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giovedì, febbraio 16, 2012

La matematica mi perseguita dai tempi dell'asilo nido (che non ho frequentato)

47. Se il morto parla allora il moribondo può almeno permettersi di scrivere. Dire la propria e difendere la libertà di poterlo fare, anche se quello che viene detto è una cazzata.
Ci sono cose che a volte non vorresti sentirti dire tipo "morirai" o "tagliati i capelli", ma devi farci il callo, la vita è dura sopratutto per i sensibili e i deboli di cuore.
1. l'Italia. Dovrebbero permetterle almeno di dire la propria nelle cause che ancora non hanno memoria. E' sensibile, seria ed affidabile, raramente la trovi in un locale ubriaca. Ma la trattano come una puttana, di quelle con una storia che nessun cliente vuole mai ascoltare, nemmeno quelli che a puttane vanno solo per parlare.
Anche i numeri hanno un loro senso se visti in ordine, come un continuum di motivazioni
crescenti o descrescenti. Crescono le mie ansie e diminuisce il mio conto in banca.
Il giusto ordine delle cose anche in una casa, per non avere i problemi canonici dei pezzi persi e delle cose mancanti. Un mio amico dice che è meglio essere ignoranti per non sapere cosa ci stiamo perdendo, altri miei amici hanno perso tutto e stanno spaccando tutto.
Il tutto che numero è? Come vincere una guerra. Quanto si vince.
9. E' il numero di casa mia. Da sempre anche quando ho traslocato e tu non mi hai aiutato. Ho traslocato due volte, una in entrata e una in uscita. Sono entrato e uscito perchè come sempre si deve entrare e poi uscire, non rimanere fermi e bloccati col culo ancorato alla sedia.
42. Il caffè che senza quello non sto sveglio e senza quello non ho voglia e senza quello, sono anche molto più tranquillo, senza senso.
45. Vino buono. 55. Musica. Mancan solo due o tre amici, quelli buoni, veri e sinceri. Il resto conta poco, il resto è come pagare 100euro per niente e ricevere in cambio monetine di rame senza senso.
47. Se il morto parla allora il moribondo può almeno girare indisturbato fingendo vitalità e facendo smorfie simpatiche e alcolizzate alle foto di gruppo.
Ci sono cose che a volte non leggeresti mai, tipo i post di un blog di uno che conosci e consideri un coglione o gli articoli di Ferrara. Oppure il blog di Ferrara o un articolo descrittivo di Ferrara e dei suoi monumenti.
6. La vagina. 59. I peli. 52. La mamma. Metti insieme tutto quanto e dimmi se non ci siamo ridotti come ci siamo ridotti per un pò di peli di f*** e anche se siamo in anni in cui è in auge la
depilazione forse avremmo bisogno di una bella rivoluzione.
Ma qui entra in gioco il fatto che la nostra mamma forse avrebbe da ridire. Non siamo fatti per la rivoluzione in anni di agiata depressione.
63. La sposa. 66. Le zitelle. Caldo e freddo, bello e brutto. Tutto è assolutamente soggettivo ma tutto può diventare fottutamente oggettivo. Trovo oggettivamente brutto ostentare, oggettivamente inutile passare il tempo nei centri commerciali e fastidiose le ciabattone con i faccioni dei peluche.
90. La paura. Tutto finisce lì, dalla voglia iniziale di buttarsi alla reazione dei muscoli quando saltano nel vuoto. Dal costruire scatole per prepararsi a partire, al disfare una valigia arrivati molto lontano. Comincio a capire che il difficile non è arrivare, ma imparare a stare. Convivere con le altre persone, gli arredi e la luce soffusa del mattino fa più paura che vincere la guerra. Sopratutto quando non sai di esserci entrato.
47. Se il morto parla allora il moribondo può scrivere quel cazzo che vuole e giudicare. Leggere imparare e poi cancellare tutto. Mi chiedevo quanti romanzi sono stati scritti e quanti erano uguali tra loro, così come le canzoni. Poi mi sono chiesto se valesse la pena avere figli in un era di zero crescita economica e sociale, se ascoltare il consiglio e tagliare i capelli, se mangiare più verdure o se fottermene e ballare, se fare spesa al discount o mangiare meno e meglio, se darmi all'alcolismo o diventare buddhista. Poi mi sono arreso a tavolino, ho messo in fila i numeri e mi mancava tutto quello che stava in mezzo, tra l'1 e il 2 ci sono infinite soluzioni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non conta se sei vivo o morto - hai scritto delle cose vere e quelle non muoio.

krepa ha detto...

grazie roby ;)