Il quarto dito

Di solito scrivo ciò che penso. Molto spesso penso e non scrivo perchè non ho sottomano nulla con cui appuntarmi i miei pensieri o le idee.Il più delle volte accedno il computer e scrivo subito prima di pubblicare e non rileggo. Scrivo mentre penso e penso che il pensiero sia nocivo inquanto portatore sano di paranoie, frustrazioni e spesso di malsane idee da sfogare in qualche modo. Ciò che sento con l'udito lo sfoghi, tramite la mente, con le mani. Dieci dita che trasmettono il tuo essere e contano il tuo avere. Moltiplicano il tuo amore per te stesso e colpiscono con la tua ira il volto del cattivo di turno. Il pollice per dire "ok", il mignolo per fare il "wella" dei surfisti, il medio per mandare a fare in culo e l'indice per l'anello del matrimonio o del carcere d'orato. Ma il quarto dito a che cazzo serve? Nei prossimi giorni lo scoprirò da me, ma stavo pensando seriamente di tagliarlo, molti giorni fa, quando la depressione da mediocre mi opprimeva e voleva del male per distogliere la mente dall'oro fatato di un amore più sognato che goduto e più usato che sfruttato. Ma ora voglio solo sapere a cosa cazzo serve il dito tra il medio e il mignolo, cosa vuole, dove mi porterà e se mi verrà ancora il desiderio di tagliarlo continuerò a pensare a cosa cazzo serve, in modo tale da non trovare il coltello, come l'altra volta. Perchè anche metterlo nel culo è scomodo, forse serve solo come appoggio onanistico, in fondo più si è, meglio è.