L'angolo adatto per nani, ballerine, cantanti, troie, alcolizzati e illusi. Ovviamente qui nulla è serio...se sei dei nostri...benvenuto, entra pure

mercoledì, agosto 30, 2006

On your way

Sacrificata vittima della propria paura, i propri sogni usati da chissachì o i versi d'amore scritti in cerca di voce per non soffocare più o di qualcosa per aver ragione d'essere.
Il pensiero dello spreco è sempre forte. Del tempo o di un sogno, del cibo o del denaro.
Ma il pensiero peggiore è quello di guardarsi alle spalle un giorno, da vecchi, e dirsi di non aver osato e di non averci provato, magari proprio per aver cercato nel proprio orto quel qualcosa da amare. Senza avere il coraggio di cercarlo altrove.
Volare, senza l'obbligo di non tornare, ogni luogo con impresso il cartello di divieto di sosta, un parchimetro ad ore, mesi o magari anni. Il tempo esatto per trarne ciò che ti serve, conoscere chi vuoi, innamorarti e lasciare tutto sul più bello per paura di rovinarlo.
Non si tratta di esistenza a vanvera o di paura a prendersi le proprie responsabilità. Semplicemente non confinare le proprie esperienze in un recinto, senza essere obbligato a fare migliaia di chilometri, ma anche senza pareti e luoghi comuni.
Non cercherò la via su piste, candide o d'orate che siano, evitando chi promette oro e figa, gioia e potere. Non mi importa il successo, mi accontenterei di non sentir più spari o vite gettate, ma in fondo qualche stronzo in meno mi farebbe piacere.
Tu mi dici di aspettare, ma qualcuno mi vede vecchio a 25.
Certo è vero, alla tua età eri comunque felice, senza eccessi e con semplicità. Ma non basta prender tempo, trovarsi una donna o un lavoro sicuro. Troppo alto il rischio di avere un figlio, mi fermerei, sicuro.
Forse è vero andare per andare non serve, ma se quella è la strada, il tuo cammino, non puoi far finta di niente. Oppure un giorno ti guardi alle spalle e...vedrai solo ciò che non hai fatto e a me i sacrifici non sono mai piaciuti. E quel giorno arriva.
La cosa importante è pensare di non averti deluso.

7 commenti:

sonia ha detto...

Simo, ti chiamo così con il tuo nome perché veramente quando scrivi ste cose non ce la faccio proprio a chiamarti Krepa.Userò Krepa solo quando scriverai le tue folli cavolate! Ma in questi casi no! In questi casi sento di doverti del rispetto.
Credo proprio che questa tua vacanza in Messico ti abbia in un qualche modo cambiato!
Non lo so, ma ti percepisco più saggio!

Io credo che una delle cose fondamentali, sia proprio prendere atto delle proprie azioni e delle proprie responsabilità.

Tu sai quali sono le tue, o meglio quelle che dovrebbero essere, perché le scrivi. Devi solamente non aver paura di buttarti nelle nueve cose,è vero è difficile, perché è più facile non buttarsi a nuova vita e rimanere statici! Ma se impari a cambiare e bene, vedrai che la vita non ti delude! Ciò che devi avere è maggiore fiducia e stima di te!

Però ogni tanto pubblicaci ancora i tuoi post "scemi" a me piacciono troppo!

P.S. se ti stò dicendo delle cazzate dimmelo ok? :o)

Notte!

Anonimo ha detto...

L'utopico vede la vita fatta di libertà soltanto, di piaceri la vede composta l'edonista, il pessimista prende in considerazione solamente i doveri, le restrizioni. Io dal canto mio ho sempre creduto nella superiorità genetica dei meticci e dei "melting pot" e mi vedo un mix di tutto questo: credo di vivere la mia vita, se non appieno, almeno in modo freneticamente vivo. Allo stesso tempo vedo i limiti, inevitabili bada bene, posti alla mia libertà: in qualche modo dovrò pur mantenermi senza lasciare questo onere ad altri. Mi piacerebbe pensare ad una vita fatta di milioni di scelte, in cui ogni volta scelgo solo ciò che voglio davvero, ma la vedo irrealizzabile. E questo non vuol dire perdere i propri sogni, o le proprie illusioni, solo guardare alla vita con occhi meno egoistici. Perchè per ogni scelta che fai ci sono delle conseguenze, e se scegliere ciò che voglio comporta dei sacrifici per qualcun'altro, allora preferisco fare ciò che mi viene imposto. La libertà completa, totale, spesso e volentieri credo porti alla solitudine.
Comunque, filosofeggiamenti vari a parte....sembra una lettera che una volta ho scritto a mio padre.

Anonimo ha detto...

Amore leggo tra le righe un sottile filo d malinconia....forse il post Messico? Ehi tigre guarda ke bisogna rimanere rock e sopratutto sorridenti! Se parlassi come scrivi saresti quasi limonabile sai?!! Lunedì vieni in palestra o hai uno dei tuoi molteplici impegni alla casa bianca?..dai ke si parla e si sparano le solite manciate d cazzate, intanto cucciolo fai il serio e viva le all-star. Max

krepa ha detto...

tranquilli, tutto molto più tranquillo...erano solo considerazioni di una mezzora, sull'aereo di ritorno.
Ascoltavo una canzone e mi sono venute in mente cose. poi l'ho riascoltata 10/15 volte e mi è venuto giù un mare di pensieri. ho provato a ripensarci...

Ma grazie per la preoccupazione

@ max:passo lunedì, ma mi alleno prima perchè alle otto ho la preparazione. ma per te passo

Anonimo ha detto...

Posso chiedere che canzone era?

Anonimo ha detto...

Hola Jack!
Agosto fantastico....come sempre quando si parte con gli amici! To aggiorno la prossima volta che ci si becca al MOM....mercoledi prossimo? Neanche ti chiedo del Messico....giassò!
Un bacio!

krepa ha detto...

era Romagna Mia...o no?

forse era Father & son(o al plurale?boh...) di cat stevens

o forse era canzone del bambino nel vento dei nomadi

o forse Pasame la boteja

che importa...dettagli...