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lunedì, luglio 28, 2008

Il senso sta nel finire nel modo migliore

Poi si presero tutti per mano e si avviarono verso un lento declino, quello dei giusti.
Quello di coloro che senza più un obiettivo o una speranza credono sia meglio uscire dall'occhio di bue.
Lo lasceranno a chi avrà la faccia buona per apparire alle telecamere e ai flash dei fotografi, chi porta le borse spesso è troppo sudato per apparire bello, chi ha troppi segni in faccia non può far sembrare il mondo una favola.
Hanno lasciato la rivoluzione in mano a chi sapeva parlare, per farla destrutturare, spiegare, psicanalizzare.
Ne hanno parlato in cene in bettole alternative bagnate a vino rosso e pagate con pesanti carte di credito.
Hanno tolto le loro maglietta con i volti di sognatori argentini e le parole stonate di ballate rock per i loro maglioncini con il collo a "V" e le iniziali ben visibili a sinistra.
Che si sappia bene il nome di chi può essere visto, di chi ha capito.
Si dirà che gli altri hanno mollato, si scriverà che l'intelligenza era tutto nel dire e non nel fare, nel delegare e non nel fare, nel far credere di essere e non nel fare.
Insomma l'essenza sta nell'apparire, benvenuta nel XXI secolo, baby...

Camminavano mano nella mano, per non far vedere a nessuno che tremavano, certi che non fosse paura eran spaventati da cosa sarebbe stato.
Il fatto che poi tutto sarebbe finito al tramonto avrebbe dato soltanto l'illusione di un nuovo giorno.
Forse la speranza di poter tornare a lottare per qualcuno o per qualcosa di più concreto.
Fuori le chiacchiere degli eletti si perderanno nei canali benpensanti, incastonandosi su pagina stampate come pietre delle vergogna.
Le lodi e lo fortune non li toccheranno, i meriti e i colori non li onoreranno.
Anime lievi sull'onda del precario mare, un giorno sulla cresta ci sono state anche loro, anche se ora osservan tutto da lontano.
Non han l'odore per stare in mezzo agli altri, non han l'aspetto per fornire un immagine.

Passo dopo passo, quelli in cui credevano avevano fatto la Storia, senzi luci e poche foto.
Si eran ripetuti mille volte che il miglior modo per metterli a tacere fosse fare il proprio e qualcosa in più.
Si eran detti che un grandioso "fanculo" avrebbe messo tutto alle spalle, come sempre.
Magari aiutato da un paio di birre, fredde al punto giusto.

Mano nelle mano, uniti, sapevano che da qualche parte sarebbero arrivati.
Precariamente.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

in fondo, per tutti la questione è la stessa, dove arrivare.
ciao ciao

dottorkapra

Anonimo ha detto...

Io sono arrivato a parigi caro, come stai?

Un bacio,
Marco..

MARGY ha detto...

ciao Krepa!!..

quando vuoi ..per le birrette...sappi che la compagnia ce l'avrai sempre!! ;)

un abbraccio

krepa ha detto...

@doctor:ma dove si arriva se si parte?!?!?...e la vita la vita...la vita l'è bella
@malla:bene...direi bene
@margy:di solito devo pagare io però