capelli mediamente lunghi e barba, occhi scuri, poca voglia di vivere e un paio di chili da buttar giù.
So anche di poter portare bene i due chili di troppo e me ne fotto.
Ascolto spesso ciò che mi sta attorno e lo trovo mediocre, come il fatto che si parli di sè stessi ma poi gli occhi raccontano tutto, come il perbenismo e la moralità.
Faccio pensieri insani e mi masturbo spesso pensando a suore perverse. Fanculo a chi non si masturba perchè dice di scopare e chi non lo fa perchè è insano.
Mi piace scrivere l'ho detto e ora tu l'hai letto. Mi piace ancora di più leggere e trovare nelle parole altrui quello che provo e quando trovo chi dice e parla di cose a me vicine voglio leggere tutto ciò che ha scritto. Sia egli uno scrittore o una pasionaria di haiku, un giornalista depresso o una curatrice di didascalie. Non sopporto chi pensa di essere Calvino perchè fa comunicati stampa, che non possono emozionare e non sono letteratura e ammiro chi con un sms riesce a darmi la sensazione che forse Sepulveda saprebbe darmi.
Ma sai anche tu che non servono scarpe belle per poter camminare tanto, basta averne voglia. Mi faccio camminate lunghissime solo per pensare a cosa non voglia pensare. Penso troppo, questo è il mio problema, unito al fatto che sono troppo razionale e troppo stupido per razionalizzare.
Esco a sinistra e mi guardo a destra, non sia mai che qualcuno alle mie spalle voglia seguirmi. Ma non mi segue nessuno, il cellulare ha smesso di vibrare e per esser seguiti bisogna averne voglia.
Non mi importa anche perchè se esco e vado a destra mi guardo a sinistra. A volte con lo sguardo vedo mio padre, al bar in lontananza e cambio strada perchè non mi chieda "Allora novità? Lavoro come va?". Nella testa suona papara pa pa parà.
Il mio pc ha poche vie di comunicazione al mondo, perchè le tengo chiuse. Ma sia chiaro non basta un Mac per essere connessi alla novità. Nemmeno per essere grafici o comunicatori. Sei ciò che sei, niente o nessuno, tutto o qualcuno.
Che poi io non sono un blogger, sia chiaro. Ma vi confido che mi sta sulle palle la musica elettronica e sopratutto chi pensa che la sua musica sia l'unica possibile.
Io ne trovo tante dentro la mia testa, potrei fare un djset senza cuffie senza dire niente, senza trasmettere nemmeno un suono. Te lo confesso mi ascolto difficilmente.
Ma non suono faccio il dj. Mi viene un'idea accattivante per un loop avvolgente, ma sono troppo conscio dei miei limiti che appollottolo tutto e lo butto via, nel cestino o nel cesso è uguale. L'ho già intasato più volte per progetti diventati aria.
Sia chiaro, non sono un blogger, ma mi confesso.
Ho iniziato più volte a scrivere qualcosa nascosto in cartelle dai nomi strani non esotici e poco erotici, non belli o accattivanti. Sia chiaro non sono uno scrittore, non ho mai scritto niente come anche chi pensa non è un pensatore.
Sono come uno che va in chiesa ma non crede a niente e ci va solo per vedere sotto le gonne delle vecchie bigotte, per uscire e andare a giocare a ruba mazzo nel bar della piazzetta. Fare tardi girando intorno all'isolato e avere contatti con nessuno se non con chi ti sbatte contro, come uno che cammina con una dolce sinfonia in testa, un loop romantico da masturbazione mentale.
Al momento mi confesso così, ma ricorda che non sono un blogger ma solo uno che scrive cose a caso pentendosene un attimo dopo, solo perchè non ha ancora capito cos'è un attimo.

2 commenti:

Oscar ha detto...

neanch'io sono un blogger.
potremmo essere amici.

krepa ha detto...

affare fatto