Nella...

Sono nel sonno ansioso di un ricordo malato, nel risveglio asciutto di una notte insonne o nell'umido sporco delle tue perversioni. Sono nella colazione "biologica" che fa da contorno alla tua dieta o nel dolce caldo appena sfornato. Sono il lavoro, lo studio, il pane quotidiano. Sono nel padrone stronzo, nel lavoro sfruttato o nella frustrazione del cassaintegrato. Nel politico ladro che leggi sul quotidiano e nell'amore dato dal primo messagio del buongiorno. Nella telefonata al tuo ragazzo, nelle mie labbra che hanno tradito e nel cuore che hai ferito. Sono nel rosso che sventola nel ricordo, nello striscione che inneggia all'odio. Sono nel verde di chi spaventa dopo un'elezione, sono in chi per decenni han sostenuto l'oppressione. Nella cena a casa con mamma e papà e nel senso di colpa di chi sta in cella. Nell'amore al proprio ragazzo, nella fuga in auto verso il miraggio a pagamento, nella fuga nella propria testa con un rapporto manuale. Nel discorso del Presidente o nella prima comunione data a gente inerme. Nello sfogo nella cocaina e nel coglione che ti senti alla mattina. Non ho faccia, viso o nome, mi piace il perbenismo, il moralismo e la moderazione. Non mi sbilancio mai in niente, a meno che non segni il mio centravanti. Adoro i giovani innamorati e i vecchi cantanti, illusi che il domani sia dorato e che l'amore sia reale e che il lavoro sia dovuto e che a prenderlo nel culo siano solo i ricchioni. Sono nel "pensiero stupendo che nasce un poco strisciando", nel mio non essere e basta. Adoro il frate briccone e le suore spione, il circo in televisione e il circo della televisione, tette culi e ricchi premi, nani troie e bei ragazzi, poltrone balli e disinformazione. Adoro la vita. Nella vita, sono nella vita...