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mercoledì, dicembre 08, 2010

La terra trema

Se un farfalla batte le ali a Milano può scatenare un terremoto in Brianza.
E' lo scaturire sano della concatenazione degli eventi.
Per questo oggi pomeriggio mi sono fatto la barba, per causare delle conseguenze.
Non tanto sulla mia epidermide o sul mio look, anche se perdere 5 anni con alcuni sapienti colpi di lametta è una gran soddisfazione. In periodo di ritocchi e silicone poi ancora di più.
Mi sono favorevolmente accorto che la terra trema, eccome.
Basta pensare a cosa possa generare un giornalista che pubblica notizie scottanti su un sito. Tutta la polizia mondiale che si mette alla caccia di uno che si è rifiutato di scopare col preservativo.
Ora siamo tutti sotto controllo.
Così penso che Benedetto XVI ha detto che in alcuni casi l'uso del preservativo è accettabile e penso anche che ogni tanto stare zitti sarebbe utile. A meno che non si riferisse al giornalista in questione. Allora la terra trema davvero e non solo per un preservativo rotto.
Così mi sono deciso a usare anche il dopobarba pensando a come metterlo in faccia.
Parto dal mento o dalle guance? Mi schiaffeggio o massaggio?
Ora penso che tutto sia importante, anche come mi gratto il pacco o come allaccio le scarpe.
Come mi metto le mutande. E se non le mettessi proprio?
Tutto così fondamentale. Da come mi sono messo il dopo barba ho appreso che ho generato l'ennesima caccia alle streghe in un paese Grande Fratello dipendente. L'ennesimo maghrebino accusato di esser colpevole di un qualcosa che non ha fatto. L'ennesimo rincorrere di telecamere e la presa per il culo della dignità. Tutto tremava dandomi il voltastomaco, come essere sul Bruco Verde avendo mangiato una scatola di MonCheri.
Ho deciso allora di togliere il dopo barba, ma mi sono fatto assalire dal dubbio. Mi lavo la faccia o lo levo energicamente sfregandomi con un asciugamano? L'ansia da prestazione mi assale e decido prima di bere un bicchiere d'acqua. Freddo o temperatura ambiente? Anche qui però trema tutto perchè a breve anche quest'acqua che penso essere di tutti potrebbe essere privatizzata. Però non posso sempre bere birra. La mia birra.
Decido per il sorso d'acqua fredda e per l'asciugamano.
Mi guardo un attimo intorno, non è successo niente. Allora lo sguardo mi va sulla prima pagina di un giornale quotidiano nazionale. Manca poco al 14 dicembre, nemmeno fosse il mio compleanno o il tuo Natale, ma tutti lo attendono con ansia e frenesia. Fiducia o sfiducia, la terra non trema, ma la credibilità di qualcuno sì.
Troppi interessi forse, la farfalla non riuscirà a far granchè in questo caso. Leggo che un voto, un Sì o un NO, viene valutato intorno ai 500mila euro e allora penso a mio nonno e al culo che s'è fatto per non guadagnare mai quei soldi. Soldi sporchi come le mani che li prenderanno.
A questo punto mi sono stancato ed ho pensato che una bella cagata avrebbe causato un terromoto, un'inondazione o altro sul Parlamento. Magari tra qualche giorno...Mi sono concentrato bene e fatto coraggio. Ora aspetto il lento susseguirsi delle conseguenze.
Non posso farci niente, I'm a dreamer but I'm not the only one.

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