Vorrei che tutto fosse più cinico. Per tutto intendo me stesso e per più cinico intendo che non mi venissero certi attacchi di...di...perchè non è depressione e neppure malinconia.
In fondo non mi va male nulla, ho un lavoro che mi piace, ho la voglia di iniziare qualcosa di importante dopo quasi tre anni di singletudine, voglio riprendere a guidare, andare a vivere solo. Non mi va di passare da una cosa inutile ad un'altra con la stessa velocità con cui cambio decisione sulla pizza in pizzeria.
Voglio sentirmi "pieno".
Ma non c'è nulla che mi tiene incollato a questa realtà, se non la mia squadra di calcio. E' l'unico posto dove mi sento parte di qualcosa, inserito in un ingranaggio di per sè importante. L'unico posto che se non ci sono mi manca e per il resto non vedo nulla che mi voglia qui, che mi consideri, e di conseguenza mi faccia sentire, importante. Dici che ho poco? Fanculo...
Non sono le parole prima di un suicidio, se e quando ci arriverò prima darò una festa senza senso.
Sono solo la spiegazione a uno stato d'animo interiore, per chi in questi giorni mi vede taciturno e pensieroso, solitario e non il solito pagliaccio.
Perchè saranno solo dieci o 15 giorni così, perchè aspetto il sole, perchè forse aspetto una ragazza, perchè ci tengo a fare bene ciò per cui son qui, perchè ho l'aria di quello che vive a caso e a cui non daresti 10euro.
Perchè mi sta sul cazzo l'aurea da sognatore e da raccoglitore di sensazioni, perchè voglio il sole e sono metereopatico...perchè mi piace come sono e basta.
Ma in momenti così non c'è molto da fare. Basta stringere le chiappe molto forte e continuare a lottare, perchè il gioco si fa duro e allora comincio a giocare. Ho sempre preferito i terreni pesanti, quelli dove il fango si incrosta sulla faccia e spesso una doccia bollente non basta a mandarlo via.
Perchè su quei lettini d'ospedale le ultime cose che vi ho promesso guardandovi non erano "ti porterò sempre nel cuore" o "grazie di tutto", ma "cercherò sino alla fine di essere in parte come eri..." e non si molla un cazzo finchè resta qualcosa, anche la più piccola speranza di cambiare.
Per il momento torno nel mio ingranaggio, nel posto dove mi sento protetto, nell'unico posto che mi tiene incollato al "qui e ora".
Poi sarà il momento di rifarsi la barba, mettere la camicia stirata, il cravattino e la giacca. Gli occhiali a imprezziosire il mio viso...perchè sarà uscito il sole.
Come direbbe Jim..."waiting for the sun"...
10 commenti:
oh simo, per quella festa senza senso io ci sono eh
cioè dammi un minimo di preavviso magari
Certi giorni Leopardi ti fa una pippa, specialmente nel post precedente..
Non sempre la soluzione è sentirsi parte di qualcosa, anzi quasi mai a mio parere.
A volte è importante sentirsi parte di sè stesso..
Ciao*
malla c'è!
Nelle parole, perchè ci si rilegge.
Nei pensieri, perchè li ha ascoltati.
Nelle speranze, perchè le condivide.
Nella doccia, perchè specialmente li ho stretto le chiappe!
Vamonos Simo!
@joe:lo sai che sarai invitato tra gli ospiti...
@apepam:Leo mi sa che di pippe se ne faceva anche tante...
@malla:grazie...sei quello con cui più ne sto parlando e so che mi capisci...sei uno dei pochi con cui riesco a denudarmi anche senza una doccia
Bellissimi i tuoi post così. Mi fanno viaggiare, volare.
Un bacio
Capisco, capisco, capisco... ;-)
Un abbraccio cognizionedicausa :-)
@sonia:grazie...ma sei sicua di non aver fumato nulla?!?!?
@alberto:ottimo
"here comes the sun"....
by "dududu" :)
no rain, no rainbow! ;O)
@tiziana:molto meglio il sole....
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