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martedì, dicembre 26, 2006

Il MIO natale pagano

Un anno che non passavo 48 ore a "casa". Dallo scorso anno.
Abito sempre qui da me, non ho cambiato mai, ma proprio perchè abito da me, è da qui che vengo. E l'uomo ha sempre bisogno delle proprie radici. Può andare per il mondo, tornare a casa sempre vivo o sempre PIU' vivo. Ma ci saranno sempre momenti, giorni, attimi, in cui servono i ricordi, l'aria di casa e gli stronzi pranzi con parenti e amici.
Nell'ultimo anno non ero mai stato tanto a "casa". Un giorno per un funerale. Un altro per matrimonio. Paradossi, la vita e la morte, tutte persone care e amici che avranno futuro.
Anche per questo mi piace "casa".

Così invece di parenti e pranzi ho basato tutti sugli amici.
Perchè ci si vede una volta l'anno e dobbiamo dimostrare che si beve come a 15 anni.
Con Carlo e Andrea per motivi vari potevo stare solo 1 ora e un quarto.
Arriva anche Ruspa...cazzo pesante...manca solo Urbino...
una birra per attendere le decisioni e poi...sbam sbam sbam...
2 negroni e due spritz in un'ora e silenzio perchè a parlare sono i soliti ricordi e gli scherzi.
Quei tre mesi estivi moltiplicati per 10 anni fanno tanto tempo. Troppo.
Andarsene è come vedersi...sappiamo che passeranno mesi prima di un prossimo incontro, ma è come se ci dovessimo vedere dopo poche ore.
"Ciao, stammi bene, ricordati di passarmi a trovare..."
Già...uno studente fuoricorso a Bologna, l'altro militare in carriera a Trento, uno operaio a Treja e io...io...

La sera, perchè c'è sempre una sera dopo un aperitivo finito alle 8 e mezza...
La sera torno a "casa" e sento Matteo.
"Stasera sono tuo"...gli scrivo
"Bene. Mettiti una camicia che ti porto a ballare"
"Dove cazzo mi porti a ballare alla vigilia di Natale? in Chiesa?"
"Qui non è come Milano...fidati"
Morale, esco bello come il sole e vado al bar. La testa gira, ma il modo migliore è berci sopra.
Matteo mi offre un Vodka Orange. Beviamo, raddoppiamo e poi non ricordo.
Nessuno sa che fare. Discoteche ovviamente chiuse e solita battuta.
"Annamo a puttane"...dialetto
Io so com'è Matteo, scherza sempre. Quest'anno diceva di trasferirsi a Londra, è ancora lì col sussidio di disoccupazione. Diceva di odiare i bambini(quando avevamo 8 anni....) e l'estate dopo mi ha costretto a giocare davanti casa sua per proteggere la sorella appena nata dai nemici...
insomma, è bello, non credevo fosse un puttaniere...
Altra morale...dopo avermi fatto stare due ore al bar a vedere ubriachi che giocavano a carte, alle 2e30 mi porta, insieme ad amici, al Night Club...
Esperienza da altri tempi. Niente ingresso. Bevo gratis...il bello di girare con abituè.
Nonostante sia riuscito a evitare tentazioni, giusto perchè non mi piaceva l'ambiente, mi sono fatto grandi risate vedendo gli avventori. Eran molto messi male, anche se poi non so chi sia messo male e chi no.

Il fatto è che io a Natale ero in un Night Club...

Anche per questo mi piace "casa" mia.
Abito sempre allo stesso posto, stesso numero e domicilio.
Ma anche questa è casa mia.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un modo come un altro di trascorrere il Natale no?
Auguri.

Anonimo ha detto...

cioè io ci credo nel natale. come puoi essere così insensibile a queste feste cariche di senso religioso e gioia. sei una brutta persona. mi deludi sempre di più. sicuro hai pagato per fare sesso sconcio con una di quelle battone e luride donne che si gettano per pochi soldi ai tuoi piedi e sulle tue parti intime. non meriti nulla e ora basta perchè sono stufa!!! sei un porco!! mi fai schifo, un pò più rispetto a prima

Anonimo ha detto...

Un Natale alternativo.
In piena regola anti-regole.

Anonimo ha detto...

E poi, solo se posso permettermi, a MargeSimpson: vero, è una festa religiosa che merita rispetto.
Magari Krepa non ha avuto tutto questo rispetto, ma sono anche un po' cazzi suoi, alla fine.
Poi dipende anche da quanto uno ci crede o meno. Se uno non crede, o crede poco, alla fine è un giorno della settimana qualsiasi.
Ad ogni modo, a tuo avviso, coloro i quali si dicono "credenti" e la festeggiano come festa "carica di senso religioso e di gioia", spendendo patrimoni per fare il regalo più figo, andando a messa a mezzanotte solo per mostrare la pelliccia e "perchè è tradizione", mangiando all'inverosimile senza un minimo pensiero al barbone che sta fuori al freddo e all'umido o alla vecchietta vedova del pianerottolo, magari che si passa il Natale sola mentre tutti stragodono alla grande, avendo come unico pensiero fisso per qualche giorno le ferie, i cibi pesanti e arzigogolati, il pettegolezzo infra ed extra famigliare, sono belle persone?

A te la risposta.
Io me la sono già data.

sonia ha detto...

Se non ricordo male credo di aver passato una volta anche io una notte di Natale di un Night Club ovvero il Paradiso Notte...alla fine era l'unico locale che restava aperto fino a tardi! Infatti ci tornammo spesso poi in quel posto per finire le serate.

Viola ha detto...

Natale alternativo...almeno non hai gocato a tombola con bambini urlanti e parenti emozionati per un ambo.
CApodanno non ci sono...già detto,lo so...

Cilions ha detto...

Complimenti a MargeSimpson, credo si tratti di uno scherzo! molto divertente!!!
Non può che essere uno scherzo...
infatti, non credo possano esistere simili bigotte!
Da parte mia credo che ognuno di noi abbia il diritto di vivere le proprie giornate come meglio crede senza per questo dover essere GIUDICATO da qualcuno che si ritiene superiore senza per altro alcun merito!

Anonimo ha detto...

Anche io ho pensato fosse uno scherzo.
Dite che è così?... *-)

krepa ha detto...

sì sì...è uno scherzo...

@viola:lo so che non sarai a Roma, peccato, ho fatto oggi il biglietto!!!
@kiara:sì
@sonia:che risate mi sono fatto...
@gloria e francesco:è stata una serata simpatica...davvero

Anonimo ha detto...

Visto che si sta parlando del Natale, del senso del Natale...ti lascio quello che penso io.Non te ne fregherà un cazzo ma te lo scrivo comunque. A Natale sono più malinconica del solito.E'da tanto che il Natale non mi piace più.Penso alle certezze che non ho,ai baci che per paura non ho dato, alle lacrime che ho trattenuto di fronte a chi quelle lacrime le amava.E mi ricordo, mi ricordo di quando ero bambina e credevo ancora alle magie e alle fate.Poi..Mi ricordo degli amici..Già,gli amici..quelli con cui sono cresciuta, quelli che mi hanno accompagnata e tenuta per mano,quelli che ho perso prima di conoscere, quelli con cui ho pianto.Quelli che ( e che sfiga poveretti)portano dentro loro parti di me.Anche questo Natale c'è stato il solito pranzo interminabile,la tombola che detesto,le parole di circostanza.Epoi..vivendo in una famiglia intellettualoide benestante ci sono state le retoriche e soporifere competizioni di saggezza. Prendendo la scusa di avere tra i piedi una studentessa di filosofia hanno tentato come sempre di coinvolgermi.Come sempre mi sono alienata in un angolo e sono volata via sulle note di "vedi cara" di Guccini.Immaginando che la voce di Guccini fosse quella di un padre diverso da quello che ho.Sono volata via augurando Buon Natale agli emarginati, ai barboni coi loro cani, alle prostitute di tutte le strade, all'ubriaco alcolizzato, a chi non ha soldi per dire Buon Natale, a quelli che han deciso di farla finita, a chi crede di essere un fallito, a chi ancora crede negli Ideali, a chi continua a baciare i fiori, a chi vive in Africa, Libano,Iraq,in tutti i sud del mondo,a chi viene calpestato, a chi crede nella salvezza di uno psicofarmaco.Questo è il mio natale...La vigilia alcolica ci sta ma il night club, dai quello no! Scusa per la lunghezza del commento. E scusa se ho detto cose a chi non gliene frega un cazzo..bè, mi andava.

krepa ha detto...

tranquilla cristina...hai fatto bene. so che il night non ci sta...ma prendila come esperienza da raccontare...in fondo è divertente per il materiale umano che c'è. Andarci con altri scopi non mi piace, infatti era la prima volta che andavo. però scene da film...auguri...