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lunedì, dicembre 17, 2007

Natale alla porta

Conosco molto bene quanto sia sottile la pellicola che ricopre le mie certezze.
Basterebbe una parola mal detta a far crollare ogni singolo castello di carta che cerco di cementificare al suolo.
La finestra starà chiusa anche il giorno di Natale.
In quell'inutile pranzo senza commensali avrò al mio fianco volti noti e altri meno. Tra un brindisi e l'altro, sentirò lo scorrere lento del tempo, felice di essere presente alla festa del niente.
Mi piacerebbe brindare tra Totò e Peppino prendendo al santo Natale, pensando che anche Osama e George W. lo staranno festeggiando, tra ricordi e passioni e lampi di inventiva.
Saranno dinanzi a un panettone anche il Dalai e il rabbino Capo, magari scambiandosi messaggi di cortesia con Papa Benedetto o Gesu Cristo in "persona".
Ma mettendo su uno specchio ogni singolo secondo da qui alla prossima venuta, capisco che all'evento si deve arrivare attenti. Coperto molto bene alle intemperie e al bombardamento dei regali di Natale, parteciperei al pranzo interessato ai cazzi altrui.
Alle prodezze dei parenti, ai fidanzamenti degli amici, con il volto attento e sveglio verso i sogni che ho dentro, nientaltro che pure e semplice banalità del mio quieto vivere.
Mai come quest'anno arrivo sereno al mio Natale.
Passando l'ultima mano di cera al pavimento, accoglierei gli ospiti muniti di bottiglie di vino, magari intrattenendoli con discorsi non banali, con ospiti speciali, con succosi contenuti.
Aver presenti Jodorowsky o Sepulvéda a dialogare e chissa'lcazzo a intrattenere i convenuti, con me stanco e assente, preso in disparte dalla noia di quei giorni che il ricordo mi riporta.
Che cosa chiedere di più al Natale? Nulla, solo serenità, la salute per chi mi è vicino ( e per chi legge) e la voglia di tirare avanti sognando il paradiso terreno e restando sempre qui, tra queste quattro fottute mura. Almeno finchè non potrò dire di averlo fatto o di averci provato sino in fondo.
A fare cosa? Magari ve lo dico in un altro posto, però ha a che fare col Natale, quello da cartolina, senza fuliggine e puzza di marcio. Quello che sognavi da bambino e ora ti sembra scemo.
Quello che...che poi in fondo anche questo non è poi così male.

**poi leggo le righe di Carlo e quella pellicola si strappa subito nel ricordo di quel momento...mi hai fatto piangere, bastardo...

9 commenti:

Alberto ha detto...

PRIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...
:-D

Anche il mio nuovo post ha la stessa atmosfera.
E non è un'atmosfera di Natale, credo.

Non ho risposte, Frà'. Davvero non ne ho.
Immagino che dovremmo essere noi (mi ci metto dentro anche io, nonostante i miei quasi 39 anni - ndr) a riscrivere la storia e a sovvertire quello che abbiamo trovato, creando un nuovo significato per noi e per chi verrà...

...Ma abbiamo la voglia e la forza per provare a farlo?

Mi viene il sospetto che i sogni che facevamo da bambini siamo stati un'arma a doppio taglio, di cui ci chiedono continuamente conto coloro che non hanno avuto il tempo o la fantasia per sognare.

Chissà.

Intanto buon Natale! ;-)

Un abbraccio OhOhOh :-)

Joe Rokocoko ha detto...

ehheeh dai... sì forse avrei dovuto avvisarti... perchè messo lì così di sorpresa il post ha davvero un impatto maggiore... ih ih

MARGY ha detto...

CONSIDERAZIONI SU QUESTO POST:

tu non mi puoi smontare così il Natale!!??..uff..
e cmq vedo che sei più buono in questo periodo: per pensare a come lo festeggeranno Osama e George W., la cosa mi fa pensare parecchio!! :*

ma poi leggo :
"..Passando l'ultima mano di cera al pavimento, accoglierei gli ospiti muniti di bottiglie di vino, magari intrattenendoli con discorsi non banali, con ospiti speciali, con succosi contenuti..."
e mi sono risceduta!
ihihihi
ti adoro solo per questa frase!


..scherzi a parte..
dal tuo post sono passata a quello del tuo amico Carlo..e mi sono commossa anche io!

..a volte è un bene che quella pellicola non sia tanto spessa da non spezzarsi subito..(ma solo a volte)
ciao Krè! ;)

MARGY ha detto...

NB:
ehm...quella parola lì "risceduta!" ..in realtà voleva essere "RICREDUTA"...
anche la mia tastiera si è ribellata al Natale!...uffaaaaaaaaaaaa

krepa ha detto...

@alberto:faccio già fatica a tracciare il mio percorso, figuriamoci se mi metto a riscrivere la storia...non fa per me, mi accontento di leggerla
@margy:ma io non odio il Natale, lo vedo come momento di aggregazione nel quale troppi vogliono farsi belli. Nulla contro un brindisi e un saluto, una cena o agli incontri...è la cornice che manca, alcuni contenuti mi piacciono
@joe:sai che ogni fottuta volta che penso a quella esultanza mi vengono le lacrime agli occhi...lì c'è tutto per me, il calcio, i valori, l'amicizia...se alleno è per far capire l'importanza di quei momenti...fors è per questo che ogni volta che rivedo Dany sembra non sia passato tanto tempo da quando ci si era visti la volta prima. Perchè abbiamo condiviso uno spogliatoio, quelli dell'Orion Trafford e solo Noi sappiamo cosa c'è dietro quella corsa, per cui...

non ò il mio pezzo ad avermi fatto piangere (giuro che l'ho fatto davvero) è ogni fottuta volta che ci penso

Joe Rokocoko ha detto...

mi avevano fatto troppo impressione le dichiarazioni di Firmani, sarò ripetitivo ma sembrava davvero che stesse parlando AL MIO POSTO. ricordo che l'allenamento subito dopo alla partita Dani entro in spogliatoio e venne a ringraziarmi personalmente. certe cose... boh penso sia meglio piantarla qui... le tengo dentro, perchè esporle troppo le "banalizza". ma ogni volta che ci penso... sono lacrime.

Davide ha detto...

credo che in pochi abbiano l'umiltà la maturità la lealtà e il buon cuore di dire "Mai come quest'anno arrivo sereno al mio Natale".

krepa ha detto...

@davide:ma l'umiltà è un pregio?!?!?!diciamo che a volte lo è....

Anonimo ha detto...

Auguri di cuore che quel Natale tanto sognato possa essere questo...o magari il prossimo se propiro non si fa in tempo ;-)