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martedì, ottobre 16, 2012

Avevo registrato tutto, ma ho cancellato anche il titolo

Ho registrato su un coso il mio ultimo post prima di mettere fine a tutto.
Ho registrato con voce suadente, da attore di teatro. Di quelli che fingono di saper recitare e invece fanno la parte dell'attore solo per scoparsi le scolare della Scuola di Teatro. Una volta ne ho incontrato uno di non so dove, forse, comunque pugliese. Volevo dirglielo che faceva l'attore attempato solo per scopare. Ma non l'ho fatto. Adesso però ho fame e ho registrato il mio ultimo e bellissimo post.
Parla del progresso e del regresso pregresso. Parla di quando mi sono offeso e di cosa mi offende.
Delle mie fobie e manie di grandezza. Cose mai dette, come tutti gli entusiasmi che ho ucciso sul nascere. Ho detto tutto a ruota libera, come se di fronte avessi la mia psicoanalista.
Cose se. Come quando fuori piove. Come.
Ho registrato, l'ho già detto e poi ho cancellato tutto. Tutto cancellato con un semplice tasto.
Magari lo posso raccontare a voce a tutti voi, prima o poi. A tutti quelli che mi diranno "sai ho letto che hai cancellato...". Anche se forse non sarà di vostro interesse.
Sapere perchè è il caso di smettere, perchè è il caso di continuare.
Qualcuno ancora oggi mi fa battute sul fatto che io scriva, senza ricordarsi qual'è l'ultima volta che si è visto dentro o ha avuto il coraggio di tirarsi fuori. Senza parrucche, senza maschere, senza tatuaggi.
Avevo registrato in rima, come solo i grandi poeti. Lo giuro mamma, come la poesia che non ho mai imparato a memoria a scuola, ma non è colpa mia se ho sempre pensato non servisse a un cazzo, imparare a memoria.
Poi mi fermavo sempre ai giardini, per cancellare le lezioni e imparare a stare all'aria aperta. Perchè il giardino era l'orizzonte dalla finestra della scuola e perchè l'alternativa di altri compagni era andare a vedere la televisione. Melgio vederli vicini e reali gli orizzonti, per poi sognare quello che c'è dietro. Senza vincoli di schermo o di sacralità. Che poi Dio non c'entra un cazzo. Lui è solo immagine.
Come Paris Hilton per la fellatio o come la neve in estate.
Ho registrato il post della mia vita, quello che sanciva la morte del blog. Ma un masso ha rotto il coso che registrava, forse il cane ha mangiato i tasti del coso, la birra mi è caduta sopra il coso.
Insomma ho cancellato il nastro del coso e adesso gioco col mio coso.
In attesa che qualcosa mi faccia venire sonno.

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