L'angolo adatto per nani, ballerine, cantanti, troie, alcolizzati e illusi. Ovviamente qui nulla è serio...se sei dei nostri...benvenuto, entra pure

giovedì, giugno 24, 2010

Nel sogno che faccio...

Nel sogno che faccio spesso incontro sempre persone diverse.
Cammino in una strada deserta e intorno a me c'è soltanto polvere. Si alza
il vento, ma è aria calda.
Cammino, mi vedo da lontano, ho dei jeans strappati e una camicia addosso,
completamente sbottonata.
Ho caldo, anche quando il sogno lo faccio in pieno inverno.
Nel sogno che faccio spesso incontro sempre persone diverse.
Con mio nonno ho parlato di mamma e papà, del mio lavoro e del tempo.
Mi ha raccomandato di fare sempre tutto usando la testa, quella che ho,
senza inventarmi chissà che o pensare in maniera complicata.
Proprio come fanno quelli che si atteggiano.
Ho i capelli lunghi nel mio sogno, molto più lunghi di come siano ora.
Lo faccio spesso, non dipende da ciò che ho mangiato, però una sera ho
incontrato Jim Morrison. Avevo mangiato pesante e abbiamo quasi litigato.
In realtà all'inizio ci siamo divertiti molto, parlavamo una lingua strana,
che però capivamo bene.
Poi a un certo punto si è arrabbiato perchè il mio viso si era trasformato ed
eravamo gemelli. Avrà avuto i suoi motivi, io di sicuro avevo i miei.
Nel sogno che faccio spesso incontro sempre persone diverse.
Un giorno camminavo per il centro di un paese, in una strada in salita.
Ero sofferente e ho incontrato una persona amica.
Mi sono ritrovato in quella strada e ho parlato per ore. Di come stavo,
del perchè ero triste. Ho iniziato a pensare a cosa avevo bisogno e di colpo
mi sono ritrovato solo, con la barba lunga e la solita camicia aperta.
Nel sogno che faccio spesso incontro sempre persone diverse.
Una volta ci siamo visti e mi hai chiesto come stavo, perchè avevo un brutto
aspetto. Forse puzzavo ancora di alcol, ma sto cercando di smettere.
Dopo esserci raccontati tutto, ma proprio tutto, sul presente e su cosa stiamo
facendo, con il solito finto sorriso sereno ho preso a calci un pallone
immaginario e ho allontanato di qualche metro i cattivi pensieri.
Quelli quotidiani.
Tu allora hai preso in mano la situazione.
Ci siamo detti tutto sul presente e abbiamo cominciato a sognare il futuro,
con la solita birra in mano e lo sguardo vagamente sognante e...chissà se
anche stavolta pioverà per cancellare queste lacrime dalla faccia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"La vita è un inferno. Ci sono due modi per non soffrirne: o accetti l'inferno o cerchi e riconosci chi o che cosa in mezzo all'inferno non è un inferno; TROVATOLO LO FAI DURARE E GLI DAI SPAZIO."
Italo Calvino

Marianna

krepa ha detto...

@marianna: lo devo anche cercare?!?!?non potrebbe cadermi in testa?...non amo le citazioni ma per Calvino faccio eccezione