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giovedì, agosto 26, 2010

Revival

Era revival.
La musica degli anni '70, tutti belli frikkettoni sulla spiaggia con un fuoco, la
chitarra e la bella da baciare, nessun pensiero nessur rancore.
Rai 1 al televisore, il disco che gira, qualche sparo alla finestra.
"Papà posso avere ciò che voglio e sognare ciò che posso guardando fuori
dalla stessa finestra?".
La Vespa o la Lambretta, la vacanza a Rimini in attesa di tornare nella mia
Milano da bere, quella che dieci anni dopo avrebbe aperto le gambe come
una puttana da bordello.
Cartoline dalla Romagna in salsa rivirasca.
I cantautori, Battisti e DeAndrè, Guccini e la poesia, Ginsburg e
Ferlinghetti e come siamo belli, magri e avveneristici coi nostri capelli
lunghi e quei libri che traduce la Pivano. Come si chiama quello che sono
sulla strada? "Oh the road" mi pare, e allora andiamo.
La musica degli anni '70, i pantaloni a zampa, quanto cazzo eran belli gli anni
'60, le prime droghe di tutti e tutto per tutti.
Fottiti Stato, evviva l'Anarchia, votiamo lo statalismo e abbasso il liberismo.
Poi se in futuro vincerà il capitalismo sarò abbastanza ricco da fare a meno
del mio credo comunista. E' tutto un revival.
Il rosso mi dona, ma dipende dalle stagioni.
Marce in strada ricchi di colori, i cori contro tutti e lo slang per tutti.
A braccetto con Berlinguer, Pertini o Pajetta, chi era stato Partigiano a
guidare da una parte e in fondo tutto era già parte dello stesso teatrino.
Orchestrato da altri, che stavano dietro.
Nessuna base per i nostri futuri, solo dello sperma pronto ad essere
utilizzato e forse anche male.
La musica degli anni '70, le canzoni, erano altri tempi che non ci sono più.
Ti hanno mai parlato di Prima Linea?
Hai mai visto niente delle Brigate Rosse? Erano gruppi musicali, rock e
psichedelici, facevano una musica che non si ascolta più e i loro live
eran micidiali. Purtroppo.
Nascondi tutto, di tutto un fascio. Mettiamo bombe a suon di musica e sarà
impossibile vedere la mano. La mano di Stato e la mano colpevole.
Spesso è la stessa. Silenzio è un revival.
Di tutto un fascio e sfascia tutto, poco importa se muore un innocente e
resta il dubbio per cent'anni se è il caso oppure ci stanno prendendo
per il culo. Importante però essere fantasiosi e parlare di amore e famiglia,
mai di sesso e piacere. La Chiesa vede. E provvede.
Perchè è e sarà per tutti un revival.
Mentre ballavano e cantavano intorno a un fuoco, qualcuno moriva per
le strade e forse non eran tutte rose e amori.
Da certa merda è vero che nascono i fiori, ma da altra merda è nato l'odio e
la P2, è cresciuta la Mafia e ora balliamo per un posto in televisione.
E' un revival, un souvenir di ciò che era.
Cartolina dalla Romagna, sa un pò di piadina ma è originale.
La musica degli anni '70 mi ricorda un fottuto revival.

3 commenti:

roberto ha detto...

ieri sulla strada si parlava di idiozie...

krepa ha detto...

...di idiozie è piena la nostra strada...ma sai bene che "dire idiozie oggi, quando tutti riflettono profondamente, rimane il solo mezzo per provare la propria libertà ed indipendenza di pensiero"...lo diceva Vian, me l'hai detto tu

roberto ha detto...

già...quel maledetto di Vian.