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lunedì, febbraio 06, 2012

La sociologia provinciale che porta diretti a Londra passando dalla tangenziale di Milano. Sola andata.

A Milano ho capito una cosa, che la gente figa sta a Londra.
Per lo meno ci ha vissuto un pò, ma poi quando torna "non c'è niente come lì".
Perchè "i gruppi indie italiani sono copie sciacquate di quelli londinesi", però
con i capelli meno lunghi e le giacche in finta pelle. A volte prese in mercatini
fuori mano ormai passati di moda per chi segue la moda.
A Londra invece quando piove è tutto bello, il sole splende poco ma quando
splende a Milano ce lo possiamo sognare. C'è il lavoro che in Italia non c'è,
l'atmosfera è rilassata perchè si beve soltanto dell'ottimo tè (tea o teh, non so
nemmeno scriverlo).
Passeggiando per Milano incontri amici e parenti mentre a Londra vedi gente
che qui trovi solo sui giornali. Dicono sia per via del provincialismo che
colpisce l'Italia. La gente figa va all'estero, sopratutto a Londra, e viene
sostituita in città da è figo in provincia. Ma non è la stessa cosa.
Poi c'è chi rimane fermo qui ed è la razza peggiore, perchè è pigra, ferma,
puzza e non è cool. Gli manca lo stile e non è creativa, ma tanto già li
conosci e da loro ti aspetti gli auguri a Natale e una foto su facebook.
Anche i piccioni a Londra son belli, non hanno il pelo sporco e sono colti e
cagan soltanto nei posti giusti o sulle bombette idrorepellenti di qualche inglese
repubblicano, che sono pochi.
Londra ha spazi pubblici, un fiume al centro e una grande ruota che se
fosse a Quarto Oggiaro sarebbe meta turistica dei tamarri. Invece la visita la
parte più figa d'Europa, alla moda e di moda che non segue la moda la crea.
Chi ha vissuto a Londra non è mai fuori posto, mai fuori moda, sa sempre come
ci si comporta nella situazione sbagliata. Perchè a Londra gli è successo di
peggio e senza dubbio in un contesto diverso.
Una volta mi dicevano che a Milano "le situazioni fighe non ci sono o sono rare".
Io poi ho passato tutta la serata a bere vodka&tonic pensando a cosa sia una
situazione figa e ho capito che non c'è soluzione.
La risposta in realtà è molto semplice. Non lo so e non lo posso sapere, io non ho
vissuto a Londra.
Chi vive a Londra o immagina di averci vissuto ascolta la musica migliore, compra
i vestiti più belli e più alla moda. Conosce gli hipster perchè è più avanti di loro.
Il vintage è già passato, i mercatini sono passati, l'elettropop l'ha inventato nel tempo
libero tra la Tate e WhiteChappel.
Poi può indossare le giacche a quadretti che tanto invidio.
Ma c'è un "ma", perchè esiste New York, che "come si respira cultura lì, non puoi capire".
Certi "viali grossi e la gente che si fa i cazzi suoi. Puoi incontrare Brad Pitt e Angelina
Jolie al caffè senza neanche vedere dei fan, poi le mostre sono mostre e 
ci sono dei parchi immensi, con i cani e gli hot dog e si ascolta del grande hip hop".
Una volta mi han detto che "sai a Milano si vive un pò stretti e gli eventi non sono
poi tanti, poi niente di originale solo cose già fatte persino a Berlino. A Londra c'ho
vissuto, mamma mia che lavori, avanguardia pura e New York è il mio sogno, mamma
mia quanta innovazione creativa". Anche lì, mi sono chiesto tutta sera cosa fosse
questa cazzo di innovazione creativa e l'avanguardia pura dove si poteva comprare.
Tra una birra e un pensiero ho trovato il mio ultimo e definitivo perchè.
Io a Londra ci sono stato, soltanto due volte e in tutto c'ho vissuto 10 giorni al massimo
e New York se ci penso non so nemmeno dove sta situata nel mappamondo.
Il mio problema è che sono sporco e monotono, depresso e perplesso e poi ho trovato
sempre un biglietto di ritorno per casa, che è a Milano. Ma mi chiedo perchè le
compagnie di volo non facciano biglietti con divieto di ritorno, senza via di uscita.
Un'offerta creativa, avanguardia post provinciale.

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