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giovedì, ottobre 07, 2010

Polvere alla polvere

Bolle di sapone si creano nella testa, come situazioni differenti che formano
momenti, attimi di tempo, tradizioni rubate.
Qui nello stato di nessuno, del torpore addominale.
Lo strato d'acqua che divide la quotidianità dall'oblio, lo stentare stanco dall'
arrancare attento. Apparizioni di vedute nuove e vecchie che si
sovrappongono in un fermo immagine stanco.
Aver trent'anni e sentirne pochi, senza avere il tempo di poter sbagliare e il
peso di non poter dire le cose come stanno. C'è sempre qualcuno più
grande, qualcuno più bravo, qualcuno.
Concentrarsi nell'attimo per non sbagliare nessuna giocata.
Sono sempre stato un bel viso a cattivo gioco, usa e getta.
Sogno da anni di avere un Dio che non uccida, ma faccia selezione senza
distinzioni, senza razze, colori ed età. Qualche volta lo penso nudo, altre
vestito. Altre volte mi penso e mi vedo come non vorrei essere, ma è un
altro discorso. Un discorso da affrontare con un amico armato di un
buon vino.
Perchè lo specchio riflette sempre un'immagine diversa dalla reale, formula
distanze, appanna i contorni, colora gli spazi. Non so bene cosa, ma qualcosa
dei miei nonni me lo porto dietro e qualcosa lo tramanderò.
Tutto ha le stesse forme, oggi come allora. Sono soltanto pezzi del tempo che
si ripropongono nel corpo e nella mente.
C'è un gran sole oggi e mi sta fissando. Voglio guardarlo in faccia anch'io, che
sia chiaro il mio intento di sfida.
Intanto le bolle di sapone riempiono lo spazio, ne ho ovunque.
Non si dica in giro che vive ancora la depressione, basta un solo sorriso e
tutto viene azzerato. Nascosto dietro a un sorriso.
E' per questo che il perdente ride appena arriva a cento, in modo da
ricominciare daccapo a contare, senza senso.
Se solo potessi mi berrei un caffè con Dio, che non si dica che non credo a
priori. Alle favole ho sempre creduto e voglio continuare a farlo.
Con gli occhi di chi si sorprende per le piccole cose, per le bolle di sapone
o per l'illusione di poterci riuscire.
Ma le distese di verde sono sempre più rare e in fondo non sempre si
possono fare delle scelte, a volte sono i fatti a decidere per te oppure i campi
di grano invadono tutto.
Ho conosciuto anche chi dice il contrario, chi porta la croce o bestemmia
dicendo di credere. La scia del tram non è visibile come quella di un aereo
ma molto più affascinante se si hanno diverse ore da perdere e la volontà
di andare sino in fondo alle situazioni, al capolinea delle rette vie.
Però ci sono sempre mille però. Come ad esempio la noia e il fatto che prima
o poi anche le bolle di sapone finiscono.
Ora che finisca anche la musica.

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